Ufficio di bilancio del Congresso Usa: i dazi avranno un impatto minore del previsto sul disavanzo

I dazi introdotti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump ridurranno il disavanzo federale di circa 3 mila miliardi di dollari nel prossimo decennio, mille miliardi in meno rispetto a quanto inizialmente stimato, secondo una valutazione effettuata dall’Ufficio di bilancio del Congresso (Cbo). La revisione complica il dibattito sugli assegni da 2.000 dollari che Trump ha detto di voler elargire ai cittadini statunitensi come “dividendo” dei dazi, una misura osteggiata da molti senatori repubblicani secondo cui tale elargizione vanificherebbe gli sforzi di riequilibrio del bilancio federale. Secondo il Cbo, i dazi applicati da Washington alle merci d’importazione tra il 6 gennaio e il 15 novembre scorsi ridurrebbero il disavanzo primario dello Stato federale Usa di circa 2.500 miliardi di dollari entro il 2035. Il minor fabbisogno di finanziamento farebbe risparmiare altri 500 miliardi in interessi, portando l’effetto benefico per il bilancio federale Usa a 3 mila miliardi di dollari.

La revisione al ribasso deriva da incassi inferiori rispetto al previsto e da alcune riduzioni tariffarie, incluse quelle verso la Cina e su vari prodotti alimentari. L’agenzia stima inoltre che oltre un terzo delle importazioni statunitensi non sia interessato dalle modifiche tariffarie adottate quest’anno. La Casa Bianca sostiene che i dazi “faranno affluire migliaia di miliardi nelle casse federali” a spese degli esportatori stranieri, e che insieme ai tagli di spesa e alla crescita sosterranno l’economia. Trump ha promesso l’erogazione degli assegni a partire dalla metà del 2026, ma il nuovo quadro tracciato dal Cbo rischia di rafforzare l’opposizione all’iniziativa tra i Repubblicani.

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