Vanno di moda i capelli spettinati: come realizzarli
Che i capelli spettinati della sfilata Prada A /I 2025/2026 non fossero un dettaglio ma una dichiarazione d’intenti, lo si è capito dal passo marziale con cui le modelle hanno calcato la passerella. In totale assenza di make up (eccezion fatta per un paio di sopracciglia bold). Radici indisciplinate, lunghezze arruffate e raccolti vissuti sono diventati un accessorio beauty. Infilato architettonicamente in collier e colletti couture.
Patti Bussa, hairstylist freelance nel team di Guido Palau, che nel backstage Prada c’era, spiega ad Amica: «In passerella, i look più interessanti non sono mai ordinati: c’è sempre un errore voluto. Anche un outfit classico, con la riga centrale e i capelli lisci, va sempre “rotto”. Solo così è davvero elegante, contemporaneo e può fare la differenza. L’errore è il segreto per rendere tutto più bello».
Capelli spettinati donna: elogio al capello fuori posto
L’elogio al capello fuori posto si è visto anche su altre passerelle: in chiave boho da Chloé, punk da McQueen, sensuale con le neocortigiane di Elie Saab, fino al messy urbano di Dolce&Gabbana e N°21. Declinazioni diverse di un’unica scelta di stile: usare un elemento tradizionalmente antiestetico per cercare verità in un mondo sempre più dominato da contenuti “ perfezionati ”, filtri e intelligenze artificiali.

Foto Mikael Schulz, Styling Michela Buratti
Niente di più borghese, insomma, di un gesto antiborghese: e così dalla lezione letteraria della scapigliatura, la bohéme milanese nata a metà Ottocento, oggi si passa al manifesto del moderno spettinato.
Ribelli non a caso: contro l’iper-styling
Attenzione: il moderno bad hair day non è trascuratezza, ma intenzione, è un modo fuori dalle righe per aggiungere carattere a capelli sani, naturali e puliti. Secondo Lucio Ocria, hairstylist e founder del salone Glow Hair & Beyond di Milano, si tratta di un ritorno a noi stessi, un invito a riscoprire la texture naturale dei propri capelli senza farsi la guerra: «Negli Anni 70 gli hippy indossavano i capelli lunghi per rompere con il bon ton degli Anni 60. Oggi, le teste spettinate sono un segno di ribellione contro l’iper-styling e la cultura ossessiva della perfezione».
Come si realizzano i capelli spettinati contemporanei?
Per chi leggendo ha già sognato di posticipare la sveglia di mezz’ora, abbiamo tuttavia una cattiva notizia: lo spettinato contemporaneo di casuale non ha proprio nulla. Come ci racconta Ocria, a cui abbiamo chiesto di farci da guida nell’impresa di ottenere la perfetta scapigliatura. La routine è davvero precisa. E parte dalla detersione.

Foto Mikael Schulz, Styling Michela Buratti
«Il primo obiettivo è avere capelli sani e puliti, dalla cute alle lunghezze. La scelta dello shampoo, più che l ’effetto desiderato, deve rispettare le esigenze personali di ciascun tipo di capello: decolorato, disidratato, su cute grassa. Con l’accortezza di evitare formule troppo pesanti o iperidratanti, che, abbinate a uno styling imperfetto, rischierebbero di dare un risultato quasi sporco», inizia Ocria. Un elemento che non può mancare, poi, è il balsamo. Per ottenere questi look vaporosi, va scelto volumizzante o leggero.
«È una questione chimica e di pH. Lo shampoo apre le squame del capello, il conditioner le richiude e le leviga. Saltarlo significherebbe lasciare i capelli ispidi, secchi, duri e più soggetti a spezzarsi», spiega l’hairstylist. Poi non resta che passare allo styling: non si vede, ma c’è.
Come asciugarli? Il phon va usato?
Consiglia Ocria: «Dopo la detersione su radici e lunghezze bagnate e pettinate, vanno applicate formule volumizzanti: uno spray al sale che compatta le ciocche e dà texture, per un effetto più beachy. Oppure, per un look più etereo e impalpabile, una mousse leggera, che dà corpo, ma resta asciutta e mantiene i capelli fluttuanti come una nuvola». In base all’effetto desiderato (più o meno mosso) sui capelli trattati si possono poi creare micro trecce o una pioggia di bubble ponytail. Ricordando che più movimento si desidera, più sezioni si devono creare.
Quanto all’asciugatura, potrà sembrare un paradosso, ma, per ottenere un risultato spettinato, deve essere curata e metodica.

Foto Mikael Schulz, Styling Michela Buratti
«I capelli si possono lasciar asciugare all’aria o si può usare il diffusore, ma mai a testa in giù. Creerebbe troppo disordine e vanificherebbe il lavoro fatto. Per evitare che lo spettinato diventi sciatto, poi, basta un piccolo accorgimento: disciplinare la parte anteriore all’attaccatura con il fon e un piccolo pettine. Ciuffi e basette crespi infatti potrebbero far sembrare il look trascurato», avverte Ocria.
I segreti: dallo shampoo secco al cappello
Dopo tanti consigli, un divieto: bando alla lacca. L’alleato chiave è un altro, lo shampoo secco, che elimina lo styling in eccesso, asciuga i capelli, li opacizza e dona extra volume, senza irrigidire. Solo a questo punto ci si potrà guardare allo specchio, sperando che le ore appena trascorse tra preparativi e messa in piega siano completamente invisibili. E se, dopo tutto questo lavoro, la perfetta scapigliatura dovesse sembrare ancora lontana? Si può sempre mettere un cappello. Non per nascondersi fino al prossimo shampoo, ma per rifinire il look con un gesto furbo.
È l’ultima dritta di Ocria: «Un trucco per rinfrescare lo spettinato è fare una coda bassa, infilare un berretto, muoverlo leggermente da destra a sinistra e poi sfilarlo subito. Il risultato sarà naturale, svolazzante e realistico».

Still life Simone Agostoni
1. Sui capelli danneggiati: Bain Décalcifiant Réparateur di Kérastase (ricarica 500 ml, euro 57). 2. Maschera Filler Extra Volume di Biopoint rimpolpa radici e lunghezze (200 ml, euro 15,90). 3. Con aloe e prebiotici: Shampoo Uso Frequente di Biokap (200 ml, euro 12,50). 4. Più volume alla radice con Resin Teasing Brush di Oribe (euro 55). 5. Dona corpo Lifestyling Blow Dry Primer di Milk Shake (200 ml, euro 21). 6. Doma le onde senza appiattirle: L’Espiègle di Officine Universelle Buly (euro 55,91). 7. Leggera e opaca: cera Perfect Mess di Hair by Sam McNight (50 ml, euro 32). 8. Biotech, shampoo secco AirWash di K18 rispetta il cuoio capelluto (100 ml, euro 57). 9. Con quattro accessori per il massimo della creatività: Multistyler UniQ Aura di GAMA (euro 149).
Scoprite il segreto e la bellezza della chioma scapigliata di Alba Rorhwacher nel film Tre ciotole.
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