Zinho Vanheusden alza bandiera bianca: l’ex Inter e Genoa dice stop a soli 26 anni

Una carriera promettente, spezzata dai numerosi infortuni: l’ultimo di questi ha portato alla decisione da parte di Zinho Vanheusden di chiudere a soli 26 anni il proprio percorso da calciatore professionista. Il belga, che ha giocato nelle giovanili dell’Inter e ha raccolto 14 presenze in Serie A con la maglia del Genoa nel 2021-2022, ha infatti annunciato venerdì il suo ritiro, a seguito dell’ennesimo grave infortunio, la terza rottura del legamento crociato in otto anni.

“Oggi prendo una decisione che non avrei mai pensato di dover prendere a questa età – ha scritto Vanheusden su Instagram -. Dopo 22 anni di calcio, da quando avevo quattro anni fino ad oggi, la mia vita da calciatore professionista si ferma qui. Il calcio mi ha reso la persona che sono oggi. Mi ha dato una vita che da bambino non avrei nemmeno osato sognare. Dall’essere per anni sugli spalti di Sclessin con mio padre a tifare per il mio club preferito fino a giocare io stesso 100 partite con quella maglia, segnare per i tifosi e persino avere l’onore di essere capitano. E non solo… Ho avuto anche la possibilità di debuttare con la nazionale e di giocare ad alto livello. Tutte cose che sembravano irreali quando ho iniziato”.

“Accanto alle cose positive, però, c’è tutta la durezza degli ultimi anni – ha aggiunto -. Sono stati anni difficili, molto più di quanto abbia mai lasciato trasparire. Infortuni, operazioni, iniezioni, farmaci… Ho sempre dato tutto per tornare, ma ogni volta diventava più difficile. Cercavo costantemente di tornare al mio livello, giocavo troppo spesso con il dolore e vivevo ogni allenamento o partita nell’incertezza di come il mio corpo avrebbe reagito il giorno dopo. Continuavo a lottare per essere il giocatore che volevo essere, ma ogni volta arrivava una nuova battaglia da combattere”.

“Nel mio cuore vorrò sempre restare un calciatore, ma il mio corpo da tempo mi dice che è abbastanza. Ed è per questo che, per rispetto di me stesso, della mia salute e della mia responsabilità come padre, prendo questa decisione. Per quanto irreale possa sembrare scriverlo. Ma voglio poter camminare senza dolore, giocare con mio figlio e godermi la vita con la mia famiglia… Non so come sarà svegliarsi senza il calcio, ma ora lo scoprirò” ha concluso Vanheusden.

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