Alaïa spinge sul retail negli Usa e in Asia. Raddoppio delle vendite nel primo semestre
Myriam Serrano fa il punto su Alaïa. La manager, al comando della storica maison dal 2019, racconta in una lunga intervista a Wwd le strategie che hanno portato il brand essere presente nelle classifiche dei marchi più desiderati pur restando un player di nicchia. Pochi giorni fa è stata lanciata la collezione ‘Archetype’, una pre-collezione introdotta per ampliare l’offerta, affiancando così le applaudire proposte avant garde di sfilata ideate dal direttore creativo Pieter Mulier, al timone stilistico dal 2021. Il designer è riuscito a tradurre con innovazione e concretezza l’eredità di Azzedine Alaïa. Dopo anni di presentazioni off-schedale il marchio è rientrato nel calendario ufficiale delle fashion week di Parigi, ha aperto un flagship n Rue du Faubourg Saint-Honoré e Mulier ha ricevuto il titolo di International Designer of the Year ai recenti Cfda Awards.
Serrano ha svelato un piano di sviluppo che ha visto la rete retail di Alaïa crescere quasi quattro volte, raggiungendo i 20 negozi indipendenti, e la collezione di accessori prosperare grazie a modelli di successo come le ballerine in rete, replicate non solo dai marchi fast fashion ma anche da alcuni competitor di fascia alta, introdotte da Mulier con la sua prima collezione per Alaïa. Anche la borsa ‘Teckel’ caratterizzata dai manici lunghi è stata oggetto di emulazioni da parte di molti marchi.
Nel riportare i risultati del primo semestre, Richemont, il colosso svizzero cui fa capo dal 2007, ha sottolineato come la maison rappresenti “un motore di crescita notevole” nel segmento fashion, registrando una crescita a due cifre nel periodo. A lungo dipendente dal canale wholesale, oggi la distribuzione “è bilanciata e diventerà un’azienda a maggioranza retail”, ha dichiarato Serrano, che ha annunciato l’apertura di un flagship a Miami, nel Design District, nella prima metà del 2026, e un altro a Rodeo Drive, a Los Angeles, nella seconda metà del prossimo anno. Serrano intravede ulteriori opportunità di espansione retail in Asia, menzionando Corea del Sud, Giappone e Thailandia, così come il Medio Oriente. “Abbiamo avuto una crescita significativa negli ultimi anni. Richemont sta veramente supportando questa strategia a lungo termine. Alaïa si sta espandendo, ma in modo molto sano, sempre dando priorità alla qualità rispetto alla scala. Da quando Pieter è arrivato, abbiamo visto un’accelerazione. La crescita è stata positiva e costante, ma preserviamo l’unicità e l’esclusività della maison. È importante crescere passo dopo passo in modo stabile e coerente. Sono davvero felice perché stiamo avendo questa crescita, ma in modo giusto, con ottimi prodotti e senza compromessi. Era importante per me, e naturalmente per Pieter, farlo nel modo giusto, rendere omaggio al signor Alaïa e alla sua eredità, senza cedere a prodotti o messaggi facili o opportunistici”.
Serrano riconosce che l’porto di Mulier è stato fondamentale per lo sprint di Alaïa: “Penso che questo slancio sia alimentato da una combinazione di fattori. Innanzitutto, abbiamo una visione creativa forte e chiara, ed è il risultato di tutto ciò che abbiamo fatto negli ultimi cinque anni. Questa visione è personale, distintiva, direzionale ed è coerente con l’identità di Alaïa, ma porta anche una nuova energia, rilevante per oggi. Ci concentriamo sull’artigianato, la qualità e l’intemporalità. E vediamo una crescente comunità di clienti molto fedeli al marchio. Penso che sia importante ricordare che Alaïa non è spinta dal clamore, ma dal desiderio. E tutto ciò che abbiamo fatto negli ultimi anni da quando Pieter è arrivato e io sono arrivata sta installando passo dopo passo questa visione a lungo termine. Per noi, la discrezione è una forza, perché trasmette esclusività, autenticità e una connessione personale con i nostri clienti”.
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