Atp Finals, business da 600 mln: Torino confermata, Milano in corsa per il futuro
La vittoria di Jannik Sinner, per il secondo anno di fila, non è stato l’unico highlight delle ultime Atp Finals. A dare risalto al successo del torneo è stato anche il fiorente business che – secondo i dati di Boston Consulting Group – ha generato un impatto economico di 591 milioni di euro (in aumento rispetto ai 503,4 milioni del 2024) e un impatto sociale di 386 milioni, oltre a 3.400 posti di lavoro ogni anno.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, sul fronte della partecipazione si sono registrati 230 mila spettatori paganti, in crescita dell’8% rispetto al 2024 e del 93% dal 2021, anno di avvio del ciclo italiano, quando l’impatto economico era di soli 103 milioni. Secondo invece le prime stime riportate in settimana da ItaliaOggi, si parlava dell’edizione più ricca di sempre: biglietti venduti per circa 34 milioni di euro e ricavi superiori ai 60 milioni. Sarebbe dunque un incremento di circa 16 mila tagliandi venduti in più rispetto al 2024 – come riporta Sport e Finanza –, che conferma la dimensione internazionale dell’evento, che vede un interesse crescente anche dall’estero, da cui proviene il 18% degli acquirenti. Sempre più importante anche il montepremi, che ha toccato i 15,5 milioni di dollari.
“Soprattutto – evidenzia il presidente della Fitp, Angelo Binaghi – il gettito fiscale sfiora i 100 milioni di euro, quasi sette volte superiore al contributo pubblico di 13,7 milioni”. Un risultato che rafforza la posizione di Torino nel panorama degli eventi sportivi internazionali e, più in generale, testimonia la forza del movimento tennistico italiano: in questi giorni la nazionale è impegnata a Bologna per la Coppa Davis, mentre il prossimo aprile andranno nuovamente in scena gli Internazionali d’Italia, che nell’ultima edizione hanno registrato incassi per 35,5 milioni e un impatto complessivo di 895 milioni.
Tornando al capoluogo piemontese, resta aperta la questione legata alle prossime edizioni. Torino ospiterà il torneo anche nel 2026 e, con ogni probabilità, l’accordo verrà esteso al 2027. Sul tavolo, però, si fa strada anche l’ipotesi Milano. “Con il ministro Andrea Abodi (ministro per lo Sport e i giovani, ndr.) – aggiunge Binaghi – affronteremo a breve il tema del futuro della manifestazione”. Intanto, dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, arriva un messaggio chiaro: “l territorio ha tutte le carte in regola per continuare a ospitare le Finals fino al 2030”. Torino certo punta a confermare la sua candidatura, mentre Milano avanza con decisione forte del nuovo palazzetto da 16 mila posti a Santa Giulia, costruito per le Olimpiadi Invernali 2026. Sullo sfondo, la questione delle risorse: dal 2026 la licenza per ospitare il torneo salirà a 30 milioni l’anno e, a fronte di un impegno pubblico già fissato in 19,5 milioni annui per il periodo 2026-30, il governo rivendica un ruolo più attivo nelle scelte sul futuro della manifestazione.
A confermare la crescita del sistema tennis arriva anche la lettura più ampia tracciata da Angelo Binaghi. “È una stagione eccezionale, con Sinner, Musetti e Paolini nella top 10. Mai avevamo raggiunto risultati così importanti nella storia del nostro sport”, ha dichiarato il presidente della Fitp al Sole 24 Ore. Un percorso che ha contribuito a espandere la base dei praticanti e l’interesse del pubblico: secondo Nielsen, tennis e padel rappresentano oggi il secondo sport più praticato e seguito in Italia, un dato che fotografa un cambiamento strutturale nelle abitudini sportive del Paese.
Nei cinque anni di Atp Finals, aggiunge Binaghi, il tennis “si è avvicinato moltissimo agli appassionati del calcio”, grazie a una crescita costante sia in termini di partecipazione sia di visibilità mediatica. A dimostrarlo ci sono anche i dati di ascolto: la partita di Sinner trasmessa ieri sulla Rai ha registrato numeri considerati dalla Fitp come “un indicatore molto chiaro del successo del tennis italiano”. Come riportato dall’Ansa, la vittoria del campione altoatesino è stata seguita da più di 7 milioni di spettatori con il 36,6% di share.
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