Baby Botox o microbotox: chi dovrebbe farlo e quando
Prevenire è meglio che curare. E mai come nel caso del Baby Botox, o microbotox, questa frase può essere indovinata, soprattutto se parliamo di medicina estetica. Scopriamo cosa sono nel dettaglio, i loro effetti prima e dopo, gli effetti collaterali e quando e dove farli. Dalle rughe glabellari agli occhi.
In Corea del Sud, dove la medicina estetica è una pratica da pausa pranzo, l’uso della tossina botulinica è una pratica di prevenzione a cui ci si sottopone già a partire dai 18 anni. «La medicina estetica si rivolge a un target sempre più giovane d’età», racconta il Dr. Doriano Ottavian, specialista in Chirurgia Plastica e Medicina Estetica, che lavora tra Milano, Roma, Treviso e collabora con il Longevity Medical&Spa Center di Villa Eden a Merano da oltre 25 anni. «Direi che 18 anni però mi sembra prematuro. Dare un’indicazione di età precisa è soggettivo, ma diciamo che, se mai fosse necessario, non lo suggerirei mai prima dei 25 anni».
Baby Botox cos’è e perché si chiama così

Beatrice Valli – Foto IPA
Quando si parla di Baby Botox, il primo concetto da chiarire è la delicatezza del trattamento. Come spiega il Dr. Ottavian, «si tratta della stessa tossina botulinica utilizzata nel botox tradizionale, ma somministrata in dosi molto inferiori e in modo più mirato. L’obiettivo non è paralizzare il muscolo, ma metterlo un po’ a riposo, riducendo la contrazione che, nel tempo, porta alla formazione della ruga».
Baby Botox dove farlo
Le zone trattate sono le stesse del botox classico: fronte, glabella e contorno occhi, perché è il terzo superiore del viso quello dove la mimica ha maggiore impatto nella comparsa delle rughe d’espressione. «Nel baby botox – racconta – il paziente è giovane e la ruga non è ancora consolidata. Per questo si lavora con dosaggi minori, che consentono un approccio più soft e più naturale, quasi preventivo».
Un concetto che vale anche per il microbotox: «Non è molto diverso dal baby botox. Il baby indica la clientela giovane, il micro riguarda più la dose. È un trattamento costruito su misura, non standardizzato». E questo permette di ottenere un risultato più naturale, senza effetto congelato.
Quando iniziare? Qual è l’età giusta secondo il medico
La domanda più frequente riguarda il baby botox prima e dopo e, soprattutto, quando iniziare. Se in Corea del Sud i medici estetici non hanno problemi ad intervenire su pazienti di 18 anni, l’approccio del Dr. Ottavian è molto più cauto. «È prematuro intervenire se non esiste un difetto da correggere, quindi direi non prima dei 25 anni. Un minimo accenno di ruga o una mimica particolarmente marcata possono essere indicatori validi, ma trattare senza motivo non ha senso».
Esistono infatti persone che a 22 anni mostrano rughe da espressione evidenti e altre che a 35 ne hanno pochissime. Anche per questo, il professionista insiste sul concetto di analisi personalizzata: la prevenzione sì, ma solo dove c’è una reale indicazione.
Baby Botox prima e dopo: quando si vedono gli effetti
Chi si sottopone per la prima volta chiede quasi sempre quanto tempo serve per vedere l’effetto. Il medico è chiaro: anche in caso di Baby Botox, il farmaco è lo stesso e i tempi non cambiano. «Gli effetti del Baby Botox si vedono tra il terzo e il quinto giorno. Prima non ha senso valutarli. Per questo rivedo sempre il paziente dopo una settimana: è il momento ideale per controllare e, se serve, correggere».
La durata, invece, varia tra i quattro e gli otto mesi, con una media di cinque/sei mesi. Il microbotox prima e dopo può avere una durata leggermente influenzata da fattori come metabolismo, attività sportiva o temperatura. «In estate, per esempio, la durata può essere minore, perché corrughiamo di più la fronte per la maggiore luminosità».
Baby Botox occhi e Baby Botox glabella: le zone più richieste
Chi si approccia al microbotox per la prima volta ha generalmente una richiesta che riguarda le tre aree più influenzate dalla mimica facciale: glabella, occhi e fronte.
Il Baby Botox glabella corregge o previene le rughe verticali tra le sopracciglia, spesso le prime a comparire. C’è poi il Baby Botox occhi, per prevenire le cosiddette zampe di gallina e, infine, il Baby Botox fronte, che invece riguarda le linee orizzontali.
Sono zone dove la mimica è molto attiva e dove un’azione preventiva può diluire gli effetti dell’invecchiamento in modo naturale. «Si può intervenire in modo completo o parziale, a seconda della situazione. L’importante è mantenere la mimica: il viso non deve diventare immobile».
Effetti collaterali e controindicazioni
Sul tema dei baby botox effetti collaterali, il medico è rassicurante. «Complicanze vere non ne vedo. Il trattamento richiede pianificazione, una mappatura precisa dei punti di iniezione e un’attenta analisi preliminare. Se fatto correttamente, non presenta rischi significativi».
Le controindicazioni reali invece, sono poche e ben definite: niente Botox in gravidanza, in caso di di patologie neuromuscolari come la miastenia e nemmeno in caso di allergia alle uova, perché la tossina contiene albumina.
Sfatiamo anche un falso mito. «Una volta si pensava che non ci si dovesse sdraiare per le prime ore dopo aver fatto il Botox. In realtà non servono particolari accortezze, salvo evitare sport intensi ed evitare di indossare il casco nelle prime ore, perché potrebbe comprimere la fronte».
Quanto costa?
Sul fronte baby botox costo, molti si aspettano un prezzo inferiore rispetto al botox classico. In realtà, la fiala è la stessa e deve essere utilizzata e poi smaltita dopo l’apertura. «Il costo non cambia», conferma Ottavian. «Può esserci una piccola riduzione per il minor numero di unità, ma la differenza non è marcata, perché si paga comunque il costo totale della fiala».
Botox o Baby Botox: quale scegliere?
Per chi è indeciso tra baby botox o botox, il medico ricorda che non esiste un trattamento migliore in assoluto, ma solo il trattamento più adatto alla persona. Il baby e il micro botox hanno senso quando l’obiettivo è la prevenzione, quindi se la ruga è a uno stadio iniziale, oppure se si vuole un effetto naturale, con un viso disteso, ma con la mimica intatta.
Il botox tradizionale invece, resta ideale quando le rughe sono più strutturate. «Il punto non è trasformare, ma correggere un difetto. Se non c’è nulla da correggere, non si interviene. Se c’è un segno iniziale, il baby botox può evitare che diventi marcato negli anni».
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