Treni, l’opposizione lancia l’allarme sui rincari: “Rischio stangata nel 2026”

Genova. “La maggioranza di centrodestra in Regione ha bocciato la nostra richiesta di sospendere gli aumenti tariffari sulle ferrovie liguri, che scatteranno il prossimo primo gennaio. Chiedevamo il blocco delle tariffe per dare un segnale concreto agli utenti, alle prese quotidianamente con ritardi e servizi ridotti. Inoltre avevamo proposto la creazione di un indennizzo automatico per i detentori degli abbonamenti, in modo che potessero ricevere i rimborsi senza l’obbligo di presentare un’apposita richiesta”.
Candia (Avs) sull’ipotesi aumenti dei treni: “Rischio stangata”
Così Selena Candia, capogruppo regionale di AVS, attacca la giunta Bucci dopo la bocciatura della proposta di congelare il caro-biglietti sulle ferrovie liguri per tutto il 2026. Nel contratto di servizio 2018-2032 è infatti previsto un aumento tariffario. Nel dicembre del 2023 la Regione aveva annunciato una lettera firmata da Bucci e Scajola per chiedere la sospensione dei rincari,concretizzata a inizio gennaio.
Ora l’opposizione lancia l’allarme: “Dal prossimo gennaio rischia di esserci una vera stangata per le tasche dei viaggiatori, perché all’aumento per il prossimo anno si potrebbe aggiungere quello dell’anno precedente. E questo andrebbe a pesare sui biglietti ferroviari liguri, che sono già tra i più cari d’Italia”.
“Purtroppo, questa maggioranza di centrodestra non coglie l’importanza che potrebbero avere il trasporto ferroviario per la crescita economica e sociale della Liguria. La nostra regione deve puntare sulla mobilità sostenibile, perché in Liguria il treno può costituire una scelta valida per gli spostamenti interni al nostro territorio, sia sul piano ambientale sia sul piano economico, perché consente di muoversi a costi molto più contenuti rispetto all’automobile”.
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