ChatGPT cerca dati aziendali nelle app collegate
OpenAI ha annunciato una nuova funzionalità, denominata Company Knowledge, che trasforma ChatGPT in un motore di ricerca conversazionale in grado di fornire risposte più dettagliate attraverso l’accesso alle app di terze parti. È disponibile solo per i piani ChatGPT Business, Enterprise e Edu.
ChatGPT Company Knowledge: come funziona
ChatGPT offre già la possibilità di ricevere informazioni usando le app di terze parti tramite i connettori. La nuova funzionalità Company Knowledge, che deve essere attivata dagli utenti (opt-in), è in pratica una versione potenziata che fornisce risposte più dettagliate con citazioni.
Ovviamente è necessario prima collegare le app di terze parti e deve essere effettuato l’accesso ad ognuna di esse. L’elenco è piuttosto lungo e comprende Box, Canva, Gmail, Google Drive, Dropbox, GitHub, Teams, Slack e Outlook (questi connettori possono essere sfruttati per gli attacchi di prompt injection).
La nuova funzionalità sfrutta una versione di GPT-5 specificatamente addestrata per analizzare dati provenienti da fonti multiple. Dopo aver selezionato Company Knowledge sotto il campo di testo, collegato le app (solo la prima volta) e inserito il prompt, l’utente vedrà la risposta con estratti dalle fonti. Cliccando sulle citazioni verrà aperta la fonte originale.
Quando viene attivata la funzionalità, ChatGPT non può accedere al web e creare immagini o grafici. OpenAI non userà i dati aziendali per addestrare i modelli AI. Viene inoltre garantita la massima privacy. È possibile gestire gli accessi alle app connesse e creare regole personalizzate.
Tutti i dati sono protetti dalla crittografia. SSO (Single Sign-On) e SCIM (System for Cross-domain Identity Management) semplificano la gestione degli accessi, mentre la protezione IP Allowlisting consente il traffico sono da indirizzi IP approvati.
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