Cuneo, condannato il “padre padrone” che vietava ai vicini di salutare moglie e figlia
L’uomo aveva imposto il divieto di rivolgere loro la parola: “Sono mie”. Riconosciuta la seminfermità mentale, disposta la libertà vigilata in attesa di una Rems Era arrivato a vietare ai vicini, bambini compresi, di salutare la moglie e la figlia. Un controllo totale, ossessivo, trasformato |
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