Accumulo energetico, ecco le batterie a minore impronta di CO2 secondo l’analisi Epd

Novembre 20, 2025 - 01:00
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Accumulo energetico, ecco le batterie a minore impronta di CO2 secondo l’analisi Epd

Un’analisi sulle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (Epd) rivela quali sistemi di accumulo oggi presentano l’impronta climatica più bassa e come la misurazione degli impatti stia guidando una nuova fase di innovazione nel settore delle batterie

Ogni tecnologia lascia un’impronta. Alcune sono visibili – grandi impianti, pale eoliche, pannelli solari – altre invece restano nascoste nelle catene produttive, nei materiali, nei processi industriali.

Tra queste, le batterie rappresentano forse l’esempio più emblematico: sono strumenti fondamentali per decarbonizzare la mobilità, elettrificare i consumi e integrare le rinnovabili, ma la loro sostenibilità dipende da ciò che accade molto prima dell’installazione.

È proprio in questo spazio invisibile che si inserisce l’analisi condotta da Ollum, società italiana di consulenza in sostenibilità, che ha passato in rassegna le Environmental Product Declaration (Epd) pubblicate sul database EpdItaly per individuare quali sistemi di accumulo oggi presentano la minore impronta climatica.

Un lavoro tecnico, basato su metriche ufficiali, che offre un quadro oggettivo in un mercato spesso dominato da dichiarazioni poco verificabili e da un crescente bisogno di trasparenza.

Batterie, tra progresso e impatti: un settore in trasformazione

Nella transizione energetica le batterie sono diventate un nodo strategico: alimentano veicoli elettrici, stabilizzano la rete, migliorano l’autoconsumo fotovoltaico e permettono l’integrazione su larga scala delle rinnovabili.

Tuttavia, la loro produzione continua a richiedere processi energivori e materiali critici. Negli ultimi anni il settore ha compiuto passi avanti significativi: l’evoluzione dei materiali catodici, il recupero dei metalli rari, la diffusione del riciclo second life, una disponibilità crescente di dati ambientali certificati.

Il settore sta maturando perché oggi la misurazione permette di capire dove si concentrano gli impatti e come le imprese stanno evolvendo verso una produzione più sostenibile, spiega Saverio Lapini, Ceo e co-founder di Ollum.

La Dichiarazione Ambientale di Prodotto è la carta d’identità ambientale di un prodotto perché ne descrive gli impatti lungo l’intero ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento.

Tutte le Epd analizzate da Ollum seguono le regole di categoria EpdItaly007 e la sub-Pcr EpdItaly021 dedicate ai sistemi di accumulo, rendendo i dati comparabili e verificati da enti indipendenti.

Questo approccio consente di confrontare batterie che appartengono alla stessa categoria ma che possono generare quantità molto diverse di CO2 equivalente per ogni kWh immagazzinato.

Lo studio: ecco i sistemi di accumulo con l’impatto più basso

Dall’analisi emergono tre produttori che mostrano le migliori prestazioni ambientali complessive: Zucchetti Centro Sistemi (Italia) con Azzurro Hv Zbt, a tecnologia litio-ferro-fosfato (Lfp) destinati al settore residenziale e terziario; Hefei Gotion High-tech Power Energy (Cina) con il sistema 2.7 MWh Air-cooled Cabin, destinato a impianti industriali e infrastrutture di rete; Sungrow Power Supply (Cina) con il modello St5015Ux, impiegato in ambiti commerciali e industriali.

La variabilità tra i modelli mostra quanto la tecnologia delle celle, il design dei moduli e la gestione della supply chain incidano sull’impatto finale. Le Epd confermano inoltre un aspetto cruciale: la comparazione è possibile, ma non assoluta, poiché i dati possono risentire di metodologie e perimetri diversi.

La misurazione degli impatti mediante Life Cycle Assessment ed Epd si sta rivelando un acceleratore dell’innovazione. Questi strumenti mostrano dove si concentra la quota maggiore di CO2 nel ciclo di vita – dalla produzione delle celle fino al fine vita – fornendo ai produttori indicazioni utili per migliorare i processi, ridurre materiali energivori e progettare sistemi più riciclabili.

Crediti immagine: Depositphotos

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia