Esenzione Ticket Sanitario 2025: tutto quello che serve sapere

Ottobre 22, 2025 - 20:00
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Esenzione Ticket Sanitario 2025: tutto quello che serve sapere

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Ticket Sanitario 2025: ecco come funzionano il sistema di agevolazioni e le esenzioni, tutto su chi può beneficiarne e su chi resta escluso.


Nel panorama della sanità pubblica italiana, il tema dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario rappresenta un aspetto cruciale per garantire equità di accesso alle cure. Anche nel 2025, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e le Regioni continuano a riconoscere una serie di agevolazioni che consentono a determinate categorie di cittadini di non pagare, del tutto o in parte, le prestazioni mediche, diagnostiche e specialistiche. Le esenzioni si basano su criteri economici, sanitari e sociali, con l’obiettivo di sostenere chi si trova in condizioni di difficoltà o di fragilità.

Esenzioni per reddito: quando l’accesso alle cure è gratuito

La prima grande area di esenzione riguarda il reddito familiare. In questi casi, lo Stato stabilisce delle soglie economiche al di sotto delle quali il cittadino può usufruire delle prestazioni sanitarie senza alcun costo.
Sono quattro le principali tipologie di esenzione nazionale:

  • E01 – riguarda i bambini fino a sei anni e gli anziani oltre i 65, purché il reddito familiare complessivo non superi i 36.151,98 euro annui;

  • E02 – si applica a chi è disoccupato e ai familiari a carico, con un reddito che non supera gli 8.263,31 euro, soglia che sale a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio;

  • E03 – destinata ai titolari di assegno sociale e ai loro familiari conviventi;

  • E04 – riguarda i pensionati al minimo con più di 60 anni e le loro famiglie, a condizione che il reddito non superi le stesse soglie previste per l’esenzione E02.

Oltre a queste regole generali, le singole Regioni hanno la facoltà di ampliare o modificare i criteri, introducendo ulteriori esenzioni specifiche in base alle proprie politiche sanitarie.

Ogni anno, il Sistema Tessera Sanitaria elabora l’elenco aggiornato dei cittadini aventi diritto, incrociando i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS. Gli interessati possono verificare la propria posizione rivolgendosi alla ASL di riferimento, al medico di base o tramite i servizi online, laddove attivi. Chi non risulta inserito tra gli aventi diritto può comunque autocertificare la propria condizione economica per ottenere l’esenzione.

Invalidità e diritto all’esenzione

Un’altra categoria tutelata è quella delle persone con invalidità riconosciuta. L’esenzione in questi casi può essere totale o limitata a specifiche prestazioni correlate alla patologia accertata. L’accertamento dell’invalidità avviene tramite la Commissione medica della ASL di residenza, che ne determina il grado e la tipologia.

È importante ricordare che le esenzioni legate all’invalidità non comprendono i farmaci, salvo eccezioni per alcune categorie particolari, come gli invalidi di guerra o le vittime di terrorismo, che possono ritirare gratuitamente anche i medicinali di fascia C se prescritti dal medico.

Gli invalidi possono essere distinti in più gruppi:

  • Invalidi civili, compresi coloro che presentano una riduzione della capacità lavorativa superiore ai due terzi, i ciechi assoluti, i sordomuti e i minori con indennità di frequenza;

  • Invalidi di guerra, con diritto all’esenzione totale se rientrano nelle prime cinque categorie di gravità;

  • Invalidi per servizio o per lavoro, a seconda della percentuale di riduzione della capacità lavorativa;

  • Vittime del dovere e del terrorismo, insieme ai familiari superstiti, che rientrano nelle tutele previste dalla legge.

Alcune categorie di invalidi usufruiscono dell’esenzione su tutte le prestazioni specialistiche e di laboratorio, mentre altre ne hanno diritto solo per quelle strettamente legate alla causa dell’invalidità.

Malattie croniche: cure gratuite per il monitoraggio e la prevenzione

Chi convive con una patologia cronica sa quanto possa essere impegnativo, anche economicamente, seguire controlli regolari. Per questo il SSN riconosce l’esenzione dal ticket per una serie di prestazioni connesse alla diagnosi e al monitoraggio di tali condizioni.

Le malattie croniche esenti sono individuate dal Decreto sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del 12 gennaio 2017. L’elenco comprende, tra le altre, diabete, ipertensione, epatite cronica, malattie cardiovascolari, broncopneumopatie e alcune forme di tumore. Il medico curante, sulla base delle necessità cliniche del paziente, prescrive le prestazioni gratuite più appropriate tra quelle incluse negli allegati del DPCM.

Per ottenere l’esenzione, è necessario presentare alla ASL una certificazione rilasciata da una struttura pubblica o da un centro privato accreditato che attesti la diagnosi. In alternativa, è possibile utilizzare la documentazione ospedaliera, il verbale di invalidità o una certificazione di un centro sanitario europeo.
L’ASL, una volta verificati i documenti, rilascia l’attestato di esenzione, che indica la patologia e le prestazioni gratuite associate.

La durata di validità dell’attestato può variare: alcune esenzioni sono permanenti, altre richiedono rinnovo periodico, secondo quanto stabilito dal decreto del 23 novembre 2012, che ha definito i tempi minimi di validità.

Malattie rare: un sostegno per pazienti e famiglie

Le cosiddette malattie rare – patologie che colpiscono meno di cinque persone ogni diecimila abitanti – rappresentano una sfida per il sistema sanitario per via della loro complessità diagnostica e terapeutica.

Dal 2001, con l’entrata in vigore del decreto ministeriale n. 279, chi soffre di una malattia rara ha diritto all’esenzione totale dal ticket per tutte le prestazioni necessarie alla diagnosi, al trattamento e al monitoraggio. L’esenzione copre anche le indagini genetiche sui familiari, quando necessarie per accertare una patologia ereditaria.

Le malattie rare esenti sono elencate nell’allegato 7 del DPCM del 2017, che include sia singole malattie sia gruppi aperti di patologie, consentendo così di estendere l’esenzione anche a malattie non specificamente nominate ma affini.
L’esenzione si ottiene presentando alla ASL la certificazione rilasciata da uno dei Centri di riferimento per le malattie rare, riconosciuti a livello regionale. Il certificato è valido in tutta Italia, indipendentemente dal luogo di emissione.

Esenzioni per gravidanza e diagnosi precoce dei tumori

Particolare attenzione è riservata alla tutela della maternità. Le donne in gravidanza e le coppie che programmano una gravidanza possono beneficiare di prestazioni gratuite per controlli e accertamenti.

Il DPCM del 12 gennaio 2017 ha ampliato l’elenco degli esami garantiti dal SSN: visite ginecologiche periodiche, ecografie, test di laboratorio, corsi di accompagnamento alla nascita e colloqui psicologici nel periodo post-partum. Sono previste anche esenzioni specifiche per diagnosi prenatali in presenza di fattori di rischio per la salute del feto. Ogni fase della gravidanza è contrassegnata da un codice identificativo (come M00, M50 o M + numero della settimana), da indicare sulla prescrizione medica.

Il sistema di esenzioni include anche i programmi di diagnosi precoce dei tumori, fondamentali per la prevenzione. Dal 2001, il SSN garantisce gratuitamente test di screening mirati a individuare tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto.

Le prestazioni comprendono la mammografia biennale per le donne tra 45 e 69 anni, il Pap test triennale per le donne dai 25 ai 65 anni e la colonscopia quinquennale per gli over 45. Tali esami, codificati con sigle specifiche (D01-D05), non dipendono dal reddito né dallo stato occupazionale e vengono erogati su prescrizione del medico o nell’ambito delle campagne di screening regionali

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