Gruppo Pattern, nei nove mesi ricavi a quota 85,4 milioni di euro
Si è chiuso con ricavi per 85,4 milioni di euro il fiscal year di Pattern, in crescita del 59,7% sui 53,5 milioni totalizzati nel primo semestre. Il risultato raggiunto dal player specializzato nella progettazione, ingegneria e produzione di capi sfilata per brand internazionali del lusso ha riguardato tutti e tre i poli “in misura omogenea”, ovvero quello della maglieria, della pelletteria e del ready-to-wear.
Guardando all’andamento trimestrale, si legge nella nota, è emersa “una tendenza di ripresa progressiva”: i ricavi sono infatti aumentati del 31% tra il primo e il secondo trimestre mentre tra il secondo e il terzo quarter si è registrato un incremento del 5,4 per cento, a rappresentare “un potenziale primo segnale di stabilizzazione dei mercati”.
Sul versante della marginalità, l’ebitda nel periodo terminato lo scorso 30 settembre si è attestata a 4,4 milioni di euro rispetto agli 1,6 milioni al 30 giugno 2025, evidenziando “una crescita importante e superiore agli anni precedenti, del 180% circa, un valore che inverte la tendenza negativa registrata nel primo semestre 2025”.
L’ebitda margin è stato pari al 5,1%, in miglioramento rispetto al 2,9% del primo semestre, “grazie ad un effetto volumi positivo, una maggiore efficienza produttiva e al processo di razionalizzazione industriale in corso”.
La posizione finanziaria netta è negativa per 22,8 milioni, rispetto a 19,9 milioni al 30 giugno 2025; una variazione “relativamente contenuta, se si tiene conto degli investimenti infrastrutturali realizzati nel corso del terzo trimestre”. Hanno proseguito, infatti, gli investimenti nello sviluppo di infrastrutture industriali, in particolare l’inaugurazione del nuovo headquarter del gruppo.
Nonostante ciò, la liquidità, comprese le attività finanziarie correnti, è pari a 27,5 milioni, in ulteriore incremento rispetto ai 24 milioni registrati al 30 giugno.
Franco Martorella e Fulvio Botto, fondatori e azionisti di maggioranza di Pattern, insieme al CEO del Gruppo Luca Sburlati, hanno così commentato: “Il terzo trimestre 2025 segna probabilmente un cambio di tendenza della curva dei ricavi per il 2025. Siamo convinti che la scelta di continuare con gli investimenti in innovazione e la strategia di razionalizzazione industriale ci posizioni – anche in un momento di difficoltà di mercato – tra i gruppi di tipo industriale che usciranno rafforzati da questo periodo. Il piano strategico 2026-2028, recentemente approvato dal cda e presentato al mercato, rappresenta quindi la rotta che vogliamo perseguire nei prossimi anni”.
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