La Spagna al TTG di Rimini 2025: le novità

Anche quest’anno, la Spagna sarà presente all’edizione 2025 del TTG Expo, la più importante fiera del turismo italiano che raduna i principali operatori del settore. Alla vigilia della manifestazione, abbiamo chiesto a Blanca Pérez-Sauquillo López, direttrice di Turespaña, l’andamento del turismo in Spagna, specie nei confronti degli italiani, e quali sono le novità che saranno annunciate.
Può fornirmi qualche dato sul turismo in Spagna?
l turismo in Spagna continua a crescere e a rafforzare il proprio ruolo come motore economico, contribuendo a circa il 13% del PIL nazionale. Nei primi sette mesi dell’anno, la spesa dei turisti internazionali ha superato i 76 miliardi di euro, con un incremento del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, secondo i dati diffusi dall’INE.
Tra gennaio e agosto, la Spagna ha accolto 75,4 milioni di passeggeri internazionali, pari a una crescita del 5,9% su base annua. Le regioni che hanno registrato la maggiore affluenza e spesa turistica sono state le Canarie (18,5% del totale), la Catalogna (18,2%) e le Baleari (15,3%). Nel mese di luglio, le Isole Baleari si sono confermate al vertice con oltre 2,5 milioni di visitatori, seguite da Catalogna e Andalusia.
Secondo le stime di Turespaña, nell’ottobre 2025 la capacità aerea internazionale verso la Spagna raggiungerà i 12 milioni di posti programmati, con un incremento del 5,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
L’Italia si conferma tra i mercati più dinamici per il turismo spagnolo. Nel 2024, oltre 5,4 milioni di turisti italiani hanno scelto la Spagna, con un aumento del 13,4% che colloca l’Italia al quarto posto tra i Paesi emittenti.
Il trend positivo è proseguito nel 2025: tra gennaio e luglio, gli arrivi dall’Italia hanno raggiunto quota 3,19 milioni, in crescita del 6,73% rispetto all’anno precedente. Anche la spesa è in aumento: i visitatori italiani hanno generato 2,85 miliardi di euro, con un incremento dell’8,67%.
Le prospettive per i prossimi mesi sono incoraggianti: a ottobre 2025 la capacità aerea dall’Italia verso la Spagna segna un +5,6% di posti disponibili rispetto al 2024, a conferma di una domanda in costante espansione.
Quali sono le novità che dobbiamo aspettarci? Cosa accadrà di nuovo/importante nel 2026 per cui gli italiani dovranno venire in Spagna?
La Spagna si prepara a diventare nel 2026 una destinazione imprescindibile, offrendo ai viaggiatori esperienze autentiche e sostenibili che uniscono cultura, turismo lento e natura.
Tra gli eventi più attesi, l’eclissi solare totale del 12 agosto, osservabile in città come Oviedo, León, Palencia, Burgos, Soria e il sud dell’Aragona, promette momenti indimenticabili per appassionati di astronomia.
Il turismo di lusso sarà protagonista con il rinomato treno Al Ándalus, che da primavera 2026 effettuerà un itinerario di 7 giorni tra Siviglia e Madrid, con soste a Córdoba, Cadice, Mérida e Toledo, visitando città Patrimonio dell’Umanità, vigneti, caseifici e siti archeologici.
Madrid ospiterà il Gran Premio di Spagna di Formula 1 sul nuovo circuito urbano Madring, con una capacità di 110.000 spettatori (espandibile a 140.000), e sarà teatro di competizioni di Formula 2 e Formula 3.
Il 2026 sarà anche l’Anno Gaudí, con esposizioni, eventi e visite a opere iconiche come la Sagrada Familia, Casa Batlló, Casa Milá e Parc Güell a Barcellona, oltre a luoghi come El Capricho a Comillas e Casa Botines a León. Barcellona sarà inoltre nominata Capitale Mondiale dell’Architettura 2026 dall’UNESCO.
La Spagna rafforzerà il suo impegno per il turismo sostenibile, con l’ampliamento delle Vías Verdes, percorsi ciclabili e pedonali che attraversano oltre 3.500 km di paesaggi naturali, e l’Arco Verde della Comunità di Madrid, che supererà i 200 km collegando 25 comuni.
È stata presentata la Riserva di Ecoturismo della Spagna Verde, un itinerario che unisce i principali spazi naturali di Galizia, Asturie, Cantabria e Paesi Baschi, comprendente Parchi Nazionali, Riserve della Biosfera e Geoparchi, offrendo esperienze immerse nella natura e rispettose dell’ambiente.
Per gli amanti del vino e della cultura, le Strade del Vino offrono oltre 100 DOP e percorsi sostenibili tra vigneti biologici, cantine di design e visite teatralizzate o in bicicletta.
La Spagna propone inoltre itinerari culturali unici, come i Cammini di Sefarad, il Cammino del Cid, la Ruta del Quijote e la Vía de la Plata, oltre alla Rete delle Città Patrimonio dell’Umanità, con 15 città dichiarate dall’UNESCO tra cui Ávila, Salamanca, Toledo, Cáceres e Úbeda. Con queste iniziative, la Spagna si conferma come meta ideale per chi cerca esperienze autentiche, culturali e sostenibili, valorizzando il patrimonio storico, artistico e naturale del Paese.
Cosa piace agli italiani della Spagna?
I viaggiatori italiani apprezzano la Spagna non solo per il clima e le sue spiagge, ma anche per la gastronomia, la cultura e lo stile di vita. Inoltre, si tratta di una destinazione con ottima connettività aerea, facilmente accessibile in qualsiasi periodo dell’anno.
La Spagna si conferma come meta ideale per chi cerca esperienze diverse: cresce l’interesse per il turismo attivo, il cicloturismo, il trekking e, in generale, per le attività all’aria aperta nella natura. Il turista italiano è molto fedele, conosce già le principali città (Madrid, Barcellona, Valencia, Siviglia, Málaga) e sta iniziando a esplorare altre regioni meno note del nord e dell’interno della Spagna.
La gastronomia rappresenta un elemento importante nella scelta del viaggio. Sempre più turisti italiani cercano esperienze gastronomiche uniche, come visite a ristoranti con stelle Michelin, corsi di cucina con visite ai mercati tradizionali, o degustazioni di prodotti a denominazione di origine come oli e formaggi, in frantoi e caseifici che aprono le porte a un turista curioso e desideroso di conoscere la cultura e la gastronomia locali.
Le spiagge spagnole, accessibili e di massima qualità, restano un richiamo fondamentale per il turista italiano. Con 749 Bandiere Blu, la Spagna conferma anche quest’anno il primato mondiale per numero di certificazioni. Si osserva inoltre che il turista italiano che frequenta le nostre spiagge in estate incorpora sempre più altre esperienze nelle proprie vacanze, come visite culturali o attività all’aperto. Cresce anche l’interesse per le destinazioni di costa fuori stagione, soprattutto le Baleari, motivo per cui le compagnie aeree stanno estendendo la programmazione dei voli fino a tarda autunno.
Può commentare le azioni della Spagna per affrontare l’overtourism?
Credo che il discorso non debba concentrarsi sul numero di turisti, se molti o pochi, ma piuttosto su quanto i turisti contribuiscono a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Il turismo è un’attività economica e, in ultima analisi, deve portare benefici alle comunità in cui si sviluppa. Se le comunità locali non ne traggono vantaggio, è necessario considerare altri modelli.
In questo senso, dalle amministrazioni pubbliche e dal settore privato, dobbiamo puntare ad attrarre quei turisti che generano maggiore valore, non solo in termini economici – che naturalmente sono importanti – ma anche perché il loro comportamento e il loro modo di viaggiare favoriscono una migliore convivenza con i residenti.
Si tratta di viaggiatori che cercano destinazioni meno conosciute, che viaggiano fuori stagione e vogliono vivere esperienze autentiche, partecipando insieme alla popolazione locale e con rispetto.
Non è tanto una questione di numeri, quanto di gestione dei flussi turistici: un tema complesso che le destinazioni stanno affrontando per garantire sostenibilità e qualità dell’esperienza turistica.
Il TTG di Rimini è ancora una vetrina importante per Turespaña?
La fiera TTG di Rimini continua a consolidarsi come punto di riferimento per le destinazioni spagnole. In questa edizione saranno presenti Castiglia e León, Galizia, la Comunità Valenciana e le isole di Ibiza, Tenerife e Gran Canaria. Saremo presenti per conoscere di prima mano l’offerta e le novità presentate, in linea con la nostra missione di collaborare con le destinazioni nella promozione della diversità del territorio, delle diverse esperienze turistiche che la Spagna può offrire e il rafforzamento delle collaborazioni nel settore.
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