Le indagini sulla morte di Evelin Moori: disposti ulteriori accertamenti sulle fratture rilevate dall’autopsia

Settembre 4, 2025 - 06:30
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Le indagini sulla morte di Evelin Moori: disposti ulteriori accertamenti sulle fratture rilevate dall’autopsia
evelin moori

Genova. Saranno gli accertamenti istologici, insieme alle indagini della squadra mobile, a cercare di far luce sulla morte della 30enne peruviana Evelin Moori Chamorro, precipitata dalle scale del palazzo dove abitava la notte tra il 31 agosto e il 1 settembre.

L’autopsia, effettuata dal medico legale Davide Bedocchi, ha rilevato ulteriori fratture rispetto a quelle (al femore e alle costole, queste ultime probabilmente conseguenza del tentativo di rianimazione da parte dei soccorsi)  individuate dal primo esame esterno .

La ‘datazione’ delle lesioni per ricostruire la dinamica

Ora il consulente tecnico nominato dal pm Giuseppe Longo, che coordina l’inchiesta, dovrà ‘datarele ulteriori lesioni riscontrate per capire se sono tutte compatibili con la caduta o se possano essere precedenti. Se, quindi, prima della caduta la donna possa essere stata colpita durante una colluttazione o ancora possa essere stata vittima di precedenti maltrattamenti.

Secondo la prima ricostruzione fornita dal compagno 32enne – che è indagato per omicidio preterintenzionale – la donna sarebbe caduta nella tromba delle scale dopo aver perso l’equilibrio anche se poco prima – sempre a detta dell’indagato (ma queste dichiarazioni fatte alla polizia non potranno  essere utilizzate dai magistrati) – avrebbe minacciato di buttarsi se lui non fosse tornato a casa.

Contrariamente a quanto appreso in un primo momento, non è escluso che una telecamera interna all’edificio – di proprietà del Comune e utilizzato come alloggio per famiglie in emergenza abitativa – abbia ripreso almeno in parte quanto è accaduto ma sul punto gli investigatori mantengono al momento il più stretto riserbo.

Oggi la famiglia di Evelin ha comunicato che domani pomeriggio, giovedì 4 settembre, alle 15.30 nella camera ardente dell’ospedale San Martino di Genova si terrà il rosario per Evelin, che era molto conosciuta e attiva  nella comunità peruviana che risiede a Genova e in tantissimi amici si sono stretti intorno alla famiglia di Evelin che lascia due bimbe, ma anche la mamma, un fratello e una sorella che non riescono a darsi pace e chiedono giustizia.

Le indagini della squadra mobile

I risultati degli accertamenti arriveranno tra 60 giorni. Intanto la squadra mobile sentirà come persone informate sui fatti la cognata e il marito di quest’ultima che, con il figlio piccolo, da tempo erano andati a vivere nello stesso piccolo appartamento dove Evelin viveva con il compagno e le due bimbe. In quella casa del Comune secondo quando raccontato dai parenti della vittima, assistiti dall’avvocato Paolo Costa, c’erano spesso litigi proprio a causa del sovraffollamento in uno spazio ristretto e dal fatto che – sempre secondo quanto hanno spiegato i famigliari di Evelin – la ragazza era l’unica ad avere uno lavoro stabile e uno stipendio fisso da diversi anni.

Proprio il giorno in cui è morta doveva riprendere il suo lavoro di badante dopo due settimane di ferie. Il compagno, assistito dall’avvocata Chiara Mariani, sarà invece interrogato dal pm solo al termine degli accertamenti tecnici,

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Redazione Redazione Eventi e News