Poker di nomine da Victoria’s Secret. La CEO punta su Adam Selman alla direzione creativa

Hillary Super inizia a rimodellare la struttura di Victoria’s Secret. La manager, CEO del gruppo americano dallo scorso agosto, ha comunicato l’ingresso di importanti figure apicali all’interno della società a partire da Adam Selman. Il designer è stato nominato senior vice president nonché executive creative director, in carica dal prossimo 14 aprile, riferendo direttamente all’AD fino all’annuncio del nuovo Chief marketing officer.
Selman ha fondato i marchi Adam Selman e Adam Selman Sport e ha ricoperto il ruolo di chief design officer per Savage X Fenty, aprendo il brand di lingerie all’activewear e al loungewear. La stessa Super ha ricoperto il ruolo di CEO proprio per la label fondata da Rihanna prima di approdare da Victoria’s Secret. Adam ha iniziato la sua carriera sotto la guida dello stilista Zaldy Goco, noto per aver creato le ali del Victoria’s secret fashion show e per aver collaborato con artisti del calibro di Michael Jackson, Lady Gaga e Britney Spears. Nel 2010 ha deciso di mettersi in proprio, creando tour mondiali e look personalizzati per star come Beyoncé, Lorde, Katy Perry e, più recentemente, ha disegnato i look di Rihanna per le sue performance al Victoria’s secret fashion show.
L’arrivo di Selman da Victoria’s Secret rinsalda il susseguirsi di nomine inedite per alcuni retailer internazionali, come testimonia il rilancio di Gap affidato a Zac Posen nelle vesti di direttore creativo e la scelta di puntare sul talento di Clare Waight Keller da parte di Uniqlo. Solo pochi giorni fa anche & Other Stories, di proprietà di H&M, ha nominato Jonathan Saunders nel ruolo di chief creative officer.
A ciò si aggiunge che lo scorso febbraio Victoria’s Secret ha siglato una collaborazione con il suo primo ‘desiger in residence’, lo stilista Joseph Altuzarra, founder e CEO del brand newyorkese di prêt-à-porter che porta il suo nome. Il creativo è autore di una serie di drop co-firmati e in limited edition dedicati al ready to wear, svelati stagione per ragione sotto il nome e l’etichetta di ‘Atelier Victoria’s Secret x Altuzarra’. Il primo della serie è stato lanciato il 20 febbraio, mentre i successivi proseguiranno nel corso dell’anno a venire.
Oltre a Selman il gruppo americano, cui oltre all’omonimo marchio fa capo anche la label Pink, ha comunicato l’ingresso di Anne Stephenson, Ali Dillon e Amy Kocourek. “Si tratta di un team eccezionale di leader creativi e di prodotto, la cui visione e competenza operativa guideranno nuovi livelli di crescita, innovazione e impatto per la nostra azienda – ha dichiarato in una nota Hillary Super – Si uniscono a team altamente qualificati ed esperti in tutti i nostri marchi. Con il loro approccio incentrato sul cliente, sono fiduciosa che ci aiuteranno a liberare il pieno potenziale dei nostri marchi, a conquistare la prossima generazione di consumatori e a rafforzare la nostra leadership di mercato”.
Anne Stephenson è stata nominata presidente di Victoria’s Secret. Dirigente del merchandising con oltre 25 anni di esperienza, vanta una vasta esperienza in strategia di prodotto, sviluppo del marchio e gestione del merchandising per i principali marchi di vendita al dettaglio e abbigliamento. Attualmente Stephenson ricopre il ruolo di chief merchandising officer di Victoria’s Secret.
Ali Dillon entrerà sarà presidente di Pink; dirigente del merchandising e del brand con oltre vent’anni di esperienza nella gestione di strategia di prodotto, merchandising e sviluppo del marchio per importanti rivenditori di moda. Dillon è stata recentemente presidente di Alex Mill.
Amy Kocourek è stata nominata presidente del beauty a marzo con una vasta esperienza in strategia, innovazione di prodotto e trasformazione aziendale, la manager vanta un percorso significativo nella crescita del fatturato e nell’espansione delle categorie merceologiche; è stata recentemente chief merchandising officer di Kendra Scott.
Riuscirà il nuovo team a delineare la strada per il ritorno al successo di Victoria’s Secret? Lo scorso ottobre è andato il scena il ritorno degli angeli di Victoria’s Secret. A sei anni dall’ultimo fashion show il marchio ha allestito una faraonica passerella anticipata dalla volontà di voltare pagina rispetto al passato, annunciando un futuro costruito sull’inclusività, lontano dagli stereotipi estetici su cui ha modellato la propria immagine. Nonostante ciò sui social, oltre alla valanga di cuori e complimenti, non sono mancati tante critiche alla performance, dai semplici “the show sucked” e “it was horrible” ai dubbi sulla rilevanza di uno spettacolo simile nel 2024. Da alcuni anni nuove realtà del segmento underwear come Skims e Savage x Fenty, che Super e Salman conoscono bene, hanno costruito la propria identità, e un notevole successo, proprio sulla diversity. Per dare realmente rilevanza a Victoria’s Secret occorrerà pensare a una strategia più ufficiale, e meno prevedibile.
Victoria’s Secret ha chiuso il 2024 con un fatturato netto di 6,2 miliardi di dollari (5,6 miliardi di euro), in aumento dell’1% rispetto all’esercizio precedente. La società ha registrato un utile netto di 165 milioni di dollari, pari a 2,05 dollari per azione diluita. L’utile operativo è stato di 310 milioni di dollari, rispetto ai 246 milioni di dollari dell’anno fiscale 2023, composto da 53 settimane, una in più rispetto al 2024. Le vendite comparabili sono state in linea con l’anno precedente.
Nel solo Q4 invece l’azienda americana ha totalizzato vendite per 2,1 miliardi di dollari, in crescita dell’1% rispetto al fatturato del Q4 2023 (che però aveva una settima in più), in precedenza Victoria’s Secret aveva però stimato una crescita tra il 2 e il 4 per cento. Il fatturato totale comparabile per il quarto trimestre del 2024 è aumentato del 5 per cento. La società ha registrato un utile netto di 193 milioni di dollari, pari a 2,33 dollari per azione diluita. L’utile operativo per il quarto trimestre del 2024 è stato di 268 milioni di dollari.
L’aziende prevede un fatturato netto per il primo trimestre del 2025 compreso tra 1,30 e 1,33 miliardi di dollari, rispetto al fatturato netto del primo trimestre dell’anno scorso, pari a 1,35 miliardi di dollari. L’utile operativo rettificato per il Q1 2025 dovrebbe essere compreso tra i 10 e i 30 milioni.
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