Compagnia aerea smarrisce il cane di una passeggera: quello che accade dopo è agghiacciante

La compagnia aerea smarrisce il cane di una passeggera: quel che succede dopo la discesa dal volo era imprevedibile.
Il racconto di quanto accaduto a una passeggera in seguito alla sua discesa da un volo diretto in Spagna dall’Argentina ha lasciato gli abituali clienti di una nota compagnia aerea con numerose perplessità. L’equiparazione a un bagaglio da stiva del suo fedele amico a quattro zampe, smarrito al termine della tratta aerea, ha destano molta preoccupazione.
Compagnia aerea smarrisce il cane di una passeggera sul volo diretto in Spagna
Dal momento che le dimensioni del cane erano superiori a quelle consentite per l’acceso in cabina, la donna era stata invitata ad acquistare una postazione in stiva per il suo animale domestico. Il cane sarebbe stato dovuto essere quindi imbarcato in aereo prima del volo come un normale bagaglio per poi scomparire una volta atterrati alla destinazione prefissata.
Alla denuncia dell’accaduto da parte della donna, che in quel giorno del 2019 – ha spiegato: di aver viaggiato anche in compagnia della madre, la compagnia aerea avrebbe risposto al modulo di risarcimento danni trattando la scomparsa del cane alla discesa del volo come un oggetto.
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La donna vittima dell’incidente che ha comportato lo smarrimento del suo cane ha presentato ricorso alla compagnia aerea, chiedendo un risarcimento cinque volte maggiore rispetto a quello proposto dalla compagnia di circa 1.600 euro. Inoltre, in seguito ad alcuni accertamenti da parte delle autorità, sembra che il cane sia stato lasciato fuggire ancor prima che l’aereo decollasse, quando si trovava ancora in fase di imbarco all’aeroporto internazionale di Buenos Aires.
Cane di una passeggera sparisce durante la tratta Argentina-Spagna
In questo caso non si sarebbe trattato di un errore riguardante la destinazione del volo, come accaduto in passato a un’altra compagnia aerea che aveva spedito accidentalmente il cane di una passeggera dall’altra parte del mondo, ma di una risposta della compagnia ai danni arrecati con una formula burocratica rivelatasi inadatta a rispondere delle proprie responsabilità relative alla scomparsa dell’animale domestico.
Incidenti di questo tipo sembrano essere tutt’altro che fenomeni isolati, ed è anche per questo motivo che molti passeggeri continuano a presentare istanze alla Corte europea di Strasburgo per veder riconosciuti i propri diritti e quelli dei loro animali domestici che, nel 2025, non dovrebbero più essere considerati come dei normali bagagli da stiva, ma dovrebbero essere protetti da normative che possano garantire la loro incolumità e la giustizia di fronte a questo tipo di incidenti che vedono ancora oggi vittima i viaggiatori con i loro accompagnatori.
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