Life is Strange è una meravigliosa lezione di vita


Life is Strange è una saga di cui conoscevo l'esistenza ma che avevo totalmente ignorato per via del suo genere non tanto affine ai miei gusti videoludici. Complice soprattutto alcuni pareri positivi da parte di amici e conoscenti, oltre alla curiosità che stava prendendo il sopravvento, ho voluto mettere da parte qualsiasi repulsione sul genere.
Il recupero della saga, iniziato soltanto di recente grazie all'Arcadia Bay Collection proposta qualche anno fa, mi ha dato modo d'intraprendere per la prima volta le vicende di Maxine Caulfield e Chloe Price, due ragazze adolescenti diverse di carattere ma strette da una profonda amicizia che va avanti fin dalla tenera età.
Una volta finiti sia il primo Life is Strange sia Life is Strange: Before the Storm, ho subito realizzato di non essere pronto a un vuoto interiore sentito a piena potenza. Il coinvolgimento è stato così elevato che di quei titoli non volevo farne a meno. E neanche a dire appartenessero a un mio genere videoludico preferito.
[ATTENZIONE! Dal prossimo paragrafo in poi ci saranno gli SPOILER per chi non ha ancora giocato Life is Strange. Vedete voi se procedere con la lettura, oppure fermarvi in caso vogliate giocarci nell'immediato futuro]
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Vi innamorerete del legame che stringe Chloe Price e Maxine Caulfield[/caption]
"Polarized", l'episodio conclusivo di Life is Strange
Esattamente il 20 ottobre di un decennio fa venne rilasciato il quinto - e ultimo - episodio di Life is Strange. Ovviamente il fulcro di queste righe appena sfornate dalla mia "penna virtuale" si concentra sul primo capitolo della fortunata saga ideata da Don't Nod, presa poi in mano da Deck Nine con Before the Storm (ne riparlerò in separata sede) fino all'ultimo Double Exposure del 2024 (recensito dal buon Enrico Andreuccetti su queste pagine). "Polarized" (Polarizzata in italiano) è un episodio dove tutti i nodi vengono al pettine. La morte di Rachel Amber, co-protagonista di Life is Strange: Before the Storm. La verità sulla Camera Oscura vista nel quarto episodio. Il coinvolgimento del professore di fotografia Mark Jefferson con la famiglia Prescott e i suoi omicidi. Un episodio ricco di rivelazioni e momenti intensi. Imprigionata su una sedia, Max è da sola nella Camera Oscura, o in compagnia di Victoria Chase anch'egli prigioniera (se quest'ultima ha creduto al nostro avvertimento durante la festa della Fine del mondo alla Blackwell). Qui vive una lunga sequela di eventi oltre il limite dell'ordinario, con Jefferson che si presta a un'inquietante sessione fotografica. [caption id="attachment_1106879" align="aligncenter" width="1200"]
Life is Strange 10 anni dopo
Come detto in apertura, giocare per la prima volta al titolo di Don't Nod un decennio più tardi la sua uscita rappresenta un ritardo colossale sul calendario. Il bello è che, nonostante la sua età, il gioco è riuscito a trasmettermi una potenza espressiva così elevata da folgorare chirurgicamente il cuore. Neanche a dire abbia pesato malamente il suo comparto visivo ormai vetusto. Life is Strange ha fatto breccia nel cuore dei tanti che lo hanno vissuto nel 2015 o poco dopo. Ha fatto lo stesso con me nel 2025 e potrebbe farlo a chiunque nei giorni a venire. Un'avventura degna di essere vissuta, sia dai milioni di videogiocatori e videogiocatrici orfani di quest'opera, sia da chi non ha mai preso un pad in mano. Ma quali sono i fattori del gioco che mi hanno davvero lasciato il segno e che rendono Life is Strange un'esperienza immensa e indimenticabile?L'eterogeneità dei personaggi
Tutti i personaggi di Life is Strange sono unici nel loro essere e nei loro comportamenti. Studenti e studentesse, insegnanti, spacciatori, poliziotti, ex-soldati di guerra, madri premurose. Ce ne sono di ogni genere, vestiti addosso con i loro grandi pregi e gli inquietanti scheletri nell'armadio. Maxine Caulfield è la classica ragazza semplice e timida ma con un grande senso di altruismo verso il prossimo e un forte amore per la fotografia. Chloe Price era un'eccellente studentessa fatta di buone maniere, mentre adesso è una ragazza ribelle afflitta dalla perdita di suo padre William e dal trasferimento di Max a Seattle, ai quali si aggiunge il misterioso smarrimento di Rachel Amber. Fra gli studenti della Blackwell ci sono "gli élite della scuola", appartenenti a un gruppo chiamato Vortex Club, dove su tutti capeggia Victoria Chase, ragazza chic all'ultima moda accompagnata dalle sue amiche Courtney Wagner e Taylor Christensen, un po' prepotente con chi non ritiene alla sua altezza, ma alle volte gentile e tanto insicura quando è messa alle strette. Nathan Prescott, uno dei figli della famiglia più ricca di Arcadia Bay, è parte di quell'élite. Migliore amico di Victoria, è il classico tipo egocentrico, narcisista, privo di empatia e incapace di gestire le critiche, viziato dalla sua famiglia (o meglio, da suo padre Sean) a causa della loro posizione privilegiata. Tuttavia, questi suoi lati negativi nascondono un dolore emotivo che da tempo si porta dentro. [caption id="attachment_1106171" align="aligncenter" width="1200"]


Le tematiche sociali di ogni colore
Seguendo la storia e i personaggi in gioco, Life is Strange tocca e parla di tanti temi di natura sociale visibili tutt'ora nel mondo, alternando a momenti di genuina serenità. Dal bullismo alla dipendenza dalle droghe, dalla vita scolastica al superamento di un lutto passato, e così via. La storia di Kate Marsh è una delle più significative, il punto più alto dell'opera di Don't Nod: una storia delicatissima, a tratti anche cruda. Il bullismo è una brutta canaglia, che nei casi peggiori può addirittura spingere una vittima a compiere azioni indesiderate con conseguenze pesanti. Victoria e le sue amiche Courtney e Taylor prendono spesso di mira Kate, ma è Nathan che compie il passo più lungo della gamba provocando una ricaduta mentale alla ragazza. Max è l'unica che empatizza con Kate fin dall'inizio, aiutandola nelle sue difficoltà a patto di scegliere azioni che ne favoriscono il compito (esempio rispondere alla chiamata di Kate quando è con Chloe al diner di Joyce, oppure incentivarla a chiamare la polizia). Se posso dire, in realtà anche David cerca di sostenere la ragazza, solo lo fa nelle modalità sbagliate. E quando arriva il momento del tentato suicidio di Kate alla fine dell'episodio 2, Max compie uno sforzo sovrumano nel raggiungere la ragazza sui tetti dei dormitori della Blackwell, arrestando il tempo e provando a far desistere la ragazza senza affidarsi ai suoi poteri temporali (facendo quindi sentire meglio il peso delle nostre scelte compiute). In caso contrario, Kate si getterà nel cortile morendo all'impatto. Solo da allora, Victoria, Courtney, Taylor e chiunque abbia ignorato le richieste di aiuto di Kate piangono lacrime amare. Si sentono responsabili di ciò che è successo, indipendentemente da come va l'esito. Verrebbe da dire che capita sempre troppo tardi di redimersi dei peccati commessi. Ogni volta succede - o sta per succedere - una tragedia rimaniamo impotenti, bloccati in una gabbia mortale in cerca di una scappatoia verso la salvezza. In questo caso, il bullismo non fa sconti, non prova alcuna pietà. Imparare a rispettarci l'uno per l'altro, a prescindere da qualsiasi bandiera addosso, è una lezione che Life is Strange ti porge sul tavolo in maniera decisa. [caption id="attachment_1107709" align="aligncenter" width="1200"]

La metafora del tornado e l'effetto farfalla
Quello del tornado di Arcadia Bay potrei riassumerlo con un ragionamento di natura simbolica. Rappresenta il caos provocato dai continui viaggi temporali di Max che hanno inevitabilmente alterato il corso degli eventi. Riferendomi al finale dell'episodio "Polarized", per placare la furia distruttiva del fenomeno atmosferico, Max deve scegliere se chiudere la falla da dove tutto è cominciato (la morte di Chloe a inizio gioco), o lasciar scorrere il flusso dei "nuovi eventi" (Chloe tenuta in vita). La teoria del caos menzionata da Chloe in un punto della storia di Life is Strange, secondo cui ogni piccola variazione iniziale porta a risultati largamente diversi nel tempo (nota anche come "effetto farfalla"), riassume perfettamente il ragionamento da me esposto poc'anzi. Il potere di manipolare il tempo acquisito da Max dopo l'assassinio di Chloe ad opera di Nathan non è voluto. Come dice anche la ragazza, è stato forse il destino a donargli un simile "regalo", tramite il quale ha offerto a Chloe una seconda possibilità di vita evitando il colpo di pistola di Nathan nei bagni dell'Accademia Blackwell. Max si rende conto che ciò che ha fra le mani è un potere unico, gigantesco. Con un battito di ciglia può correggere gli "errori" delle sue azioni o di quelle altrui. Se va male una comunicazione può sempre riavvolgere e ricominciare da zero. Insomma, si può fare solo del bene, no? Se non fosse però che dall'altro lato della medaglia ci sono le consuete ripercussioni. [caption id="attachment_1107932" align="aligncenter" width="1200"]

L'indimenticabile colonna sonora
Ultimo ma non meno importante è il comparto musicale dell'opera di Don't Nod. Un altro "protagonista" di questo mirabolante percorso, del quale gli autori hanno voluto attribuirgli una funzione aggiuntiva: è uno strumento scacciapensieri, terapeutico per l'anima e per gli umori girati alla rovescia. Nei primi minuti di Life is Strange, quando Max esce dall'aula di fotografia e si mette le cuffie ascoltando "To All of You" dei Syd Matters, l'impatto uditivo diventa già calzante e viene enfatizzata anche la semplice camminata verso il bagno. La ragazza ha bisogno di rifiatare, vuole alleggerire la testa dopo il sogno del tornado e l'aver interagito verbalmente con Victoria e Jefferson. Vuole isolarsi dal caos del mondo attorno a sé. Come anche "Piano Fire" dei Sparklehorse, messa da Chloe nella sua camera per allentare la troppa sdolcinatezza con Max scatenandosi a ballare sopra il suo letto. Oppure il tema dell'Accademia Blackwell composto da Jonathan Morali, a risaltare il cortile dell'istituto visto dagli studenti come un luogo di svago e di pausa dalle lezioni. Giusto per menzionare altri brani ci sono gli evocativi "Golden Our" e "Max & Chloe" sempre composti da Morali, "Mountains" dei Message to Bears, e il struggente "Obstacles" dei Syd Matters. Ogni traccia musicale di Life is Strange non è mai messa fuori posto, e a volte si comporta anche da "narratore" nelle scene più silenziose. [caption id="attachment_1106169" align="aligncenter" width="1200"]
Un gioco intenso che ti segna sulla pelle
Solo pochi giochi mi hanno realmente regalato qualcosa nel corso della mia esperienza da videogiocatore. La maggior parte dei The Legend of Zelda, la saga di Xenoblade Chronicles, Final Fantasy X, gli Ori di Moon Studios... ovviamente sono soltanto alcuni nomi. Ora anche questo titolo - insieme a Before the Storm - entra di diritto in lista. Life is Strange è un qualcosa di irrinunciabile per il mio bagaglio videoludico. Mi ha insegnato più di quanto pensassi, prendendomi perfino a pugni in faccia (simbolicamente, chiaro!). Tante argomentazioni sociali importanti messe sul vassoio e lacrime che non sono per nulla mancate. I brani inoltre hanno intensificato quelle emozioni, tanto da sentirli ovunque con le cuffie alle orecchie quando serve. Se posso avanzare un'altra opinione, Life is Strange lo considererei adatto anche come strumento di didattica nelle scuole. Gli spunti offerti dalle tematiche sociali proposte dalla storia sono molteplici e garantirebbero una discussione con gli studenti pressoché totale. In più, grazie al sistema di scelte nei dialoghi, l'interazione diretta con il gioco aumenterebbe ancor meglio il loro interesse, rendendo quell'ora di lezione piacevole e coinvolgente. Cos'altro dire in questa Bibbia scritta di cuore se non un grazie a Don't Nod per aver ideato un piccolo ma grande capolavoro dieci anni fa. Ora aspettiamo la nuova serie TV sotto le note di "To All of You", incrociando le dita nella speranza di assistere a un prodotto rispettoso e all'altezza dell'opera originale. E nel frattempo, cuffie alle orecchie, continuerò l'esplorazione della saga con True Colors, Double Exposure e il secondo capitolo. Il viaggio è appena cominciato.L'articolo Life is Strange è una meravigliosa lezione di vita proviene da GameSource.
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