Uno studio rivela che l'86% dei giocattoli comprati online non sono sicuri
AGI - L'86% dei giocattoli venduti su piattaforme quali Shein, Temu, AliExpress, è pericoloso per i bambini, con un rischio concreto per la loro sicurezza e salute. A poche settimane da Natale, l'allarme è contenuto in uno studio congiunto della Federazione europea dell'industria del giocattolo (Toy of Industries of Europe) e della Federazione francese dell'industria del giocattolo e dell'infanzia (Ffjp), sulla base delle verifiche attuate su 70 prodotti, risultati quasi tutti non conformi agli standard di sicurezza europei.
I giocattoli esaminati sono stati acquistati da venditori terzi non europei e messi in vendita su sette piattaforme, tra cui alcune che hanno già fatto notizia: Shein, Temu, AliExpress, Amazon Marketplace, Cdiscount, Fruugo e Joom. I risultati sono inequivocabili: il 96% dei 70 giocattoli è stato dichiarato "non conforme ai requisiti di sicurezza europei" da un laboratorio accreditato. Inoltre, "l'86% di questi giocattoli si è rivelato pericoloso e presenta gravi rischi per la sicurezza e la salute dei bambini", afferma un comunicato stampa della Federazione francese dei produttori di giocattoli e giochi, aggiungendo che "questo tasso allarmante è persino superiore all'80% rilevato nello studio pubblicato nell'ottobre 2024".
La posizione ufficiale di SHEIN
A seguito della pubblicazione dello studio, SHEIN ha inviato alla nostra redazione la seguente dichiarazione ufficiale:
“SHEIN pone la massima attenzione alla sicurezza dei prodotti e si impegna a offrire articoli sicuri e affidabili per i propri clienti. I prodotti oggetto dell'indagine sono stati messi in vendita sul Marketplace di SHEIN da venditori terzi indipendenti.
La fiducia dei nostri clienti è fondamentale: per questo motivo, richiediamo a tutti i nostri venditori di rispettare il codice di condotta SHEIN, gli standard di sicurezza e osservare le leggi e i regolamenti dei mercati in cui operiamo. Non appena siamo stati informati dei rilievi di Toy Industries Europe, abbiamo rimosso tempestivamente le relative inserzioni dal nostro Marketplace a livello globale, in linea con la nostra policy sulla sicurezza.
Secondo le nostre procedure, SHEIN interviene immediatamente rimuovendo dalla piattaforma tutti i prodotti sospettati di non conformità, avviando contestualmente un’indagine approfondita. SHEIN collabora inoltre con agenzie di test e certificazione riconosciute a livello internazionale, tra cui Bureau Veritas, Intertek, QIMA, SGS e TÜV SÜD, per rafforzare il proprio impegno a prevenire la presenza di prodotti non conformi sulle piattaforme. In caso di accertata non conformità, adottiamo misure immediate per tutelare i nostri clienti, che possono includere anche la rimozione definitiva del venditore dal nostro Marketplace.”
Un altro motivo di preoccupazione è rappresentato dal fatto che i prodotti già identificati lo scorso anno e segnalati come pericolosi "sono ancora disponibili per la vendita, a volte dagli stessi venditori terzi, e sono ancora non conformi e pericolosi". In particolare, questi giocattoli destinati ai bambini piccoli contengono piccole parti che possono essere ingerite o inalate, rappresentando un rischio di soffocamento. Ancora peggio, i bambini hanno accesso diretto alle batterie a bottone al litio di alcuni prodotti, esponendoli a "gravi rischi di lesioni interne". Anche le "ventose rimovibili" possono "ostruire le vie respiratorie" e causare soffocamento, rappresentando "un'emergenza".
Di fronte a questa situazione, i rappresentanti dell'industria del giocattolo sono indignati per le "norme certamente rigide dell'Unione Europea, che possono essere facilmente ignorate ed eluse quando i venditori terzi hanno sede al di fuori dell'Ue e non hanno nominato rappresentanti legali autentici sul territorio che si assumano la responsabilità dei prodotti venduti".
Per i professionisti del settore, "devono essere adottate misure normative a livello europeo affinché le piattaforme online diventino legalmente responsabili quando questi venditori terzi non hanno nominato un rappresentante legale autenticato nell'Ue".
Lo scorso ottobre, quattro associazioni europee, tra cui UFC-Que Choisir, avevano già acquistato 54 giocattoli dai marketplace Shein e Temu. I risultati erano allarmanti, con una "qualità di fabbricazione" che poteva "rivelarsi catastrofica" e metà dei prodotti ispezionati conteneva "piccole parti che si staccavano troppo facilmente". Shein aveva quindi assicurato di aver "implementato il suo protocollo standard per garantire che questi prodotti fossero ritirati dalla vendita a livello globale e richiamati".
Da allora, il colosso del fast fashion - sotto accusa dopo l'apertura del suo primo negozio fisico al mondo presso il Bazar de l'Hotel de Ville (Bhv) di Parigi, per la vendita di bambole pedopornografiche e di armi - ha rimosso tutti i venditori terzi dalla sua piattaforma. Altri siti, come Temu e AliExpress, hanno invece mantenuto i loro marketplace e continuano a vendere articoli considerati pericolosi per i consumatori europei, secondo le due federazioni dei giocattoli.
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