Voyager 1 a un passo dal traguardo di una giornata-luce dalla Terra
Quando fu lanciata nel 1977, nessuno immaginava davvero che Voyager 1 sarebbe diventata il simbolo più duraturo dell’esplorazione spaziale. Quasi mezzo secolo dopo, la sonda continua a spingersi oltre i confini del Sistema solare, e nel 2026 raggiungerà un traguardo mai sfiorato da alcun veicolo costruito dall’uomo: la distanza di una giornata-luce dalla Terra, cioè il punto in cui un segnale radio impiega 24 ore per arrivare fino a lei.
Oggi Voyager 1 si trova già oltre i 25,3 miliardi di chilometri dal nostro pianeta e un messaggio impiega 23 ore, 33 minuti e 20 secondi per raggiungerla. Secondo i calcoli della NASA, servirà circa un altro anno perché la sonda superi i 25,9 miliardi di chilometri, condizione necessaria per far “viaggiare” la luce per un'intera giornata prima di giungere a destinazione. Una soglia simbolica, certo, ma che restituisce la misura della straordinaria longevità di questa missione.
A quel punto, ogni comando inviato richiederà un giorno per essere ricevuto e un altro per ottenere conferma della corretta esecuzione. A garantire la comunicazione resta la Deep Space Network, la rete di antenne distribuite tra Stati Uniti, Spagna e Australia che continua a captare i debolissimi segnali provenienti dalla sonda, ormai immersa nel tenue plasma del mezzo interstellare.
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