Allargamento, von der Leyen in Albania per spingere gli investimenti. Tirana “è sulla strada giusta verso l’Ue”

Ottobre 14, 2025 - 11:00
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Allargamento, von der Leyen in Albania per spingere gli investimenti. Tirana “è sulla strada giusta verso l’Ue”

Bruxelles – Doppia apparizione pubblica a Tirana oggi (13 ottobre) per Ursula von der Leyen, all’inizio del suo tour annuale nei Balcani occidentali. In mattinata la presidente della Commissione ha avuto un bilaterale col primo ministro albanese Edi Rama, elogiandolo per i progressi compiuti dal Paese verso l’adesione all’Ue. Nel pomeriggio, ha poi incontrato operatori economici regionali ed europei per incentivare gli investimenti nella regione, sempre più integrata nel mercato unico a dodici stelle.

“Il mio primo messaggio è molto chiaro”, ha dichiarato la numero uno del Berlaymont al termine del faccia a faccia col premier socialdemocratico: “L’Albania è sulla strada giusta verso l’Unione europea“, ha scandito, complimentandosi per la “accelerazione straordinaria ed eccezionale” registrata negli ultimi “tre o quattro anni” a livello di riforme pre-adesione.

La presidente dell’esecutivo Ue è al suo settimo tour balcanico: la tradizione, inaugurata nel 2021, serve a rimarcare, almeno simbolicamente, l’importanza strategica che i sei Paesi della regione rivestono per l’Unione. Nel pomeriggio, von der Leyen è partita alla volta del Montenegro, da dove domani si sposterà in Bosnia ed Erzegovina. Il 15 ottobre visiterà la Serbia e il Kosovo, per concludere in Macedonia del Nord.

Tra le cancellerie in questione, Tirana sta correndo spedita verso l’ingresso nel club europeo, e finora sono stati aperti cinque cluster di capitoli negoziali su un totale di sei (resta fuori quello su “Risorse, agricoltura e coesione”). “Prevediamo di aprire l’ultimo questo autunno“, dice von der Leyen, accogliendo positivamente l’impegno di Rama e del suo governo a “chiudere i negoziati entro il 2027“.

Si tratta di “un obiettivo ambizioso”, riconosce, ma fattibile. Del resto, osserva, l’Albania è già pienamente allineata con la politica estera comunitaria, a differenza ad esempio della Serbia di Aleksandar Vučić. Lo stesso Rama, rispondendo alle domande dei cronisti, ha difeso questo ambizioso obiettivo. “Abbiamo attraversato alcuni momenti difficili” negli anni scorsi a causa dell’ostruzionismo di alcuni Stati membri, ha detto il premier, ma ora “stiamo vivendo una nuova realtà nelle relazioni” tra Tirana e Bruxelles, addirittura un “allineamento totale“.

“Da parte nostra, dobbiamo completare tutti i nostri compiti per avere successo”, spiega: “Ogni compito che viene portato a termine con successo”, ragiona, “rende l’Albania più forte e molto più funzionale“. Al punto che, sostiene, l’intero processo negoziale “è per noi un processo di costruzione di uno Stato democratico“. Sia come sia, la storia insegna che la parte difficile non è aprire i capitoli negoziali con Bruxelles, bensì chiuderli.

Edi Rama
Il primo ministro albanese Edi Rama (foto: Dati Bendo/Commissione europea)

Ma non finisce qui. “Avvicinarsi (all’Ue, ndr) non è solo una questione di geopolitica”, ha ragionato ancora von der Leyen, ma “è anche una mossa commerciale intelligente“. Bruxelles ha messo a disposizione della regione 6 miliardi di euro nel quadro del Piano di crescita per i Balcani occidentali, uno strumento dedicato specificamente a trainare lo sviluppo economico dei Paesi dell’area come contropartita per la realizzazione delle riforme pre-adesione.

“Le porte del nostro mercato unico sono aperte alle vostre imprese e le nostre imprese ottengono un mercato comune più ampio“, spiega von der Leyen. E annuncia che sta per venire staccato un nuovo assegno da “quasi 100 milioni di euro” per Tirana. “Ora si tratta di passare alla fase di attuazione“, nota: per implementare tutte le riforme e accedere all’esborso dei restanti fondi del Piano, per un valore complessivo di “quasi un miliardo”. I cittadini albanesi stanno già beneficiando dell’inclusione del Paese nell’area unica dei pagamenti in euro (Sepa) e beneficeranno presto del roaming europeo per la navigazione su internet da cellulare.

Di economia, nello specifico, von der Leyen ha parlato nella sua seconda apparizione odierna. “Tutti i Paesi che hanno aderito alla nostra Unione hanno registrato un’incredibile crescita economica“, ha detto rivolgendosi alla platea di imprenditori e investitori provenienti dai Paesi della regione e dai Ventisette, riunita per il primo Forum degli investimenti Ue-Balcani occidentali. E succederà anche agli Stati dell’area, promette: “Non sto parlando di un futuro lontano”, assicura, ma del “prossimo decennio”.

Il meccanismo è chiaro: “Insieme alle riforme arrivano gli investimenti“, spiega, dal momento che le imprese sapranno di poter operare in condizioni di parità e di libera concorrenza. Gli accordi commerciali stipulati oggi (una decina) e quelli in discussione domani (altri 24), certifica von der Leyen, “potrebbero portare oltre 4 miliardi di euro di nuovi investimenti nella regione”, agendo da volano per raddoppiare il Pil regionale da qui al 2035.

Soprattutto, prosegue, “con questi progetti stiamo inserendo i Balcani occidentali nella politica industriale della nostra Unione“. Ad esempio per quanto riguarda l’intelligenza artificiale (Bruxelles vuole costruire delle “factory dell’Ia” in Macedonia del Nord e in Serbia) e l’energia pulita (i Balcani occidentali dovranno diventare hub di produzione, stoccaggio e trasporto, una “nuova dorsale energetica” per il Vecchio continente). “Se scegliete i Balcani occidentali, scegliete l’Europa“, conclude von der Leyen. Il prossimo futuro ci dirà se il suo appello verrà ascoltato.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia