Festa Roma: il giorno di Virzì, il film su Willy Monteiro e Sandokan

Roma, 17 ott. (askanews) – Alla Festa del Cinema di Roma è il giorno del nuovo film di Paolo Virzì, “Cinque secondi”, presentato alle ore 21 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Aspro e tenerissimo, malinconico e giocoso, il film, presentato nella sezione Grand Public, è la storia di un misantropo – barba e capelli grigi, sigaro sempre acceso, occhi tristi sempre arrabbiati – che vive solo nelle stalle ristrutturate della bella villa Guelfi che sta andando in rovina, così come stanno appassendo i vigneti che la circondano. Non vuole contatti con nessuno ma all’improvviso arriva un gruppo di ragazze e ragazzi, studenti e laureati in agronomia, guidati dalla contessina Matilde Guelfi Camajani, che si installa nella villa con i sacchi a pelo e ricomincia a occuparsi dei vigneti abbandonati. Lo scontro iniziale tra il burbero e litigioso Valerio Mastandrea e la spiccia, solare, Galatea Bellugi, si trasforma in amicizia e cura. I traumi passati riemergono, trascinati anche dalla sempre surreale Valeria Bruni Tedeschi. “È un film che inizia in modo misterioso, per rivelare gradualmente la sua trama dolorosa, poi accendersi in un conflitto vivace e buffo e chiudere con un sentimento di fiducia – ha dichiarato il regista – un film sulla morte e sulla vita, su come anche il dolore possa generare tenerezza e protezione”.
Presso la Sala Petrassi alle ore 21:30, sarà presentato “40 secondi” di Vincenzo Alfieri, titolo inserito nel programma del Concorso Progressive Cinema. Tratto dall’omonimo libro di Federica Angeli, il film ricostruisce le drammatiche ventiquattr’ore che precedono l’omicidio di Willy Duarte Monteiro, giovane capoverdiano di ventun anni ucciso a Colleferro a settembre 2020 mentre difendeva un amico. Attraverso una rete di incontri apparentemente casuali, rivalità nascoste e tensioni sottili, la vicenda mette a nudo come la banalità del male possa esplodere in pochi attimi fatali. Alfieri dirige un cast di attori come Francesco Gheghi e Francesco Di Leva e di giovani selezionati attraverso lo “street casting”.
Alle ore 18:30 nella sala Sinopoli per la sezione Freestyle, saranno presentati i primi due episodi della serie “Sandokan” di Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo. Dai romanzi di Emilio Salgari, la serie mette in scena un’autentica epopea dove il desiderio dell’avventura va di pari passo col bisogno di libertà. Sullo sfondo di paesaggi tropicali attraversati da tensioni coloniali, la vicenda intreccia passione e ribellione, trasformando il pirata Sandokan (Can Yaman) in un eroe tragico e la sua amante Marianna (Alanah Bloor) nella complice di una sfida impossibile. Nella stessa giornata, il protagonista Can Yaman riceverà il premio “Lazio Terra di Cinema”, riconoscimento della Regione Lazio destinato alle personalità che si sono contraddistinte nel mondo del cinema e dell’audiovisivo.
Alle ore 16:30 presso la Sala Petrassi, inoltre, il pubblico potrà incontrare Julien Temple, uno dei più influenti registi britannici, nella Masterclass dal titolo “Let It Rock & Roll”. Nel corso della quarantennale carriera di Temple, la musica è stata spesso al centro dei suoi film, sin dal folgorante esordio con “La grande truffa del Rock ‘n’ Roll”, in cui ha raccontato ascesa e caduta del celebre gruppo musicale dei Sex Pistols. Negli anni, ha firmato titoli come “Running Out of Luck” (protagonista Mick Jagger), “Absolute Beginners” (con David Bowie e Sade) e “Le ragazze della Terra sono facili” (in cui mescola musical, fantascienza e commedia con un’estetica pop coloratissima), realizzando inoltre numerosi videoclip e documentari musicali.
Julien Temple porterà in prima mondiale alla Festa il suo nuovo lavoro, “I Am Curious Johnny”, in programma alle ore 19 sempre in Sala Petrassi per la sezione Proiezioni Speciali. Il documentario racconta la figura di Jean “Johnny” Pigozzi, fotografo, collezionista, designer e intellettuale sui generis animato da una curiosità insaziabile: una personalità bigger than life, emblema di un’epoca e di una cultura in cui il confine tra esperienza privata ed elaborazione culturale diventa sempre più sottile.
Nella sezione Proiezioni Speciali, alle ore 16 in Sala Sinopoli si terrà “Le mille luci di Antonello Falqui” di Fabrizio Corallo che porta sul grande schermo la vita e la carriera di Antonello Falqui e alle ore 20 presso il Teatro Studio Gianni Borgna, sarà la volta di “Cuba e Alaska”, diretto dal regista ucraino Yegor Troyanovsky, su due dottoresse ucraine che lavorano sulla linea del fronte di guerra. Grandissime amiche, fanno parte di un piccolo nucleo militare in continuo movimento e ogni giorno affrontano orrori, morti, corpi devastati: entrambe sopravvivono indomite e frementi grazie all’amicizia che le lega, alla forza interiore e al senso dell’umorismo che condividono.
Il Teatro Studio Gianni Borgna ospiterà anche altri due titoli, entrambi della sezione Freestyle. Alle ore 17:45, il pubblico potrà assistere a “La Petite cuisine de Mehdi”, una commedia degli equivoci che mescola amore e cucina, etnie e generazioni, sapori e sentimenti. Esordio alla regia cinematografica dell’attore e regista teatrale Amine Adjina, il film è interpretato da Younès Boucif (star della serie tv Drole – Comici a Parigi) e Clara Bretheau (Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi), con la travolgente partecipazione straordinaria della più celebre attrice israelo-palestinese e di cittadinanza francese, Hiam Abbass (La sposa siriana, Il giardino dei limoni, Insyriated, Munich, Palestine 36).
Alle ore 22:15 sarà la volta di “Queens of the Dead”, firmato da Tina Romero, figlia di George Romero (inventore degli zombi moderni, con La notte dei morti viventi, 1969). L’attrice e dj esordisce nella regia cinematografica seguendo in parte le orme del padre con quella che definisce “una ZomComMusic Video RIDE” (una cavalcata), fedele all’eredità del babbo ma anche a se stessa.
A dieci anni dalla scomparsa, avvenuta il 26 maggio 2015, la Festa ricorderà inoltre il regista Claudio Caligari con i tre lungometraggi che compongono la sua opera e la proiezione di uno dei suoi più celebri documentari. Il programma – con il sostegno di Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura – sarà inaugurato alle ore 20 presso la Sala Fellini della Casa del Cinema, dalla proiezione di “Amore tossico”, esordio alla regia del grande autore, titolo di aspro realismo dedicato alla diffusione dell’eroina nelle periferie romane.
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