Fibre tessili: forse riusciamo a recuperare anche l’elastane, separandolo dal cotone

Novembre 21, 2025 - 01:04
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Fibre tessili: forse riusciamo a recuperare anche l’elastane, separandolo dal cotone

Chimica Verde Bionet e Federcanapa hanno premiato la tesi di laurea in ingegneria chimica di Marco Frigola, che ha testato una serie di solventi in grado di rimuovere efficacemente l’elastane, senza comprometterne la sua integrità

A Ecomondo 2025 la chimica verde ha dato una risposta al problema della separazione dei tessuti misti.  Lo ha fatto con la premiazione dei vincitori del concorso Innovazione, Riciclo e Riuso nel tessile, promosso da Chimica Verde Bionet e Federcanapa.

Il primo premio per le tesi di laurea magistrale è stato assegnato a Marco Frigola, laureato in ingegneria chimica presso l’Università di Pisa, con una tesi dal titolo Riuso sostenibile delle fibre tessili: separazione e purificazione di elastomeri da tessuti di scarto.

Il riciclo delle fibre dei capi d’abbigliamento è fonte importante di materia prima seconda, in alcuni casi ad altissimo valore aggiunto; in un’ottica di sostenibilità e di economia circolare è importante riciclare piuttosto che termovalorizzare o accumulare in discarica.

Gli ultimi dati pubblicati dalla Comunità europea, aggiornati al 2020, indicano che vengono prodotti circa 7 milioni di tonnellate all’anno (solo in Europa) di rifiuti tessili; la maggior parte di questi sono post-consumo gettati nei rifiuti domestici.

Per ridurre questo problema in Italia (uno dei Paesi europei con la produzione più alta di rifiuti tessili domestici) è in fase di definizione il nuovo Epr per la gestione dei rifiuti tessili.

Il settore tessile ha grande necessità di innovazione nei processi di riuso e riciclo. I capi di abbigliamento sono frequentemente costituiti da materiali misti, vale a dire da fibre e componenti di origine diversa, alcune naturali altre di sintesi, ottenute spesso da fonti fossili.

Una delle prime sfide che si incontra nel riciclo delle fibre tessili di un capo è individuare la loro composizione chimica e attuare dei processi di separazione.

Le competenze chimiche in queste prime fasi sono fondamentali. L’elastane (spesso riportato nella composizione anche come Spandex o Lycra) è un polimero di origine sintetica frequentemente aggiunto in percentuale minoritaria alle altre fibre per migliorare la resistenza meccanica (e anche durabilità) e dare elasticità al tessuto finale.

Per poter riutilizzare la fibra prevalente è necessario separarla dall’elastane, senza degradare la fibra di interesse, ma per rispondere ai principi della chimica verde, all’economia circolare e alla sostenibilità sarebbe opportuno recuperare l’elastane senza degradarlo in modo da farlo rientrare nel ciclo produttivo.

Su questa problematica si innesta il progetto innovativo di Marco Frigola, che ha studiato una serie di solventi in grado di rimuovere efficacemente l’elastane senza comprometterne l’integrità.

Lo studio ha individuato un solvente adeguato per rimuovere l’elastane da tessuti di cotone e al contempo è stato messa a punto una strategia sostenibile per la rimozione delle tinture dall’elastane recuperato, rendendolo idoneo per il riutilizzo.

È stato fatto un primo passo per il recupero dell’elastane dalle fibre di cotone, ma devono ancora essere studiati processi per la separazione da altri materiali, come per esempio dalla lana.

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Laura CipollaLaura Cipolla: curiosa su tutto ciò che coinvolge la trasformazione della materia, dai sistemi viventi alle applicazioni della chimica, in particolare quelle legate alle biotecnologie. Per lei, la chimica è la vita, è il nostro Pianeta | Linkedin

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia