I 5 borghi più belli d’Italia da visitare in inverno: silenzio, natura e magia nel cuore d’Italia

La mangia nel cuore d’Italia anche in inverno: questi 5 borghi diventano magici nei mesi freddi: vedere per credere.
L’Italia continua a essere custode di borghi incantati, luoghi sospesi nel tempo dove la natura, la storia e la tradizione si fondono per creare atmosfere uniche, soprattutto nel periodo invernale.
Tra le mete più suggestive da visitare durante la stagione fredda, spiccano piccoli centri che offrono silenzio, paesaggi mozzafiato e un’autentica esperienza culturale lontana dal turismo di massa. Ecco una selezione aggiornata dei borghi più belli d’Italia da visitare in inverno, luoghi che incantano per la loro magia e autenticità.
5 borghi imperdibili in inverno
Nel cuore dell’Alta Valle del Sagittario, a 1050 metri di altitudine, si trova Scanno, uno dei borghi più affascinanti dell’Abruzzo e d’Italia. Situato ai margini del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, questo borgo montano è un vero e proprio presepe naturale, incorniciato dalle aspre cime dei monti Marsicani. Il centro storico si raggiunge attraverso una strada tortuosa che si snoda tra case antiche, palazzi nobiliari e portali decorati, dove si intrecciano elementi medievali e barocchi.
Il cosiddetto percorso della “ciambella” permette di immergersi nelle tradizioni locali: dalle botteghe di artigiani che lavorano l’arte orafa e il merletto a tombolo, all’originale costume femminile ancora oggi indossato in occasioni speciali. Scanno ha ispirato celebri fotografi come Henri Cartier-Bresson e Gianni Berengo Gardin, confermando la sua fama di luogo intriso di storia e bellezza. Oltre all’attrazione culturale, Scanno è rinomata come stazione sciistica con le piste di Passo Godi e Monte Rotondo, mentre il lago omonimo, a forma di cuore, rappresenta uno scenario incantevole per escursioni e momenti di contemplazione.
Sul versante trentino del lago di Garda, immerso nel verde delle colline, si trova Canale di Tenno, un antico borgo medievale perfettamente conservato. Le sue case in pietra, le locande storiche e gli stretti vicoli con ballatoi affacciati su silenziose viuzze creano un’atmosfera senza tempo. L’attrattiva di Canale di Tenno è cresciuta fin dal secondo dopoguerra, grazie all’arrivo di artisti europei attratti dagli scorci suggestivi e dalla vista panoramica sul lago.
Tra questi, il pittore Giacomo Vittone, a cui è dedicata la Casa degli Artisti, che oggi funge da residenza e punto di incontro per creativi in visita al borgo. Durante l’inverno, i mercatini di Natale trasformano il borgo in un luogo fiabesco, mentre il vicino lago di Tenno, con le sue acque turchesi immerse nel verde, e la vicina cascata del Varone offrono esperienze naturalistiche uniche. Il parco Grotta Cascata Varone permette di percorrere sentieri scavati nella roccia, tra ponti e tunnel, regalando emozioni indimenticabili.
Un luogo che negli ultimi anni ha catturato l’attenzione dei media internazionali è Nortosce, un minuscolo borgo situato a 867 metri in Valnerina, Umbria. Con soli due abitanti, entrambi anziani, questo piccolo paese ha una storia singolare che riflette la realtà di molti borghi italiani in via di spopolamento. Giovanni Carilli e Giampiero Nobili, i due residenti, mantengono vive le tradizioni locali, sfidando la solitudine con abitudini di vita semplici e rispettose delle norme sanitarie ancora in vigore.
Completamente immerso nella natura, Nortosce rappresenta un rifugio ideale per chi desidera allontanarsi dal caos urbano, immergendosi in un ambiente incontaminato e silenzioso. Qui non si trovano bar, ristoranti o negozi, ma solo il fascino di una vita rurale autentica, scandita dal ritmo delle stagioni e dalla quiete dei boschi circostanti. Visitare Nortosce in inverno significa vivere un’esperienza di contemplazione e ritorno alle radici, lontano dai circuiti turistici tradizionali.
Situato sul versante senese del Monte Amiata, a 822 metri di altitudine, Abbadia San Salvatore è un borgo medievale ricco di storia e tradizioni. La sua origine è legata all’abbazia fondata nel 750 dal re longobardo Ratchis, che per secoli ha rappresentato un centro di potere religioso e politico nella zona. Il centro storico, chiamato dai locali “paese vecchio”, è caratterizzato da vicoli stretti e porte in pietra, con scorci panoramici sulla suggestiva Val d’Orcia.
Abbadia San Salvatore è anche nota come ex centro minerario, con una miniera di mercurio che ha operato fino agli anni ’70 del secolo scorso. I resti di questa attività industriale sono oggi parte del patrimonio culturale del borgo e si possono visitare salendo verso la vetta del Monte Amiata. La tradizione della “fiaccolata” natalizia, che illumina il borgo la vigilia di Natale, aggiunge una dimensione di calore e partecipazione popolare. Per gli amanti dello sport invernale, Abbadia è una base ideale per sciare o fare escursioni con le ciaspole nei boschi circostanti.
Nel cuore del Parco Regionale delle Madonie, in provincia di Palermo, si trova Geraci Siculo, un borgo che unisce la storia medievale a paesaggi naturali di straordinaria bellezza. Il paese, adagiato su un colle roccioso, conserva una struttura urbanistica tipica del medioevo, con strade strette, vicoli tortuosi e cortili interni. Il nome Geraci deriva dal greco “Jerax”, che significa avvoltoio, un riferimento alla presenza di questi uccelli predatori nella zona già dall’VIII secolo a.C.
Il borgo è dominato dai ruderi del Castello di Ventimiglia, simbolo della dominazione normanna e dei Ventimiglia, che hanno lasciato un’impronta profonda nella cultura locale. L’architettura racconta una storia di contaminazioni arabe e bizantine, visibile nei dettagli delle finestre moresche e negli affreschi che decorano le chiese. Geraci Siculo è anche noto per essere uno dei borghi che ancora pratica l’addestramento dei falconi, una tradizione medievale che si mantiene viva grazie a eventi culturali e rievocazioni storiche.
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