Cani e gatti: raggiunto l’accordo dell’Unione Europea per la tutela degli animali

Dicembre 4, 2025 - 03:00
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Cani e gatti: raggiunto l’accordo dell’Unione Europea per la tutela degli animali

Grandi novità in arrivo che miglioreranno al qualità di vita dei nostri amici animali: è stato raggiunto un nuovo accordo dell’Unione Europa sulla tutela degli animali.

Cane alla catena e microchip
Nuovo accordo dell’Unione Europea sulla tutela degli animali: obbligo di microchip e vietate pratiche di tortura (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

Finalmente ciò che sembrava un’utopia sta per diventare una realtà concreta: è stato raggiunto un nuovo accordo dell’Unione Europa sulla tutela degli animali volto a tutelare e migliorare le condizioni di vita e mantenimento dei nostri amici a quattro zampe. Le novità a riguardo prevedono una serie di normative a cui dovranno adeguarsi tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, soprattutto in materia di microchip e registrazioni nonché di utilizzo di strumenti pericolosi per la salute degli animali (come i collari a strozzo).

Nuovo accordo dell’Unione Europea sulla tutela degli animali: è la prima volta che accade

Non era mai accaduto prima che si riuscisse a raggiungere un accordo generale per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea ma stavolta le cose sono cambiate: da Bruxelles arrivano grandi novità sulla regolarizzazione della normativa che riguarda gli animali domestici. Finalmente le voci di associazioni per la tutela dei diritti dei quattro zampe, dei veterinari e degli europarlamentari sono state ascoltate.

Orecchie tagliate
Nuovo accordo dell’Unione Europea sulla tutela degli animali: sarà divieto tagliare le orecchie al cane (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

Si richiedevano a gran voce interventi massicci ed efficaci non solo per arginare ma per frenare del tutto i traffici che coinvolgevano i quattro zampe e pratiche di maltrattamento animale che prevedevano anche la pratica di sevizie e vere e proprie torture (come ad esempio l’uso di tagliare le orecchie al cane).

Il progetto di Legge è stato concordato il 25 novembre scorso e la riunione è stata presieduta dal Presidente di turno del Consiglio dell’UE nonché Ministro dell’Agricoltura danese, Jacob Jensen. La discussione ha trattato vari argomenti, tutti di primaria importanza: dall’allevamento alla tracciabilità e gestione dell’importazione di animali, a pratiche commerciali crudeli.

Nuovo accordo dell’Unione Europea sulla tutela degli animali: le novità

Ecco in paragrafi brevi in cosa consistono le novità stilate nel nuovo accordo raggiunto sulla tutela del benessere e della salvaguardia degli animali.

La microchippatura

Per contrastare traffici e commercio illegale, tutti gli animali (cani e gatti sia di allevamento sia di proprietà privata), dovranno essere microchippati e registrati in una banca dati. Inoltre le banche dati degli Stati Europei saranno ‘collegate’ le une alle altre per fare in modo che le informazioni dell’una siano sempre disponibili anche alla banca che si trova in uno stato diverso.

Microchip al cane
Nuovo accordo dell’Unione Europea sulla tutela degli animali: microchip a cani e gatti per un riconoscimento più facile (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

In questo modo sarà più facile il riconoscimento degli animali e si impediranno pratiche di commercio illegale degli stessi. I privati saranno tenuti a iscrivere i loro animali domestici entro 10 anni per i cani e 15 anni per quanto riguarda i gatti: gli allevatori invece dovranno farlo entro quattro anni. Quindi a differenziare la pratica sono solo i tempi di attuazione della stessa, ma la regola della microchippatura vale per tutti. In questo modo sarà molto difficile che animali arrivino da altri Paesi verso l’UE senza una adeguata tracciabilità e senza controlli, e dunque in maniera illegale.

L’allevamento

Per eliminare la mostruosa pratica degli ‘incroci’, che spesso vengono chiesti su commissione dai potenziali acquirenti, che richiedono cuccioli con determinate caratteristiche fisiche è stato introdotto il suo assoluto divieto. Saranno dunque illegali incroci tra parenti stretti, selezioni genetiche per creare determinate peculiarità fisiche, che spesso comportano gravi problemi di salute all’animale solo per soddisfare dei ‘capricci’ estetici richiesti dai padroni (pensiamo alle razze brachicefale di cani).

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Pratiche di detenzioni simili a torture

Pensiamo a quanti usano legare il loro cane alla catena, come anche alcuni addestratori che utilizzano strumenti simili a quelli di tortura per ‘educare’ i cani, come ad esempio il collare a strozzo per i cani o quello dotato di punte. Le nuove normative non solo tutelano la salute ma anche la dignità stessa degli animali, riconosciuti (finalmente) come esseri senzienti e dotati di una loro sensibilità.

L'articolo Cani e gatti: raggiunto l’accordo dell’Unione Europea per la tutela degli animali è stato pubblicato nella sua versione originale su Amoreaquattrozampe.it.

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Redazione Redazione Eventi e News