Il delitto di Garlasco, e il finto garantismo della destra

Ottobre 30, 2025 - 02:30
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Il delitto di Garlasco, e il finto garantismo della destra

Hanno suscitato comprensibile scalpore le parole pronunciate martedì sera dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a proposito del delitto di Garlasco e delle nuove indagini che adombrano la possibilità di una sentenza comprata, e dunque di un innocente in carcere da oltre dieci anni. Secondo il ministro «a un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di arrendersi e di dire: signori, il tempo non è soltanto padre di verità, è anche padre di oblio; è difficilissimo dopo dieci, venti, trent’anni ricostruire una verità giudiziaria, lasciamola agli storici». Molte cose si potrebbero dire al riguardo, alcune le ha dette subito Matteo Renzi, forse finalmente pentito di avere creduto anche lui alla favola del Nordio garantista e liberale (i fedeli lettori di questa newsletter erano stati avvertiti per tempo).

Ma bisognerebbe anche domandarsi cosa avrebbe detto lo pseudo-garantista Nordio se a farsi dieci anni di carcere sulla base di ipotesi tanto controverse non fosse stato un semplice cittadino della provincia di Pavia, bensì un politico di centrodestra. Del resto, quale sia la tempra del suo garantismo il ministro lo ha già dimostrato ogni qualvolta in gioco sono stati i diritti dei migranti. Dunque è inutile insistere nel cercare in Nordio una qualche coerenza, una qualche logica o anche solo un minimo di consapevolezza del proprio ruolo. A un certo punto, come direbbe lui, bisogna avere il coraggio di arrendersi.

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Redazione Redazione Eventi e News