Licenzata per grido ‘Palestina libera’, Teatro alla Scala dovrà risarcirla
Dovrà essere risarcita la maschera del Teatro alla Scala di Milano, licenziata per aver gridato ‘Palestina libera’. Lo rende noto il Cub, sindacato che ha seguito la vicenda fin dall’inizio, comunicando la decisione del Tribunale del Lavoro di Milano a favore della maschera. Con l’assistenza degli avvocati Villari e Giovanelli, la lavoratrice (che aveva un contratto a termine) sarà ora risarcita di tutte le mensilità che intercorrono dal licenziamento alla scadenza naturale del contratto. Il Teatro dovrà anche coprire le spese di lite.
L’episodio alla presenza in teatro di Meloni
La donna del personale di sala aveva urlato ‘Palestina libera’ dalla prima galleria ,prima del concerto del 4 maggio, all’ingresso della premier Giorgia Meloni in palco reale. Il teatro aveva licenziato la lavoratrice per aver “tradito la fiducia disobbedendo a ordini di servizio”.
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