Milano, oltre 250 persone alla Società Umanitaria per la festa di Mi’mpegno

Milano, oltre 250 persone alla Società Umanitaria

per la festa dell’Associazione Mi’mpegno

Grande partecipazione all’evento dell’associazione fondata da Carmelo Ferraro: istituzioni, cultura e sociale insieme per una serata di impegno civico

Si è svolta alla Società Umanitaria di Milano la festa dell’Associazione Mi’mpegno, che ha registrato oltre 250 presenze tra rappresentanti delle istituzioni, associazioni, professionisti del mondo sanitario, culturale e sociale ed esponenti della Curia ambrosiana, tra cui monsignor Carlo Azzimonti.

Un evento partecipato e qualificato, che conferma Mi’mpegno come una delle realtà civiche più attive e riconosciute nel panorama milanese.

Istituzioni e protagonisti presenti all’evento

Alla serata hanno partecipato, tra gli altri, Elena Buscemi, Presidente del Consiglio comunale di Milano, Cristina Rossello, parlamentare, Fabio Bottero, assessore alla Casa, Annarosa Racca, vicepresidente del Consiglio comunale e presidente di Federfarma, Maurizio Molinari, direttore della sede milanese del Parlamento europeo, Stefano Cattaneo, direttore del Pio Istituto dei Sordi, e la scrittrice Giovanna Ferrante.

Una presenza trasversale che testimonia il dialogo costante tra Mi’mpegno, le istituzioni e il mondo civile e culturale della città.

Cos’è Mi’mpegno: un laboratorio civico a Milano

Attiva a Milano come laboratorio civico di pensiero e azione, l’Associazione Mi’mpegno promuove iniziative culturali, sociali e formative sui temi della città, della salute, della cura delle fragilità e della responsabilità pubblica.

Tra i progetti principali:

• il Laboratorio società e salute, dedicato al rapporto tra cura, politiche pubbliche e realtà sociale;

• il think tank Traiettorie urbane, spazio di riflessione su Milano lontano da slogan e semplificazioni.

L’associazione e il suo fondatore

Mi’mpegno è stata fondata nel 2013 da Carmelo Ferraro, direttore generale dell’Ordine degli Avvocati di Milano, insignito nel 2023 dell’Ambrogino d’Oro, la Benemerenza Civica del Comune di Milano.

Tra i numerosi presenti anche Candida Livatino, Antonino La Lumia (presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano), Maura Carta (Corte dei Conti), Roksolana Kaipogora (Forum Donne Ucraine).

L’intervento di Carmelo Ferraro

Ad aprire la serata è stato l’intervento del presidente Carmelo Ferraro, che ha tracciato il bilancio delle attività dell’ultimo anno:

«È stato un anno pieno, ma non rumoroso. Le iniziative di Mi’mpegno non sono state episodi isolati, ma parti di un disegno. In un tempo in cui si comunica molto e si costruisce poco, questo non è un dettaglio».

Ferraro ha sottolineato l’importanza di spazi di pensiero come Traiettorie urbane e del lavoro continuo del Laboratorio società e salute, ribadendo la necessità di affrontare le fragilità urbane con responsabilità e concretezza.

I riconoscimenti Mi’mpegno

Nel corso della serata sono stati assegnati i riconoscimenti Mi’mpegno, dedicati a storie di impegno concreto.
Particolarmente significativo il premio a Edoardo Raspelli, giornalista e divulgatore, che entra a far parte del Comitato d’onore dell’associazione. Un riconoscimento al suo contributo nel raccontare la cucina italiana come patrimonio culturale e identitario, anche nel percorso verso il riconoscimento UNESCO.

Premiata anche Maura Anastasia, storicamente impegnata nella tutela degli animali.

Tutti i premiati della serata

Tra gli altri riconoscimenti:

• Nadia Rovelli, storica presidente delle ostetriche

• Sara Nebiat Belai, dirigente medico e referente per la medicina di genere presso ASST Nord Milano

• Daniela Mainini, fondatrice del Centro Studi Grande Milano

• Antonio Palmieri, fondatore della Fondazione Pensiero Solido

• Antonio Caterino, avvocato impegnato nella tutela dei diritti delle persone fragili

Una chiusura dal forte valore civile

La serata, condotta da Sabina Negri, si è conclusa con un brindisi che ha avuto il valore di una dichiarazione d’intenti:

«Mi’mpegno non è una sigla, ma una comunità. Imperfetta, ma testarda», ha concluso Ferraro.

Un messaggio che racconta una Milano capace di affrontare le difficoltà senza clamore, ma insieme.