Myung-Whun Chung nuovo direttore musicale alla Scala fino al 2030
Il Teatro alla Scala nomina Myung-Whun Chung direttore musicale fino al 2030: un nuovo capitolo tra eccellenza artistica, impegno sociale e grandi progetti futuri.
Il Teatro alla Scala apre un nuovo, prestigioso capitolo della sua storia nominando Myung-Whun Chung direttore musicale fino al 2030. Il maestro sudcoreano, tra le figure più raffinate e carismatiche della scena internazionale, assumerà ufficialmente l’incarico a partire dalla stagione 2026-2027, ma già da quest’anno sarà protagonista di diversi appuntamenti scaligeri, consolidando il rapporto con l’orchestra e il pubblico milanese.
L’annuncio è arrivato questa mattina durante una conferenza stampa congiunta con il sovrintendente Dominique Meyer, che ha definito la scelta “un passo naturale, ma anche straordinario, per un teatro che cerca non solo la perfezione musicale, ma anche una visione umana e culturale profonda”. Chung, visibilmente commosso, ha parlato di “un onore immenso e una grande responsabilità”, sottolineando il legame affettivo che lo unisce da anni alla Scala, dove ha diretto per la prima volta nel 1989.
Una carriera segnata dall’eleganza e dalla profondità
Myung-Whun Chung, già alla guida dell'Orchestre Philharmonique de Radio France e collaboratore di lunga data con i Berliner Philharmoniker e la Staatskapelle Dresden, è noto per il suo approccio meditato, rigoroso e lirico. La sua sensibilità artistica abbraccia un vasto repertorio, con interpretazioni memorabili da Mahler a Verdi, da Debussy a Beethoven.
Oltre al suo valore musicale, Chung è ampiamente riconosciuto per l'impegno in campo sociale, culturale e ambientale. Ambasciatore dell’UNESCO e promotore di progetti musicali in Corea del Nord e nel Sud-est asiatico, ha sempre sostenuto l’idea che la musica debba essere anche strumento di pace e dialogo tra i popoli.
I progetti futuri alla Scala
Nel corso del suo mandato, Chung sarà chiamato a costruire un percorso artistico ambizioso: nuove produzioni operistiche, grandi cicli sinfonici e collaborazioni con giovani talenti, oltre a progetti speciali che uniranno musica, ambiente e formazione. Tra i titoli già previsti figurano una nuova produzione di Otello nel 2027, un ciclo sinfonico dedicato a Mahler e un’iniziativa con le scuole milanesi che porterà l’orchestra della Scala nei quartieri periferici.
Il pubblico scaligero, noto per la sua esigente passione, sembra già pronto ad accogliere Chung con entusiasmo. Il suo stile elegante, il rispetto per la tradizione unito a una ricerca di verità espressiva, sembrano perfettamente in sintonia con lo spirito della Scala.
Una scelta nel segno della continuità e del rinnovamento
Dopo il periodo segnato da Riccardo Chailly, che rimarrà legato alla Scala come direttore emerito, la nomina di Chung rappresenta una continuità nella ricerca dell’eccellenza, ma anche un’apertura verso nuovi orizzonti. Con questa scelta, il teatro milanese riafferma il proprio ruolo centrale nel panorama musicale mondiale e si prepara a vivere un nuovo decennio di grande musica.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




