Perchè Pistoia è la Capitale italiana del libro del 2026
AGI - Con il progetto "Pistoia: l'avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro", la città toscana conquista il titolo di Capitale Italiana del Libro 2026, superando la concorrenza di altre quattro finaliste di grande valore: Carmagnola (Torino), Perugia, Nardò (Lecce) e Tito (Potenza).
"Non c'è niente di più bello che arrendersi alla forza della lettura, alla bellezza del libro e alla sua potenza evocativa, alla forza simbolica della parola scritta che è, da sempre, un veicolo di civiltà", ha detto il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha aperto il suo intervento durante la cerimonia di proclamazione della Capitale Italiana del Libro 2026, sottolineando il valore profondo di un riconoscimento che "si inserisce in un'architettura più ampia, quella delle capitali culturali italiane, europee e mondiali".
"La città che lo conquista - ha ricordato Giuli - ha una grande responsabilità: deve avere una caratura internazionale, oltre che locale e nazionale, e rappresentare con orgoglio l'identità culturale italiana". Infine, un invito a leggere il titolo non come un premio, ma come un impegno collettivo: "Essere Capitale del Libro non significa soltanto far comprare libri, ma creare momenti di aggregazione sociale, leggere insieme, discutere insieme, trasformare il libro nell'occasione per rafforzare le relazioni umane e civiche. La cultura non è solo conoscenza: è relazione, comunità, crescita civile."
La proclamazione è avvenuta a Roma nel corso della cerimonia ufficiale alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, del presidente della giuria Adriano Monti e del rappresentante del Centro per il Libro e la Lettura, Giuseppe Iannacone e dei sindaci delle città finaliste.
Le parole di Giuli e il Piano Olivetti
"Ho già speso per i libri". Con questa battuta il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha aperto il suo intervento durante la cerimonia di proclamazione di Pistoia come Capitale Italiana del Libro 2026, celebrando "la forza della lettura, la bellezza del libro e la potenza evocativa della parola scritta, che da sempre è veicolo di civiltà". Il Ministro ha infatti rimandato al recente bando per le biblioteche con cui il MIC ha aggiunto ulteriori 30 milioni di euro ai fondi già stanziati per i libri. Nel suo discorso, il Ministro ha richiamato anche il Piano Olivetti per la Cultura: "Un orientamento che punta a far sì che le istituzioni illuminino le geografie materiali e immateriali del Paese, facendosi portavoce di valori, idee e bellezza". "Il Piano Olivetti per la Cultura non significa soltanto far comprare libri: significa creare momenti di aggregazione sociale, leggere insieme, discutere insieme, trasformare il libro nell'occasione per rafforzare le relazioni umane e civiche", ha concluso.
L'orgoglio di Pistoia e l'impegno del sindaco Tomasi
"Siamo onorati e saremo all'altezza del compito che ci è stato affidato." Così il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, dopo la proclamazione della città toscana come Capitale Italiana del Libro 2026, ha commentato il riconoscimento ottenuto con il progetto "Pistoia: l'avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro". "Pistoia ha creduto nella cultura del libro da due decenni - ha spiegato - la nostra Biblioteca San Giorgio, nata in un ex impianto industriale, è oggi il cuore pulsante della vita culturale cittadina. Intorno a essa si è formato un movimento di centinaia di volontari che ogni giorno animano la biblioteca e diffondono la lettura." Il sindaco ha ricordato anche il successo dei progetti di biblioteche diffuse e del bibliobus, "che porta i libri a casa di chi non può raggiungere la biblioteca, persino nelle aree montane e nei giardini pubblici, dove creiamo corner gratuiti di lettura." Tomasi ha poi aggiunto all'AGI una riflessione personale sulla sua recente campagna elettorale sulle elezioni regionali in Toscana, dove è stato sconfitto da Eugenio Giani: "La delusione per la sconfitta delle regionali è superata, mi sono rituffato nell'amministrazione della città e abbiamo davanti importanti eventi internazionali per il 2026."
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