PerugiAssisi 2025, la marcia dei bambini

Ottobre 13, 2025 - 21:00
 0
PerugiAssisi 2025, la marcia dei bambini

È proprio andato tutto benissimo, anche meglio di quanto ci si aspettasse. A cominciare dal tempo (metereologico) e dal clima (umano) che si è respirato, dalla totale mancanza di azioni di disturbo fino all’assenza di messaggi che non fossero di pace e fratellanza. A fine giornata si parla di 200mila partecipanti ed è lo stesso Flavio Lotti, presidente della Fondazione Perugia-Assisi, a dichiarare che quella del 2025 è stata la Marcia con più partecipanti in oltre 60 anni di storia, paragonabile solo a quella del 2001, dopo gli attacchi dell’11 settembre e nel clima di grande preoccupazione per la pace che animò quel pezzo di storia.

La Marcia per la Pace è una manifestazione che si gode passo dopo passo, durante la quale, per un fenomeno assolutamente inusuale, più si procede nel percorso meno si sente la fatica che lascia il posto ad emozioni, colori, voci, pensieri di pace e di speranza. È la seconda volta che rappresento Ciai alla PerugiAssisi e sarà forse per una sorta di “deformazione professionale” che quest’anno ho notato con particolare soddisfazione la massiccia presenza dei più giovani: bambine e bambini, ragazze e ragazzi in folti gruppi “organizzati” o semplicemente accompagnati dai genitori, tutti molto “attivi”, consapevoli di vivere un momento importante nella loro crescita.

Una giovane partecipante alla PerugiAssisi 2025

Molti ci aspettavano nella piazza di Bastia Umbra, da dove è partita la “Marcia dei Bambini e delle Bambine”, ma la presenza dei giovanissimi è stata una costante lungo tutto il percorso. 

Proprio davanti alla Scuola Primaria di Bastia Umbra incontriamo Alba, 6 anni, impegnata a distribuire delle piccole gru di carta, costruite con la tecnica dell’origami e realizzate dai bambini della scuola. «Le abbiamo fatte noi a scuola per ricordare la storia di Sadako Sasaki, una bambina di Hiroshima sopravvissuta all’esplosione nucleare ma poi colpita da una grave forma di leucemia», spiega con grande serietà a chi si ferma al banchetto. «In sua memoria sono state costruite migliaia di piccole gru di carta, simbolo di pace e del rifiuto di ogni guerra. Le abbiamo volute fare anche noi, insieme a tanti messaggi di pace. E ve li regaliamo».

Abbiamo fatto queste piccole gru di carta a scuola per ricordare la storia di Sadako Sasaki, una bambina di Hiroshima sopravvissuta all’esplosione nucleare. E ve le regaliamo insieme a tanti messaggi di pace Alba, 6 anni

I bambini della scuola di Darfo

Lungo il cammino incontriamo un altro nutrito gruppo di bambini e bambine, questa volta seduto a terra per la “pausa pranzo”. Una delle insegnanti che li accompagna ci racconta che arrivano da Darfo, in provincia di Brescia: «Grazie ad una stretta collaborazione con le famiglie siamo riusciti ad organizzare questa partecipazione veramente importante, riempiendo ben due pullman. I ragazzi hanno mostrato molto interesse sull’argomento nel percorso preparatorio fatto a scuola e anche oggi sono estremamente partecipi». E se c’è chi i bambini e le bambine li accompagna fisicamente, qualcun altro… se li porta in spalla: è Bartolomeo Manno, un maestro elementare che indossa a mo’ di mantello una bandiera sulla quale sono cucite strisce di stoffa con i nomi di tante bambine e bambini. «Ho parlato ai miei alunni e alle mie alunne della terza primaria del significato di questa manifestazione e abbiamo deciso che in qualche modo anche loro potessero venire con me. Così, insieme, abbiamo confezionato questa bandiera che porto sulle spalle, dove ci sono tutti i loro nomi. Io oggi non marcio da solo, ma con tutti loro».

Ho parlato ai miei alunni della terza primaria di questa manifestazione e abbiamo deciso che anche loro dovevano venire con me. Insieme, abbiamo confezionato questa bandiera che porto sulle spalle, dove ci sono tutti i loro nomi. Io oggi non marcio da solo, ma con tutti loro Bartolomeo Manno, maestro elementare

Federica Petti non è una bambina ma certamente è giovane per il ruolo che riveste, quello di vice sindaca di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. Ha 31 anni e ci racconta che il suo Comune è stato molto attivo negli ultimi mesi per preparare la partecipazione alla Marcia, coinvolgendo le scuole e le organizzazioni del territorio. «Il 3 ottobre abbiamo organizzato una manifestazione per i bambini e le bambine di Gaza, insieme alle scuole e abbiamo deciso di esporre fuori dal Palazzo comunale la bandiera della Palestina. Anche a Firenze, dove lavoro come insegnante di scuola superiore, sono felice di vedere come questi giovani si siano ripresi la città e finalmente hanno parole chiare che sono pace e disarmo». 

Sono un’insegnante di scuola superiore, sono felice di vedere come questi giovani si siano ripresi la città e finalmente hanno parole chiare che sono pace e disarmo Federica Petti, vice sindaca di Campi Bisenzio

Ci sono momenti in cui il corteo compatto si divide in due ali, allo scampanellio di decine e decine di biciclette. È il passaggio di un variopinto gruppo, quello dei Paciclica: 24 cicliste e ciclisti che hanno scelto di abbinare alla loro passione per le due ruote la sensibilità per temi come quello della pace e della tutela ambientale. «Il nome che abbiamo scelto riunisce bene le nostre due anime. Veniamo dalla zona di Verona e dalla provincia di Venezia ed è la terza manifestazione a cui partecipiamo», spiegano. 

Dopo tanti incontri, tanti canti e tanti chilometri, si arriva nella grande piazza di Santa Maria degli Angeli. Questa volta raggiungere la Rocca è più difficile, la folla è veramente tanta e si accalca lungo la ripida salita. Poi sarà il momento dei discorsi ufficiali, testimonianze del mondo istituzionale ma anche della società civile. E poi canti, balli… Nessuno ha voglia di abbandonare quella che è diventata una vera festa.

Io mi fermo qui. E mi porto negli occhi l’immagine di quel gruppetto di bambini e bambine piccolissimi che avevano appuntato sul petto un cartello colorato: «Siamo semi di Pace». A noi adulti spetta ora il dovere di preparare il terreno affinché possano sbocciare.

Donatella Ceralli, responsabile ufficio stampa CIAI-Centro Italiano Aiuti all’Infanzia Ets. Foto dell’autrice e dell’associazione Progetto Osnago.

L'articolo PerugiAssisi 2025, la marcia dei bambini proviene da Vita.it.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News