Staff House, via ai contributi MiTur: sostegno agli alloggi per i lavoratori del turismo
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Un nuovo tassello si aggiunge alle politiche nazionali per favorire la stabilità e l’attrattività dell’occupazione nel turismo. Il Ministero del Turismo ha infatti pubblicato il Decreto del Direttore Generale del 13 novembre 2025, che disciplina modalità operative, tempistiche e requisiti per accedere ai contributi destinati alla copertura dei costi degli alloggi riservati ai dipendenti del settore turistico-ricettivo, le cosiddette Staff House.
L’iniziativa, prevista dal decreto-legge del 30 giugno 2025, rappresenta uno dei principali interventi del Governo per affrontare una delle criticità più sentite nelle località a forte vocazione turistica: la difficoltà per imprese e lavoratori di sostenere gli elevati costi delle locazioni nelle aree stagionali e urbanizzate.
Il programma può contare su un finanziamento complessivo di 66 milioni di euro, suddivisi equamente in tre annualità – 2025, 2026 e 2027 – con una dotazione di 22 milioni l’anno. Una cifra significativa, pensata per incentivare le aziende a mettere a disposizione soluzioni abitative dignitose e vicine ai luoghi di lavoro, contribuendo così a ridurre uno degli ostacoli maggiori all’inserimento professionale, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza.
Staff House: i dettagli sui contributi MiTur
La misura si inserisce in un contesto in cui la carenza di personale qualificato nel settore del turismo si è trasformata in un problema strutturale, più volte denunciato dagli operatori. In molte destinazioni, specie quelle costiere e montane, trovare una sistemazione economicamente sostenibile è diventato complicato persino per brevi periodi. Questo ha portato numerosi addetti a rinunciare a opportunità lavorative o a trasferirsi in aree meno centrali, con inevitabili ripercussioni sull’efficienza delle strutture ricettive. L’obiettivo del Ministero è proprio quello di alleggerire questo peso economico e rendere l’impiego stagionale o annuale più accessibile.
Il provvedimento è stato commentato dal Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che ha definito l’azione “un intervento concreto, senza precedenti, per sostenere imprese e lavoratori e rafforzare la competitività dell’offerta turistica italiana”. Secondo il Ministro, la creazione di un meccanismo di sostegno diretto agli alloggi rappresenta un passo fondamentale per modernizzare il settore e affrontare con pragmatismo le esigenze di chi vi opera quotidianamente.
Come accedere ai contributi
Per accedere ai contributi, le imprese dovranno seguire una procedura interamente digitale gestita da Invitalia, individuata come soggetto attuatore. La piattaforma dedicata aprirà ufficialmente alle ore 12.00 del 21 novembre 2025 e rimarrà operativa fino alle 17.00 del 19 dicembre 2025. È prevista anche una fase preliminare di pre-caricamento dei dati, attiva dal 17 novembre, che consentirà alle aziende interessate di predisporre la documentazione necessaria e velocizzare l’invio della domanda.
Il decreto indica in maniera puntuale quali sono gli adempimenti richiesti, i parametri da rispettare e gli elementi da allegare per dimostrare la conformità dell’alloggio e la sussistenza dei requisiti per ottenere l’agevolazione. L’elenco dettagliato degli oneri informativi è consultabile nell’Allegato 1 del decreto, disponibile sul sito del Ministero del Turismo e in allegato alla fine di questo articolo.
L’iniziativa non si limita a un sostegno economico: vuole anche favorire una maggiore programmazione interna nelle aziende, stimolare investimenti nel rinnovamento delle strutture abitative e contribuire a un miglioramento complessivo delle condizioni di vita dei lavoratori. Un alloggio adeguato, infatti, non incide solo sui costi personali, ma anche sul benessere, sulla produttività e sulla permanenza nel settore.
Il via libera ai contributi Staff House arriva inoltre in un momento in cui il turismo italiano continua a registrare una domanda elevata, trainata sia dal mercato interno sia da quello internazionale. La qualità dei servizi offerti – e la capacità di mantenerli costanti durante tutto l’anno – dipende in larga misura dalla disponibilità di personale stabile e qualificato. Agevolare l’accesso agli alloggi è dunque una mossa strategica che guarda alla sostenibilità futura del comparto.
Obiettivo: ridurre il turn-over
Il nuovo schema, se utilizzato su larga scala, potrebbe anche contribuire a ridurre il turn-over che caratterizza molte realtà turistiche, favorendo una maggiore fidelizzazione dei dipendenti e una gestione più efficiente delle risorse umane. Le Staff House, da semplice necessità in territori a forte pressione immobiliare, diventano così uno strumento di crescita e un elemento di competitività.
Con l’apertura della piattaforma Invitalia, si apre dunque una fase operativa importante: imprese grandi e piccole sono chiamate a cogliere questa opportunità, preparando per tempo la documentazione e verificando la conformità delle strutture destinate a ospitare il personale.
La misura, nelle intenzioni del Ministero, rappresenta solo una delle tappe di un percorso più ampio di rinnovamento e supporto al settore turistico, considerato uno dei pilastri dell’economia nazionale. Con il lancio dei contributi per le Staff House, il Governo mira a offrire risposte concrete a problemi reali, cercando di rendere il turismo italiano non solo più competitivo, ma anche più equo e attrattivo per chi ci lavora ogni giorno.
Il testo del decreto
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