Sean “Diddy” Combs assolto: dichiarato non colpevole dalle accuse di traffico sessuale
Il rapper e produttore Sean “Diddy” Combs è stato dichiarato non colpevole dalle accuse di traffico sessuale dal tribunale di New York. Scopri i dettagli del processo e le reazioni dopo il verdetto.

New York, 2 luglio 2025 – Dopo mesi di grande attenzione mediatica e giudiziaria, il produttore discografico, rapper e imprenditore statunitense Sean “Diddy” Combs è stato dichiarato “non colpevole” dalle accuse di traffico sessuale che avevano scosso il mondo dello spettacolo e dell’industria musicale.
La sentenza è arrivata ieri sera presso il tribunale federale di Manhattan, dove la giuria, dopo oltre tre giorni di camera di consiglio, ha assolto Combs da tutte le imputazioni a suo carico. L’artista, visibilmente provato ma sollevato, ha accolto il verdetto ringraziando i propri legali e tutti coloro che lo hanno sostenuto durante il processo.
“Ho sempre creduto nella giustizia e nella verità. Sono grato alla mia famiglia, ai miei amici e ai miei fan per avermi dato la forza di affrontare questo momento difficile. Adesso voglio lasciarmi tutto alle spalle e guardare avanti,” ha dichiarato Combs all’uscita dall’aula, circondato dai suoi avvocati e da una folla di giornalisti.
L’artista, 55 anni, fondatore della storica etichetta Bad Boy Records, era stato accusato da alcune donne di aver gestito una rete di traffico sessuale, sfruttando la propria posizione di potere nell’industria musicale. Il procedimento aveva avuto origine da una serie di cause civili e denunce penali presentate tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, e aveva attirato l’attenzione internazionale per la gravità delle accuse e la notorietà dell’imputato.
La difesa di Combs ha sempre sostenuto con fermezza la sua innocenza, definendo le accuse “completamente false” e motivate da interessi economici o da desiderio di visibilità mediatica. Durante il processo, i legali dell’artista hanno puntato sulle incongruenze e sulle contraddizioni emerse nelle testimonianze delle presunte vittime, evidenziando la mancanza di prove concrete che collegassero Combs a un’organizzazione criminale finalizzata allo sfruttamento sessuale.
Il verdetto di assoluzione rappresenta un momento cruciale per la carriera e l’immagine pubblica di Sean Combs, che negli ultimi mesi aveva sospeso diversi progetti professionali in attesa dell’esito del processo. Tuttavia, gli osservatori ritengono che la vicenda possa comunque lasciare delle conseguenze sulla reputazione dell’artista e sull’industria musicale nel suo complesso, già più volte scossa da scandali simili.
Nonostante l’assoluzione in sede penale, alcune cause civili contro Combs restano ancora aperte, anche se il suo team legale ha fatto sapere di voler proseguire ogni azione possibile per tutelare la sua immagine e i propri interessi.
Il caso si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione alle dinamiche di abuso e sfruttamento nell’ambito dello spettacolo e dell’intrattenimento, segnando un ulteriore capitolo di un dibattito destinato a rimanere acceso.
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