Selenio: il minerale che protegge la giovinezza cellulare

Il selenio è un minerale spesso poco conosciuto, ma fondamentale per la nostra salute. Si tratta di un oligoelemento, cioè una sostanza presente nell’organismo in quantità minime ma indispensabile per il corretto funzionamento di molte funzioni vitali. Nonostante sia poco nominato rispetto ad altri nutrienti come ferro o calcio, il selenio svolge un ruolo chiave nella protezione delle cellule, nella regolazione del sistema immunitario e nel benessere della tiroide.

Selenio, a cosa serve?
A cosa serve, quindi, il selenio nel corpo umano? La sua azione principale è quella antiossidante: contribuisce a neutralizzare i radicali liberi, riducendo i danni da stress ossidativo che accelerano l’invecchiamento e aumentano il rischio di malattie croniche. Ma non solo. Il selenio è coinvolto nella produzione degli ormoni tiroidei, aiuta a mantenere il sistema immunitario forte e ha un ruolo anche nella salute della pelle e dei capelli.
Oltre ad assumerlo con la dieta, in alcuni casi può essere utile ricorrere a integratori di selenio, soprattutto in combinazione con altre sostanze come zinco e melatonina.

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Che cos’è il selenio e perché è importante
Il selenio è un oligoelemento essenziale. Il nostro corpo non è in grado di produrlo da solo, quindi deve essere introdotto attraverso i cibi o, se necessario, tramite integratori. Nonostante le quantità richieste siano minime, la sua assenza o la sua carenza possono avere conseguenze significative. Fa parte di un gruppo di proteine speciali chiamate selenoproteine, che hanno compiti fondamentali per il metabolismo, la protezione cellulare e la difesa immunitaria.
A cosa serve il selenio nel corpo umano
Il selenio ha una forte azione antiossidante. Aiuta a neutralizzare i radicali liberi che, se non controllati, accelerano l’invecchiamento cellulare e aumentano la possibilità di sviluppare malattie croniche. È un sostegno prezioso per il sistema immunitario, che riesce a funzionare meglio e a rispondere con maggiore prontezza a virus e batteri. Un altro ruolo centrale riguarda la tiroide. Senza un corretto apporto di selenio, la produzione degli ormoni tiroidei non avviene in modo equilibrato e il metabolismo può risentirne. Il selenio contribuisce anche al benessere della pelle e dei capelli, che appaiono più sani e resistenti, e ha legami con la fertilità, sia maschile che femminile.
Il legame tra selenio e tiroide
La tiroide è la ghiandola che regola energia, metabolismo e umore. Per funzionare correttamente ha bisogno di trasformare l’ormone T4 nella sua forma attiva, il T3. È proprio il selenio a rendere possibile questo passaggio. Una sua carenza può rendere la tiroide più vulnerabile e aumentare il rischio di ipotiroidismo o di patologie autoimmuni.

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Selenio e zinco, una combinazione utile
Spesso il selenio viene associato allo zinco. Insieme, questi due minerali rafforzano l’azione antiossidante, stimolano le difese immunitarie e favoriscono la salute della pelle. In alcuni integratori sono uniti anche alla melatonina, con l’obiettivo di migliorare il sonno e di contrastare i danni dello stress ossidativo. Questa combinazione viene scelta proprio per amplificare i benefici, ma deve essere sempre valutata con l’aiuto del medico.
Fonti alimentari di selenio
Il selenio è presente in vari alimenti. La concentrazione cambia a seconda del terreno in cui crescono le piante o da cui provengono gli animali. Alcuni cibi ne sono particolarmente ricchi. Le noci del Brasile, per esempio, sono una delle fonti più potenti: basta consumarne una al giorno per coprire quasi l’intero fabbisogno quotidiano. Anche pesce e crostacei, come tonno, salmone e gamberi, forniscono quantità significative. Carne, uova e latticini ne contengono buone dosi, così come cereali integrali e semi. Una dieta varia e bilanciata permette quindi di assumere selenio in modo naturale e sicuro.
Quando servono gli integratori di selenio
In genere, chi segue un’alimentazione equilibrata non ha bisogno di integratori. Tuttavia, ci sono casi in cui possono essere utili. Le persone che seguono diete molto restrittive, oppure vegane non ben bilanciate, rischiano di avere un apporto ridotto. Anche chi soffre di disturbi intestinali che compromettono l’assorbimento può avere bisogno di un supporto esterno. In ogni caso, il fai-da-te è sconsigliato, perché dosi troppo elevate di selenio possono provocare nausea, irritabilità, problemi cutanei e altri disturbi. L’integrazione va sempre concordata con un medico.
Quanto selenio serve al giorno
Il fabbisogno medio per un adulto è di circa 55 microgrammi al giorno. Una quantità apparentemente minuscola, che però può fare la differenza. È sufficiente introdurre piccole porzioni di alimenti ricchi di selenio, senza esagerare. Una sola noce del Brasile, ad esempio, supera già questa quota. Per questo motivo non è necessario consumarne in grandi quantità: l’equilibrio resta la chiave.

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