L’immagine come strumento di denuncia sociale: concorsi e rassegne


Contest fotografici ma non solo: al via una rassegna di iniziative, contest, mostre dedicate al linguaggio visivo, uno strumento emotivo di denuncia sociale, consapevolezza e memoria
Che sia fruita da protagonista o da spettatore, l’immagine è uno degli strumenti più potenti e immediati del nostro tempo. Un modo non solo per suscitare emozioni, ma anche e soprattutto un mezzo per veicolare messaggi di denuncia, consapevolezza, cronaca o più semplicemente pubblicitari.
È in questo contesto che prende vita la terza edizione di Out of the box, il concorso dedicato a giovani videomaker creativi, promosso da Fondazione Querini Stampalia di Venezia e Viessmann Climate Solutions Italia.
Principio dell’edizione 2025 sarà Quiet home: storie di energia silenziosa, un tema che intende indagare la sostenibilità sonora in tutte le sue forme, nonché raccontare il paesaggio acustico urbano, domestico e antropico del futuro.
Le iscrizioni online rimarranno aperte fino al 5 dicembre, ore 13. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i videomaker maggiorenni, senza limiti di nazionalità o residenza.
Ogni concorrente potrà presentare (al momento della candidatura) un video originale in formato verticale, della durata massima di 3 minuti, che esplori il tema in modo creativo e coinvolgente.
I video saranno valutati da una giuria di esperti del settore audiovisivo, sound design e comunicazione ambientale, insieme ai rappresentanti delle realtà promotrici.
La cerimonia di premiazione si terrà presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia nel mese di febbraio 2026. I primi tre classificati riceveranno premi in denaro, rispettivamente di 2000 euro, 700 euro e 300 euro. I video selezionati saranno inoltre pubblicati online e sui canali social dei promotori.
Illustrare storie di cibo da tutto il mondo
Un’altra bella iniziativa, quest’anno giunta alla sua 15a edizione, è il World Food Photography Awards, vetrina internazionale della fotografia dedicata al food.
Il concorso invita i fotografi amatoriali e professionisti a condividere i loro migliori scatti riguardanti storie di cibo da tutto il mondo, attraverso paesaggi, ritratti, viaggi, eventi, fotogiornalismo o qualsiasi altro stile fotografico. Le iscrizioni online saranno aperte fino a domenica 8 febbraio 2026.
Il primo classificato riceverà un premio di 5.000 sterline, mentre le immagini finaliste saranno esposte presso la Mall Galleries di Londra e presso lo store Fortnum & Mason a Piccadilly.
Oltre 25 le categorie disponibili, a significare di quanto il cibo incida sulle nostre vite, sia esso seminato, raccolto, preparato o consumato, motivo di gioia o di sofferenza.
Della giuria di quest’anno, presieduta dal leggendario fotografo di cucina David Loftus, faranno parte: René Redzepi, co-proprietario del Noma di Copenaghen, Tom Athron, Ceo di Fortnum & Mason, Sergio e Javier Torres, celebri chef, Rein Skullerud, fotografo senior e photo editor del World Food Programme, Henrique Sá Pessoa, pluripremiato chef stellato Michelin, Claire Reichenbach, Ceo della James Beard Foundation e Jamie Oliver, chef, ristoratore e attivista alimentare.
Consigli di buone mostre fotografiche
Non solo contest: per gli amanti della fotografia, i mesi di settembre, ottobre e novembre saranno animati da diverse rassegne, al Nord e Centro Italia.
Venerdì 26 settembre, con i Sipa Talks (Siena International Photo Awards Talks), si terrà, presso il Teatro dei Rinnovati di Siena, l’inaugurazione ufficiale dell’XI edizione del Siena Awards Photo Festival, la mostra di fotografia contemporanea che animerà il territorio dal 27 settembre al 23 novembre 2025.
Una giornata, quella di venerdì 26, ricca di incontri, retrospettive, proiezioni e dibattiti che vedrà protagonisti fotografi e fotogiornalisti della scena internazionale, pronti a condividere il proprio sguardo sul mondo attraverso reportage inediti e testimonianze dirette.
Dai conflitti armati al cambiamento climatico, dall’importanza del giornalismo investigativo al potere della fotografia come strumento di denuncia, consapevolezza e memoria: tematiche più che mai attuali che saranno sviscerate durante gli interventi.
Tra gli ospiti Pascal Maitre, Muhammed Muheisen, Esther Horvath, Ami Vitale, Jabin Botsford, Salwan Georges, Ziv Koren, Adrees Latif e Christopher Occhicone, fotografi di fama internazionale attivi per testate come National Geographic, The Washington Post, Stern, Geo e The New York Times.
Fra le iniziative in tema, torna anche, dal 27 settembre al 26 ottobre, la 16° edizione del Festival della Fotografia Etica di Lodi, in collaborazione con Spazio Bipielle Arte della Fondazione Banca Popolare di Lodi.
Oltre 20 mostre, quasi 150 fotografi da 40 Paesi e 5 continenti e quasi un migliaio di immagini esposte raccontano e denunciano, con il solo ausilio del linguaggio visivo, le questioni sociali del nostro tempo.
Questa edizione, resa possibile grazie al sostegno del Comune di Lodi e Strategia Fotografia 2024, è stata promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Fra le sezioni e le tematiche esplorate durante la rassegna, particolare attenzione meritano le questioni del falso riciclo, dei costi ambientali e umani della moda veloce, assieme agli effetti drammatici della guerra, con excursus più storici dedicati ai genocidi.
Verranno indagate le cause del conflitto uomo-lupo, le fragilità dell’Europa di fronte alla crisi umanitaria, lo sport come superamento dei limiti fisici, la relazione fra i territori, gli esseri umani e le tradizioni.
Spinoff del Festival ufficiale sarò Ffe – Off, il circuito diffuso di mostre in negozi, bar, gallerie e spazi pubblici della città, aperto a chiunque desideri esporre i propri lavori, senza vincoli tematici o di genere.
Il team educational organizzerà visite guidate per scuole di ogni ordine e grado, università e accademie dal lunedì al venerdì, mentre le domeniche di ottobre saranno dedicate ai Kids Labs, laboratori fotografici per bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni.
Crediti immagine: Depositphotos
L'articolo L’immagine come strumento di denuncia sociale: concorsi e rassegne è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.
Qual è la tua reazione?






