Amica di ottobre è in edicola, con il nuovo set make-up in regalo

Reazione a catena è il gioco giusto per indovinare i capi e gli accessori del guardaroba dell’autunno. Immancabili, tra gli stivali e i cardigan, i trench e le giacche da biker, gli zaini e i guanti di pelle, il set make up essential che trovate in regalo con Amica di ottobre.

Sotto, le parole di Luisa Simonetto, nel suo ultimo editoriale.

IL GIOCO – di solito – parte quando le ferie sono agli sgoccioli, compreso l’ultimo appello, quello stralcio settembrino di vacanza rubato mentre il resto del mondo è al lavoro. Partecipanti, minimo due: da lì in poi, più si è, meglio è. Non sono richieste abilità particolari, se non un amore dichiarato per la Moda e una dimestichezza con le tendenze. Che, alla fine, continuano a esistere. Si depone il libro con le pagine ispessite dalla salsedine, via gli occhiali da sole perché sostenere gli sguardi è parte del divertimento, e si comincia. «Se tu fossi un abito o un accessorio della prossima stagione, saresti…».

Cioè: che cosa ti compreresti? Di solito, prende la parola la più risolta. I vestiti non sono solo vestiti, ma pezzetti di noi, lo sappiamo bene quando ci innamoriamo di una foggia o di un colore un po’ fuori dai nostri schemi, ci sbilanciamo nell’acquisto e poi non riusciamo a integrarlo nel biglietto da visita con cui ci presentiamo agli occhi degli altri. «Un trench, ma non dritto, non da papà: avvolgente, vita stretta, sartoriale», dichiara la mia amica V.

«Un cappotto maschile di tweed a spina di pesce», continua la figlia. «Una giacca biker nera, croppata e vissuta», finisce il giro dei capispalla K. che vive a Parigi.

Foto Mikael Schulz. Stylist Michela Buratti. Trucco Giulia Cigarini per Blend Management. Capelli Ezio Diaferia per Julian Watson Agency/One Dia Haircare. Modella Nyanderi Deng per Brave Models.

Vai con gli accessori: «Guanti di pelle, aderenti, al gomito». «Una collana bold Anni 80, perfetta sul maglione». «Uno zaino da trekking in città». E io? Mi ascolto mentre dico, sicura: «Un cardigan jacquard che ricordi un bosco di notte, da portare come fosse un blazer. E un paio di stivali: dritti, sotto il ginocchio, marrone toffee». Quando ci infervoriamo nel gioco, siamo precisissime: stampe, materiali, dettagli, forme, decadi di riferimento. Abbiamo già il look in mente. Che cosa si vince in questa “reazione a catena”? Nessun premio in palio, se non il piacere di parlare di Moda, una passione “smodata” che ci unisce e ci fa stare bene.

Ecco perché su Amica di ottobre trovate il “best of” dell’autunno/inverno 2025-2026, da pag. 78: ogni servizio ha il suo immaginario, per ambientarvi i nostri desideri e le proiezioni di noi stesse. I nostri outfit lottano con noi, mentre conquistiamo il nostro posto nel mondo.

Come sempre, buona lettura e, permettetemelo, un consiglio: non perdetevi l’omaggio di Amica a Giorgio Armani, a pag. 76. Nei giorni successivi alla sua scomparsa, passando in rassegna le foto pubblicate ovunque, specie quelle datate tra il 1975 e il 1985 – gli anni della sua ascesa – ci ha colpito una cosa: l’attitude di precisione che lo stilista aveva verso i suoi, di vestiti. La camicia azzurra aperta sul petto, con o senza la T-shirt bianca sotto. La camicia dal colletto piccolo e button down, con la cravatta stretta. La felpa grigia messa in risalto dall’abbronzatura, quel po’ di sole che si protrae dopo l’estate.

Perché, sì, c’è la Moda e, poi, ci sono i Modi di interpretarla, di farla nostra. È così che nasce lo Stile.

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