Fisco: maxi stralcio dei debiti e poteri rafforzati per la riscossione

Settembre 24, 2025 - 16:00
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Fisco: maxi stralcio dei debiti e poteri rafforzati per la riscossione

lentepubblica.it

Un’operazione senza precedenti si prepara a rivoluzionare il sistema della riscossione in Italia: in arrivo un maxi stralcio dei debiti con il fisco.


Da un lato, è previsto lo stralcio di oltre 400 miliardi di euro di vecchi crediti fiscali, ormai impossibili da incassare; dall’altro, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione otterrà strumenti mai avuti prima, con accesso diretto ai dati bancari e fiscali dei contribuenti. Una rivoluzione destinata a incidere sul rapporto tra cittadini e Stato, con vantaggi in termini di efficienza, ma anche con forti implicazioni sul piano delle garanzie.

Lo “sconto” che non è un condono

La commissione tecnica guidata da Roberto Benedetti ha proposto un maxidiscarico, ossia l’eliminazione di milioni di posizioni ormai giuridicamente inesigibili e, dunque, impossibili da recuperare. La lista è lunga e comprende debiti intestati a soggetti deceduti, a imprese fallite o cancellate, nonché crediti caduti in prescrizione. Secondo le stime, oltre 9 milioni di contribuenti vedranno sparire dalle proprie posizioni importi che in media superano i 40mila euro. Lo Stato rinuncerà a circa 347 miliardi, l’Inps a 38 miliardi e i Comuni a oltre 5 miliardi.
Non si tratta però di un “regalo”: la logica alla base dello stralcio è quella di liberare il sistema da un fardello contabile irrecuperabile, concentrando gli sforzi su chi può davvero pagare.

Poteri speciali al Fisco: dal saldo del conto ai pignoramenti digitali

L’altra faccia della medaglia di questa proposta però farà storcere il naso a parecchi contribuenti. Il maxidiscarico, infatti, sarà bilanciato da una stretta senza precedenti. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ADER) non si limiterà più a sapere se un debitore possiede un conto corrente: potrà verificarne direttamente il saldo, con la possibilità di procedere a pignoramenti immediati e mirati.

Inoltre, l’uso massiccio dei dati della fatturazione elettronica consentirà di intercettare i crediti vantati dai debitori verso i propri clienti, così da bloccarli alla fonte. L’obiettivo dichiarato è rendere le azioni di recupero tempestive, digitali e precise, riducendo al minimo i tempi morti della burocrazia.

Addio cartelle infinite e rateizzazioni strumentali

La riforma fiscale “Leo” ha già introdotto il principio del discarico automatico dopo cinque anni, ma senza un’attività di riscossione più efficiente il rischio è di trasformarla in una sanatoria permanente. Per questo, il nuovo piano punta anche a eliminare passaggi oggi considerati inutili e farraginosi, che rallentano soltanto le attività di riscossione, come l’obbligo di intimazioni successive alla notifica della cartella. Ancora, tra gli obiettivi vi è la limitazione del ricorso alle rateizzazioni fittizie, spesso usate solo per rinviare il momento del pagamento.

Altro passaggio importante consiste nel maggior impiego degli strumenti digitali, come l’invio di notifiche tramite l’applicativo Send, così da velocizzare le procedure di notifica ai contribuenti.

Svolta strutturale o ennesimo condono?

Gli esperti parlano di una scelta pragmatica: continuare a inseguire crediti inesigibili è uno spreco di tempo e denaro. Il vero banco di prova, tuttavia, sarà la capacità del Fisco di far rispettare con coerenza le nuove regole. Se i controlli dovessero rivelarsi inefficaci, l’operazione rischierebbe di essere percepita come l’ennesimo condono mascherato, alimentando l’idea che basta attendere per veder svanire i propri debiti.

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Redazione Redazione Eventi e News