Morte di Vincenzo Spera: il giovane investitore patteggia un anno e mezzo

Settembre 24, 2025 - 23:00
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Morte di Vincenzo Spera: il giovane investitore patteggia un anno e mezzo
investimento vincenzo spera

Genova. Un anno e mezzo di reclusione con la sospensione condizionale della pena: è questa la pena stabilita dal patteggiamento per il giovane che nel marzo di due anni fa aveva investito e ucciso con lo scooter il promoter genovese Vincenzo Spera.

Il giovane, difeso dagli avvocati Nicola Scodnik e Carlo Contu, ha potuto patteggiare davanti alla giudice Carla Pastorini solo dopo che quest’estate si è conclusa la lunga trafila burocratica che ha portato al risarcimento della famiglia di Spera, che ha lasciato una moglie e due bambini piccoli.

L’accordo, a lungo bloccato dalla Consap (che gestisce il Fondo per le vittime della strada),  era stato infine chiuso un un milione e mezzo di risarcimento. Così i legali della famiglia (Cesare e Francesca Manzitti) avevano revocato la costituzione di parte civile, aprendo la strada al rito alternativo. Una parte del risarcimento è stata versata direttamente dalla famiglia del giovane, l’altra invece dalla Consap che poi si rivarrà nel tempo.

L’incidente era avvenuto in una sera di pioggia in corso Magenta. Il ragazzo, che all’epoca aveva 18 anni e quella sera andava a un allenamento di calcio, aveva investito Spera perché non lo aveva visto attraversare la strada sulle strisce.
vincenzo spera
Vincenzo Spera
Era finito in ospedale dopo l’impatto e ha sempre dichiarato di aver appreso del fatto quando si era risvegliato in ospedale. Non era ubriaco né drogato ma forse a causa della pioggia sul parabrezza del motociclo non lo ha visto. Non andava neppure troppo veloce: la vespa andava a 43 Km/h, velocità sotto i limiti consentiti.  Certo, avrebbe dovuto andare probabilmente più piano vista la scarsa visibilità dovuta al parabrezza e alla pioggia, e avrebbe dovuto precauzionalmente rallentare in vista di un attraversamento pedonale. Ma sul luogo dell’incidente non era stata trovata la minima traccia di frenata, a ulteriore dimostrazione che il 18enne non aveva proprio visto Spera che attraversava la strada e lo aveva preso in pieno. Il promoter era morto qualche ora dopo in ospedale.

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Redazione Redazione Eventi e News