Toscana: Giani ha assegnato le deleghe alla Giunta regionale, c’è anche l’assessorato alla felicità

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha attribuito questa mattina le deleghe agli otto assessori della nuova Giunta regionale che si è insediata dieci giorni fa. Il presidente terrà per sé le deleghe a bilancio, protezione civile, personale, partecipate, sport, difesa del suolo, dissesto idrogeologico, energia e geotermia. La vicepresidente, Mia Bintou Diop (Pd), si occuperà di cooperazione internazionale, pace, attività di partecipazione, legalità. I due assessori Pd riconfermati, Monia Monni e Leonardo Marras, hanno avuto le deleghe a sanità e welfare, la prima, e sviluppo economico, turismo, agricoltura cave e terme, il secondo. Tra gli altri dem, Alessandra Nardini ha le deleghe a scuola, casa, immigrazione, diritti lgbt e cultura della memoria, mentre Filippo Boni si occuperà di Infrastrutture, trasporti pubblici e urbanistica.
Completano la squadra i tre assessori indicati dagli alleati della coalizione di centrosinistra: Casa riformista, Avs e M5s, rispettivamente Cristina Manetti, Alberto Lenzi e David Barontini. La prima gestirà le deleghe a cultura, turismo culturale università, parità di genere e diritto alla felicità. L’esponente dei Verdi si occuperà di Lavoro, politiche attive, formazione professionale, innovazione tecnologica e connettività. Infine Barontini si occuperà di ambiente, rifiuti e servizio idrico. Chiude il quadro il nuovo sottosegretario alla Giunta, carica istituita nel precedente mandato ma finora mai assegnata, che spetterà all’ex portavoce di Giani, il neoconsigliere regionale Bernard Dika, che potrà votare sia in assemblea sia in Giunta.
Quanto alla scelta di assegnare una delega riguardante «il diritto alla felicità», ha spiegato lo stesso Giani: «Ho voluto questa delega perché in qualche modo dobbiamo essere consapevoli che se questo diritto è previsto dalla Costituzione degli Stati Uniti, ormai gli studi lo hanno acclarato, fu per merito di un toscano Filippo Mazzei, che fece parte in quanto grande amico e molto legato a Thomas Jefferson di quel gruppo di studio che elaborò la Costituzione americana». Dunque, chiosa, «se questa impostazione c'è nella Costituzione degli Stati Uniti non è possibile che non ci sia nello statuto della Toscana».
E oggi, assegnate le deleghe, è già stato compiuto un primo passo dalla forte valenza simbolica: l’approvazione della proposta di delibera per il riconoscimento dello Stato di Palestina. A comunicarlo è stato sempre Giani, parlando con i giornalisti al termine della prima riunione che si è svolta a Firenze. «Quando verrà approvata dal Consiglio regionale - ha spiegato - diventerà elemento di attivazione dell’iter parlamentare perché per iniziativa di legge regionale si possono attivare proposte di legge parlamentare e abbiamo voluto essere molto precisi sugli impegni, sul 'due popoli, due stati'». Nella stessa riunione di giunta, ha aggiunto Giani, «abbiamo approvato la delibera di modifiche statutarie che riguardano il diritto alla connettività, il diritto alla felicità che poi è anche oggetto di una delega, e un’altra serie di aspetti che si legano all’identità toscana. E poi, la proposta di delibera che è conseguente alla legge sulle strutture organizzative, proprio per adeguarle rispetto alle esigenze che abbiamo nel momento in cui componiamo la giunta».
Un ultimo annuncio, prima di allontanarsi dai giornalisti, Giani lo ha dato circa un’iniziativa per le prossime settimane: «Da qui a Natale fisserò con i presidenti di Provincia 10 riunioni, a cui naturalmente sono invitati, oltre agli stessi presidenti, tutti gli otto assessori regionali, più il sottosegretario».
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