Veicoli elettrici, il fuoco di paglia del bonus di governo: a novembre quota di mercato a 12% ma il settore auto è fermo

Dicembre 3, 2025 - 01:30
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Veicoli elettrici, il fuoco di paglia del bonus di governo: a novembre quota di mercato a 12% ma il settore auto è fermo

Bene, ma non benissimo. Anzi, a ben guardare le cose vanno male, in Italia, per il settore auto nel suo complesso e per quello dei veicoli elettrici in particolare. Il governo ha puntato sul bonus rottamazione per incentivare un rinnovo del parco macchine, ma a leggere gli ultimi dati forniti dall’associazione di settore Unrae, l’immagine che emerge è quella di un fuoco di paglia per le auto a batteria e di un intero settore, quello dell’automotive, che nel nostro Paese è completamente congelato, fermo.

Dal consueto report mensile preparato dall’Unione nazionale dei rappresentanti di autoveicoli esteri (Unrae) emerge infatti che le immatricolazioni del mese di novembre sono state pari a 124.222 unità. Una cifra praticamente identica alle 124.267 unità dello stesso mese del 2024. Se si allarga lo sguardo, nel periodo gennaio-novembre, il settore ha subito una flessione del 2,4% rispetto all’anno precedente, totalizzando 1.417.621 immatricolazioni contro 1.452.994 nei primi undici mesi del 2024. E, sottolinea sempre l’associazione di settore, resta molto pesante il divario con il 2019: circa 359.000 unità in meno, pari a -20,2%.

Tutto ciò, tra l’altro, a fronte di un’iniziativa messa in campo dal governo per incentivare l’acquisto di auto nuove. Si legge sempre nel report mensile dell’Unrae che gli incentivi forniti dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica sono stati in gran parte utilizzati: su circa 55.700 voucher rilasciati complessivamente, che avevano 30 giorni di tempo per essere utilizzati, alle ore 10 di sabato 22 novembre ne erano stati validati circa 47.000. Le risorse relative agli oltre 8.000 voucher non convalidati entro il termine stabilito sono tornate di nuovo accessibili e sono terminate tutte già domenica 23 novembre. Ad oggi, segnala con precisione l’Unrae, risultano emessi 55.756 voucher, di cui 6.586 non ancora validati.

Qual è stato finora il risultato dell’operazione governativa? Spiega l’associazione di settore che la mossa dell’esecutivo «ha prodotto effetti immediati sulle immatricolazioni di auto elettriche a batteria (Bev), che a novembre hanno raggiunto le 15.304 unità grazie all’immatricolazione di vetture già presenti in stock. La quota di mercato è balzata al 12,2%, rispetto al 5% del mese di ottobre e al 5,2% di novembre 2024, consentendo alla CO2 di scendere nel mese di quasi 15 g/Km (-12,6%). L’impatto positivo degli incentivi continuerà ancora per alcuni mesi, spiega l’Unrae, che però aggiunge che è molto probabile che la domanda di vetture Bev subisca un nuovo rallentamento una volta terminato l’effetto delle stesse.

Spiega il presidente di Unrae Roberto Pietrantonio: «Il mercato continua a mostrare una sofferenza ormai cronica, che i dati di novembre confermano con chiarezza. Come Unrae abbiamo avanzato proposte concrete - anche congiuntamente alle altre Associazioni rilevanti del settore - ma, ad oggi, non abbiamo ancora riscontrato passi avanti dalle Istituzioni, in particolare sulla revisione della fiscalità, che rappresenta un’occasione straordinaria per rilanciare il settore, generare benefici tangibili per ambiente e sicurezza e sostenere le imprese, che contribuiscono in modo determinante all’economia del Paese. Bene il forte balzo delle immatricolazioni Bev grazie agli incentivi, ma il timore che si tratti di un fuoco di paglia è concreto e stride con la necessità, non più rinviabile, di allineare l’Italia agli standard europei: servono misure strutturali, di medio-lungo periodo, per accompagnare davvero la transizione energetica e dare stabilità alla domanda».

L’associazione ribadisce da anni la necessità di accelerare lo sviluppo della mobilità a emissioni zero attraverso una riforma del trattamento fiscale delle automobili aziendali, che preveda interventi per incrementare la detraibilità dell’Iva e la deducibilità dei costi, oltre a ridurre periodo di ammortamento. La delega fiscale, di recente prorogata al 31 dicembre 2026, costituisce per Unrae un’opportunità da non perdere per attuare questi interventi.

Giusto per dare il quadro di cosa significhi il «fuoco di paglia» che nel mese di novembre ha portato la quota di mercato delle auto elettriche in Italia dal 5% al 12%: da mesi tale percentuale è stabile al 40% nel Regno Unito, al 29% in Francia, al 23% in Germania. E ora che è praticamente archiviato il bonus rottamazione, la nostra percentuale tornerà a scendere.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia