Xingyan, la nuova megacostellazione cinese per tracciare detriti e satelliti

Dicembre 3, 2025 - 00:45
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La gestione del traffico orbitale sta diventando una delle sfide più urgenti della nuova economia spaziale, e la Cina ha deciso di rafforzare il proprio ruolo con un progetto che amplia notevolmente la capacità di osservare ciò che accade attorno al pianeta. Il nuovo sistema si chiama Xingyan – letteralmente “Occhio Stellare” – e prevede la messa in orbita di 156 satelliti dedicati al tracciamento continuo di detriti, veicoli spaziali e movimenti anomali, con l’obiettivo di ridurre il rischio di collisioni e aumentare l’autonomia del Paese nell’analisi dei dati orbitali.

Il programma è sviluppato da Xingtu Cekong, spin-off della società di geospatial data Zhongke Xingtu, con sede nella provincia di Anhui. L’azienda ha delineato una roadmap piuttosto lunga: i primi 12 satelliti saranno operativi entro il 2027, mentre la costellazione completa entrerà a regime dopo il 2028. Una volta pienamente attiva, offrirà aggiornamenti ogni due ore sulla posizione degli oggetti in orbita, un dato considerato cruciale per chi gestisce la sempre più affollata fascia della bassa orbita terrestre.

A differenza dei tradizionali sistemi di osservazione basati esclusivamente a terra, Xingyan sfrutta sensori installati direttamente nello spazio: camere a campo largo, strumenti multispettrali e infrarossi, oltre a monitor che rilevano segnali elettromagnetici. A bordo è previsto anche un sistema di elaborazione basato su AI, che analizzerà i dati in tempo reale per identificare avvicinamenti potenzialmente pericolosi e suggerire eventuali manovre correttive ai satelliti coinvolti. L’idea è quella di rendere automatica buona parte della gestione del traffico orbitale, riducendo la dipendenza da operatori esterni.


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Redazione Redazione Eventi e News