Da Bruxelles nuova procedura d’infrazione contro l’Italia: non recepite norme su stop incentivi caldaie a gas

Novembre 25, 2025 - 05:30
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Da Bruxelles nuova procedura d’infrazione contro l’Italia: non recepite norme su stop incentivi caldaie a gas

La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione e inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia. Spiegano da Bruxelles che il provvedimento, che è stato deciso anche per Ungheria ed Estonia, è dovuto al fatto che il nostro Paese non ha recepito integralmente nel diritto nazionale l’articolo 17, paragrafo 15, della direttiva Ue sul rendimento energetico nell'edilizia (Energy Performance of Buildings Directive, Epbd).

La direttiva conosciuta come “case green” stabilisce in che modo l'Ue può raggiungere un parco immobiliare completamente decarbonizzato entro il 2050 attraverso una serie di misure e ridurre così le bollette energetiche dei cittadini europei migliorando strutturalmente il rendimento energetico degli edifici. In sostanza, prevede due termini di recepimento: mentre il termine principale è il 29 maggio 2026, le disposizioni che impongono agli Stati membri di cessare di fornire incentivi finanziari per l'installazione di caldaie autonome a combustibili fossili, in conformità con l'articolo 17, paragrafo 15, dovevano essere recepite nella legislazione nazionale entro il 1° gennaio 2025. Cosa che non è stata fatta. E che ha determinato la decisione di avviare questa nuova procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per tematiche riguardanti la transizione, la gestione dei rifiuti, le emissioni industriali.

La strategia europea prende le mosse dal fatto che iI riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria rappresentano oltre i tre quarti dell'energia finale consumata dalle famiglie dell'UE. Quasi due terzi di tale consumo energetico sono ancora basati sui combustibili fossili, principalmente gas naturale. La decarbonizzazione del settore dell'edilizia dipende in larga misura dall'eliminazione graduale dell'uso dei combustibili fossili per il riscaldamento.

L'articolo 17, paragrafo 15, fa parte del quadro per la graduale eliminazione delle caldaie a combustibili fossili, in linea con la visione a lungo termine definita dalla direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia per il raggiungimento di un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050. Dopo aver esaminato le misure notificate da Italia, Estonia e Ungheria e le spiegazioni fornite, la Commissione europea ha concluso che questi tre Stati membri non hanno pienamente attuato né spiegato in modo esauriente l'eliminazione graduale degli incentivi finanziari per l'installazione di caldaie autonome a combustibili fossili entro il termine del 1° gennaio 2025.

La Commissione ha inviato pertanto lettere di costituzione in mora a Roma, che ora due mesi di tempo per rispondere e porre rimedio alle carenze segnalate da Bruxelles. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione Ue potrà decidere di emettere un parere motivato.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia