Dai leader UE impegno per un piano ambizioso per la casa, nel 2026 summit europeo sul tema

Ottobre 24, 2025 - 15:30
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Dai leader UE impegno per un piano ambizioso per la casa, nel 2026 summit europeo sul tema

Bruxelles – Avanti con un piano europeo per la casa, “ambizioso”, quanto più possibile, per trovare una risposta all’emergenza abitativa e permettere di “sostenere e integrare gli sforzi nazionali” in materia. I capi di Stato e di governo si assumono per la prima volta l’impegno politico per politiche abitative, a sostegno di famiglie e giovani. Lo fanno con un passaggio messo nero su bianco nelle conclusioni del vertice del Consiglio europeo, che conferisce alla Commissione UE un mandato per mettere a punto una strategia chiara e mirata.

La natura dell’impegno è vaga, per nulla dettagliata. L’obiettivo da raggiungere è “edilizia abitativa a prezzi accessibili”, lasciando ampia libertà di manovra e immaginazione. La cosa non sorprende, visto che la competenza in materia è nazionale, e la Commissione europea dovrà limitarsi a fornire sostegno tecnico, giuridico e finanziario a governi centrali e amministrazioni locali. Ci sono alcune direttrici, come il richiamo al più ampio “contesto dell’agenda di semplificazione” che potrebbe permettere procedure rapide per cantieri o magari anche un allentamento delle regole sugli aiuti di Stato, idea, quest’ultima, su cui si sta già ragionando.

Sullo sfondo c’è anche l’idea di un ricorso alla Banca europea per gli investimenti (BEI), per ciò che riguarda l’aspetto finanziario di misure che inevitabilmente dovranno essere sostenute con risorse. La BEI come banca degli alloggi accessibili è una proposta messa sul tavolo dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) alla vigilia del vertice dei leader chiamato a discutere del tema. Sul punto specifico occorre lavorare, e capire fino a che punto la BEI potrà conciliare le necessità crescenti di sostegno all’industria della difesa e agli impegni già presi in materia di sostenibilità.

[foto: European Council]
L’intesa politica dei 27 per un piano europeo per la casa, nella sua natura indefinita, lascia spazio a tutto a questo e a tutto quello che in alternativa o in aggiunta la Commissione europea potrà trovare. La presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, integra le conclusioni dei leader con un crono-programma che già fa del prossimo anno quello della svolta. “Servirà un forte coordinamento europeo”, ed è per questo che “convocheremo il primo summit europeo sulla politica abitativa nel 2026“, annuncia al termine dei lavori.

Il socialista Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo, saluta il risultato con grande soddisfazione, poiché, sottolinea al termine del summit, “i leader devono anche concentrarsi sulle preoccupazioni quotidiane dei cittadini europei”, e in tal senso “l‘accessibilità e il costo degli alloggi sono tra le questioni più urgenti e concrete per milioni di europei“. Bene quindi che le istituzioni dell’Unione europea siano “pienamente impegnate ad affrontare questa crisi”, perché, insiste Costa, “dobbiamo fare tutto il possibile per affrontarla”.

Esulta l’intero partito socialista europeo (PSE): La credibilità dell’Europa dipende dall’azione“, sottolinea di Stefan Lofven, presidente del PSE, soddisfatto per discussione, impegni, e annuncio del summit tematico. “Ringrazio António Costa per aver inserito per la prima volta l’edilizia abitativa a prezzi accessibili nell’agenda del Consiglio europeo. “Troppi europei si trovano ad affrontare pessime condizioni abitative, affitti alle stelle e carenza di case a prezzi accessibili”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia