Dal 2026 cambia la carta d'identità: stop rinnovo per over 70 e addio alla "cartacea"
lentepubblica.it
Un pacchetto di interventi pensato per rendere più semplice la vita amministrativa dei cittadini: dal 2026 cambia la carta d’identità, con lo stop al rinnovo per gli over 70 e l’addio alla versione “cartacea”. Ma filerà tutto liscio? I problemi segnalati dai cittadini nelle ultime settimane lasciano qualche dubbio.
Tra le misure annunciate spicca quella destinata a cambiare radicalmente le modalità di rinnovo della carta d’identità per milioni di persone. Come anticipato dal ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo durante un intervento alla trasmissione Next Economy su Giornale Radio, il nuovo decreto semplificazioni avrebbe infatti tra i suoi punti principali l’eliminazione dell’obbligo di rinnovo del documento per chi ha superato i 70 anni.
Carta d’identità: dal 2026 stop a rinnovo per over 70
La norma non è ancora stata approvata dal Parlamento, ma l’esecutivo prevede che possa entrare in vigore nel corso del 2026. Una volta operativa, la modifica interesserebbe circa sette milioni di italiani che, raggiunta la soglia dei settant’anni, non dovrebbero più recarsi agli sportelli comunali per aggiornare la propria carta d’identità. Un cambiamento che punta a ridurre code, difficoltà organizzative e adempimenti che, soprattutto per le persone con più anni, possono risultare complessi o faticosi.
Attualmente le regole sono molto precise: il documento ha validità decennale per gli adulti, cinque anni per i minori tra tre e diciotto anni e tre anni per i bambini sotto i tre anni. Il rinnovo può essere richiesto nei sei mesi precedenti alla scadenza e richiede una serie di passaggi obbligati: prenotare un appuntamento al Comune, presentarsi con una foto che rispetti standard specifici, mostrare un altro documento di identità valido e pagare una quota di circa 22 euro. Una procedura che, sulla carta, appare lineare, ma che nella pratica risulta spesso più complicata del previsto, soprattutto nelle grandi città.
Addio alla versione cartacea: dal 3 agosto 2026 varrà solo la CIE
La semplificazione per gli over 70 non è però l’unica novità alle porte. Dal 3 agosto 2026, infatti, la tradizionale carta d’identità cartacea non avrà più alcun valore: sarà sostituita in maniera definitiva dalla Carta d’Identità Elettronica (CIE), che diventerà l’unico documento riconosciuto sul territorio nazionale e nei Paesi che ne accettano l’utilizzo per l’espatrio.
Si tratta di un cambiamento già previsto da tempo, ma che ora entra nella fase conclusiva. La transizione verso la CIE, tuttavia, non procede senza intoppi.
Alcuni problemi attuali relativi al rilascio della CIE
A differenza del vecchio documento cartaceo, rilasciato direttamente allo sportello, la versione elettronica può essere richiesta soltanto tramite appuntamento prenotabile online attraverso i portali gestiti dai Comuni. La consegna non è immediata: la carta viene prodotta dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e recapitata all’indirizzo scelto dal cittadino entro sei giorni lavorativi tramite raccomandata.
Il sistema, in teoria, permetterebbe un’organizzazione più precisa e rapida. Nella pratica, però, le segnalazioni di difficoltà sono numerose. Come evidenziato sulle colonne del quotidiano Italia Oggi, ad esempio, il portale di Roma presenta spesso disponibilità estremamente limitate. Selezionando gli uffici anagrafici dei vari municipi, l’utente si trova davanti a un elenco che solo in rarissimi casi consente di fissare un appuntamento. La maggior parte degli sportelli mostra una frase ormai familiare a molti cittadini: “La sede non offre al momento disponibilità per prenotare un appuntamento. Si prega di riprovare in un secondo momento”. Una situazione paradossale, soprattutto considerando che nelle grandi città la domanda è altissima e i cancellamenti last minute—che dovrebbero liberare posti—non riescono a soddisfare il bisogno reale.
Criticità simili per le richieste di appuntamento relative al “Passaporto Online”
Le difficoltà legate alla digitalizzazione dei servizi pubblici non riguardano soltanto la carta d’identità. Un altro caso emblematico è quello del portale “Passaporto Online”, nato con l’obiettivo di eliminare le lunghe file davanti alle questure permettendo ai cittadini di programmare digitalmente la richiesta o il rinnovo del documento. Anche in questo caso, però, l’esperienza raccontata dagli utenti è ben diversa dagli intenti iniziali, come riportato da un articolo pubblicato qualche giorno fa dalla nostra redazione.
Il sistema richiede l’accesso tramite credenziali SPID, la conferma dell’identità con un codice temporaneo — che comporta anche un costo — e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali. Una procedura tutt’altro che immediata, ma che in condizioni normali permetterebbe di raggiungere la pagina per fissare l’appuntamento in questura. Numerosi cittadini hanno però segnalato un problema ricorrente: terminati tutti i passaggi, il sito riporta automaticamente alla schermata di login, avviando una sorta di “circolo vizioso” digitale che impedisce di proseguire. Il risultato è un’infinità di tentativi falliti, ognuno dei quali richiede un nuovo SMS di conferma, trasformando un servizio pensato per essere innovativo in un’esperienza frustrante.
Una digitalizzazione ancora non del tutto affidabile
La somma di questi disservizi mette in luce una criticità ormai evidente: l’Italia sta puntando con decisione verso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, ma la qualità e l’affidabilità degli strumenti online non sono ancora all’altezza delle necessità. Con l’avvicinarsi del 2026 e con l’imminente addio alla carta d’identità cartacea, sarà necessario intervenire per garantire piattaforme realmente funzionanti, in grado di sostenere il volume di richieste previsto e di semplificare, davvero, l’accesso dei cittadini ai servizi essenziali.
La misura dedicata agli over 70 va esattamente in questa direzione: ridurre il numero di utenti che devono fisicamente recarsi agli uffici e alleggerire il lavoro degli sportelli. Ma senza portali efficienti, la semplificazione rischia di trasformarsi in una nuova barriera. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se le intenzioni del governo riusciranno a tradursi in un sistema più moderno, snello e davvero vicino alle esigenze delle persone.
The post Dal 2026 cambia la carta d'identità: stop rinnovo per over 70 e addio alla "cartacea" appeared first on lentepubblica.it.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




