Iniziativa per trasmettere la cultura della sicurezza tra gli studenti degli istituti tecnici e professionali

Novembre 18, 2025 - 18:30
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Iniziativa per trasmettere la cultura della sicurezza tra gli studenti degli istituti tecnici e professionali

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Preparare i giovani ad affrontare con maggiore consapevolezza il loro ingresso nel mercato del lavoro. È questo il cuore dell’iniziativa lanciata da CGIL, FLC e Patronato INCA, un progetto pensato per le classi quarte e quinte degli istituti tecnici e professionali con l’obiettivo di diffondere conoscenze fondamentali su prevenzione, tutele e diritti.


L’idea nasce in occasione degli ottant’anni dell’INCA CGIL e prende forma attraverso un concorso che coinvolgerà sette città – Bari, Bologna, Catanzaro, Palermo, Perugia, Potenza e Torino – territori che negli ultimi anni hanno registrato un alto numero di incidenti e vittime nei luoghi di lavoro.

L’iniziativa per trasmettere la cultura della sicurezza tra gli studenti degli istituti tecnici e professionali

Il percorso formativo si inserisce nell’ambito dei PCTO, i programmi che introducono gli studenti alle prime esperienze professionalizzanti. Proprio durante queste attività, spesso in contesti nuovi e poco conosciuti, i giovani si trovano ad affrontare situazioni che richiedono attenzione, responsabilità e un’adeguata preparazione. Per questo il progetto mette al centro una formazione specifica, costruita per fornire strumenti concreti utili a riconoscere pericoli, comprendere le normative e adottare comportamenti sicuri.

Le lezioni previste includono incontri con esperti, momenti di confronto e l’utilizzo di materiali multimediali che analizzano episodi reali e fatti di cronaca. L’obiettivo non è solo informare, ma stimolare una riflessione più ampia sul significato del lavoro sicuro e sul ruolo che ognuno può svolgere nel promuovere ambienti protetti per sé e per gli altri. Alle ragazze e ai ragazzi verrà ricordato che, anche durante un tirocinio, hanno pieno diritto alle stesse garanzie previste per qualunque lavoratrice e lavoratore.

Al termine del percorso, gli studenti saranno chiamati a realizzare prodotti originali – podcast, video, reportage digitali o altre forme creative – che raccontino la loro visione sul tema della sicurezza. Ogni città coinvolta premierà il progetto ritenuto più efficace, assegnando alla scuola vincitrice un contributo di 1.000 euro. La cerimonia conclusiva si terrà il 28 aprile 2026, in occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, una data simbolica che sottolinea l’importanza di un impegno collettivo su questi temi.

Le dichiarazioni dei promotori

A spiegare il valore dell’iniziativa è Lorella Brusa, del collegio di presidenza dell’INCA CGIL, che sottolinea come portare la sicurezza nelle classi significhi investire sul futuro: formare cittadini e lavoratori più consapevoli, capaci di difendersi e di esercitare i propri diritti lungo tutto il percorso professionale. Brusa ricorda come il Patronato affianchi le persone in difficoltà, da chi perde l’occupazione a chi subisce un infortunio, fino a chi si trasferisce all’estero o si avvicina alla pensione. Un lavoro che prosegue da oltre otto decenni e che oggi guarda alle nuove generazioni, parlando il loro linguaggio e trasmettendo l’idea che la sicurezza non è un dettaglio burocratico, ma un valore essenziale e quotidiano.

Anche la FLC CGIL ribadisce da tempo la necessità di rivedere profondamente i PCTO, chiedendo di superarne l’obbligatorietà e di rafforzare gli investimenti in strutture scolastiche più sicure. In questo quadro, la segretaria nazionale Graziamaria Pistorino denuncia come la legge di bilancio, in discussione proprio in queste settimane, preveda ulteriori tagli alle risorse per la sicurezza e l’edilizia. Secondo Pistorino, il progetto promosso insieme a CGIL e INCA rappresenta un esempio di formazione corretta, utile e necessaria: un’occasione per preparare gli studenti al confronto con i rischi reali del mondo produttivo e per educarli alla cittadinanza attiva. Vivere in condizioni sicure, sottolinea, è un diritto fondamentale, e lo è ancora di più in un Paese che continua a contare tre vittime sul lavoro ogni giorno.

A chiudere il quadro è la riflessione di Francesca Re David, segretaria confederale della CGIL, che evidenzia come la diffusione delle conoscenze sulla prevenzione sia ormai urgente di fronte a una sequenza di incidenti e malattie professionali che sembra non arrestarsi. È necessario, afferma, mettere in discussione assetti produttivi che non rispettano standard adeguati, perché un’organizzazione del lavoro che ignora la sicurezza ha effetti devastanti non solo sulla salute delle persone, ma anche sulla qualità dei risultati.

Attraverso questo concorso, il messaggio rivolto agli adolescenti è chiaro: la tutela di sé stessi e degli altri non deve essere percepita come un obbligo formale, bensì come un diritto imprescindibile. Coltivarla già sui banchi di scuola significa contribuire a costruire una società in cui la vita delle persone venga prima di tutto.

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