Finanza islamica: etica, niente interessi e settori halal
(Adnkronos) - Nell'epoca dei dazi Usa e dei giochi speculativi, cresce l'attenzione per le alternative. Molti si chiedono, cos'è la Finanza islamica, è diversa dalla nostra? "Niente ribà, niente speculazioni. Solo certi settori puliti e grande attenzione al debito". Così all'Adnkronos Annacarla Dellepiane, Head of Sales Italy di HANetf, ne spiega lo scheletro. Investire rispettando i principi della Sharia, dice Dellepiane, "significa adottare un approccio finanziario in conformità con i principi dell'Islam. Questi principi includono l’evitare l'interesse (ribà), gli investimenti in attività considerate immorali o non etiche (come alcol, tabacco, pornografia, ecc.) e l'evitare investimenti in settori proibiti come la carne di suino o il gioco d'azzardo (maysir)". Si tratta di un tipo di investimento, sostiene, "che per sua natura possiamo facilmente associare a un investimento più noto sui mercati europei, quello sostenibile o Esg".
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