Flotilla, Crosetto: “Non è garantita sicurezza fuori dalle acque internazionali”

Settembre 26, 2025 - 19:00
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Flotilla, Crosetto: “Non è garantita sicurezza fuori dalle acque internazionali”

“In democrazia qualunque azione di protesta civile deve essere tutelata quando si svolge nel rispetto delle regole e del diritto internazionale, e non possono essere soffocate con la violenza”. È racchiusa in questa frase, pronunciata nel corso dell’informativa urgente al Parlamento, la motivazione della decisione adottata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, di inviare una nave della Marina Militare nell’area in cui è in navigazione la Global Flotilla. Una scelta presa subito dopo l’ultimo attacco subìto dall’equipaggio umanitario che ha rischiato di mettere in serio pericolo la vita degli italiani a bordo.

Crosetto: “Non vogliamo muovere guerra a Israele”

In un primo momento, a raggiungere la Flotilla in acque internazionali è stata la fregata ‘Fasan‘, ma nelle prossime ore sarà la nave ‘Alpino‘ a darle il cambio, con l’ordine di fermarsi prima dell’ingresso in acque israeliane. “Non è nostra intenzione muovere le nostre navi per muovere guerra a un Paese amico – spiega Crosetto -. Siamo lì a tutelare i cittadini italiani come quando ci sono situazioni di pericolo nel mar libico. È lo stesso meccanismo di tutela che parte sempre”.

Crosetto: “Non possiamo garantire sicurezza alla Flotilla fuori da acque internazionali”

L’intervento in aula offre a Crosetto l’occasione per interrogarsi sulla necessità di un’operazione così rischiosa come quella intrapresa dalla Flotilla. “È necessario mettere a repentaglio la vita di cittadini italiani per far giungere gli aiuti a Gaza? – si domanda. Siamo in grado ancora oggi di far giungere in poche ore tutti gli aiuti che la Flotilla sta portando”. La preoccupazione più grande manifestata da Crosetto è quella relativa alla difesa delle imbarcazioni della Flotilla una volta fuori dalle acque internazionali. “Il clima è preoccupante”, dice, “e noi non siamo in grado, una volta usciti dalle acque internazionali, ed entrati in quelle di un altro Stato, di garantire sicurezza. Né noi, né nessun altro Paese al mondo”.

Crosetto sottolinea l’importanza di non lasciare sola la popolazione di Gaza, e ricorda quanto fatto dall’Italia sin da subito dopo lo scoppio della guerra israelo-palestinese. “Vorrei che ognuno di noi se ne facesse una medaglia dell’Italia”, dice, “gli aiuti che abbiamo portato. Le centinaia di bambini portati in Italia, o di famiglie a curare, le tonnellate di aiuti, i mezzi usati, siamo la prima nazione occidentale. Non riconosciamolo al governo Meloni, non è un merito del governo Meloni, ma riconosciamolo come Italia che qualcosa l’abbiamo fatto. E continuiamo a farlo”. 

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Redazione Redazione Eventi e News