Il Pd a Reggio presenta gli emendamenti e attacca il Governo, Misiani: ‘Senza le infrastrutture, Ponte sullo Stretto inutile’

Novembre 26, 2025 - 13:00
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Il Pd a Reggio presenta gli emendamenti e attacca il Governo, Misiani: ‘Senza le infrastrutture, Ponte sullo Stretto inutile’

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Il Partito Democratico sceglie Reggio Calabria per illustrare le proprie proposte sulla Legge di Bilancio 2026. Presso l’Hotel Excelsior la conferenza stampa dedicata agli emendamenti che il PD intende portare in Parlamento per difendere i territori del Mezzogiorno.

All’incontro presenti i senatori Nicola Irto, segretario regionale del PD Calabria, e Antonio Misiani, responsabile nazionale Economia del partito. Un appuntamento pensato per fare il punto sulle misure ritenute urgenti e necessarie per sanità, casa, ambiente, enti locali e infrastrutture.

Il PD punta a bloccare nuovi tagli alla sanità, rafforzare i sostegni per l’edilizia e gli affitti, investire nella prevenzione del dissesto idrogeologico e garantire ai Comuni risorse adeguate per funzionare. Tra i temi centrali anche le infrastrutture strategiche: SS106, collegamenti Bovalino–Bagnara, aeroporti e mobilità.

La conferenza stampa arriva in un momento delicato del dibattito nazionale sulla manovra e delicato per lo stesso Pd, alle prese con la crisi di maggioranza dell’amministrazione Falcomatà.

L’obiettivo è chiarire le proposte del partito e spiegare come gli emendamenti possano incidere in modo concreto sulla vita dei cittadini del Sud e del Paese.

Il senatore Misiani ha parlato di una manovra “Assolutamente inadeguata ad affrontare i nodi principali del Paese, lo dicono i numeri stessi del Governo. La legge di bilancio non ha nessun effetto sulla crescita, nessun effetto sui consumi ed è addirittura depressiva sugli investimenti. Il Mezzogiorno in tutto questo è la Cenerentola, questo è il Governo più antimeridionalista degli ultimi decenni e purtroppo anche questa legge di bilancio lo conferma”, afferma perentorio Misiani.

Impossibile non affrontare il tema Ponte sullo Stretto, con il Governo che attende le motivazioni dello stop da parte della Corte dei Conti.

“Il Governo era partito in maniera forte contro la Corte dei Conti, poi si è fermato immediatamente perché ha capito che i rilievi sono fondati. Noi proponiamo di definanziare questo investimento e di restituire le risorse a Sicilia e Calabria.

Su cosa investire queste risorse? Infrastrutture innanzitutto. Quando noi eravamo al Governo con il Conte 2 avevamo creato il Fondo per Equativo Infrastrutturale proprio per aiutare questi territori.

Parliamo di 4 miliardi e 600 milioni, il Governo Meloni l’ha tagliato e ne sono rimasti 700 milioni. Quelle risorse vanno ripristinate, vanno restituiti soldi per gli investimenti dei comuni. Se non si migliora la rete viaria, le ferrovie locali, il sistema portuale, possiamo fare tutti i ponti che vogliamo ma sono ponti tra nulla”, il pensiero del senatore dem.

Affondo anche sulla sanità calabrese.

“Il finanziamento per la sanità pubblica scenderà da qui al 2028 al 5,9% del PIL, il livello più basso dal 2004, questa è la verità.

Oggi 5.800.000 italiani, uno su dieci, rinunciano a curarsi perché le liste d’attesa sono infinite e non hanno i soldi per andare nel privato. Nel Mezzogiorno la situazione è addirittura peggiore. La sanità va rifinanziata perché dobbiamo garantire un diritto essenziale che la Costituzione riconosce a tutti i cittadini”, ha concluso Misiani.

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Redazione Redazione Eventi e News