‘Pioggia’ di emendamenti del Pd, Irto: ‘Calabria bancomat sanitario delle altre regioni’

Novembre 26, 2025 - 13:00
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‘Pioggia’ di emendamenti del Pd, Irto: ‘Calabria bancomat sanitario delle altre regioni’

irto pd

Il Partito Democratico sceglie Reggio Calabria per illustrare le proprie proposte sulla Legge di Bilancio 2026. Presso l’Hotel Excelsior la conferenza stampa dedicata agli emendamenti che il PD intende portare in Parlamento per difendere i territori del Mezzogiorno.

All’incontro presenti i senatori Nicola Irto, segretario regionale del PD Calabria, e Antonio Misiani, responsabile nazionale Economia del partito. Un appuntamento pensato per fare il punto sulle misure ritenute urgenti e necessarie per sanità, casa, ambiente, enti locali e infrastrutture.

La conferenza stampa arriva in un momento delicato per lo stesso Pd, alle prese con la crisi di maggioranza dell’amministrazione Falcomatà. Il partito però, almeno all’apparenza, si mostra compatto. Tutti presenti i dirigenti ed amministratori dem locali, a partire dal sindaco Falcomatà, passando per l’ex consigliere regionale Giovanni Muraca e il consigliere regionale Giuseppe Ranuccio.

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“Il giudizio su questa manovra adesso in Parlamento? Noi abbiamo un giudizio molto critico, una manovra che spinge sulle disuguaglianze, non aiuta ai redditi bassi, non aiuta la casa, non aiuta a garantire la casa soprattutto ai giovani, non garantisce lo sblocco delle liste d’attesa, non garantisce investimenti sulla scuola e sull’università. Segnalo che questa manovra è stata criticata da tutti, dalla CGL alla Confindustria, è una manovra piccola, una manovra che non dà respiro, non dà prospettiva, non dà futuro per il Paese”, afferma Irto in apertura.

Una pioggia di emendamenti quella del Pd, interventi e proposte che riguardano numerosi settori e tematiche, evidenziando un lavoro capillare svolto dai dem. Due in particolare gli emendamenti che riguardano Reggio Calabria: il completamento del Waterfront cittadino e il collegamento diretto tra Messina e l’aeroporto dello Stretto ‘Tito Minniti’.

“Siamo una grande forza politica che non possiamo limitarci solo alla critica, quella la facciamo, la faremo anche oggi, ma accanto a quella noi abbiamo presentato tantissimi emendamenti di rango per capirci su misure nazionali, sul tema del lavoro, sui precari, sulle liste d’attesa, sulla sanità pubblica, ma poi abbiamo fatto anche degli emendamenti che riguardano il Sud, che riguardano la Calabria, infrastrutturali”, ha specificato Irto.

Proseguendo sulla critica alla manovra del Governo Meloni, il senatore dem ha proseguito.

“C’è un taglio lineare a tutte le infrastrutture in corso in Italia, in particolar modo in Calabria c’è un taglio sulla 106 e noi emendiamo per poter ristabilire quel finanziamento. Prevediamo un investimento importante sulla Bovalino-Bagnara, che è un’opera che ci chiedono i cittadini e i sindaci.

Abbiamo fatto un emendamento per creare dello Stretto un vero e proprio luogo intermodale in cui ci sarà la possibilità anche di un collegamento tra Messina e l’aeroporto dello Stretto direttamente.

Sono emendamenti che sono realizzabili, anzi auspico che i parlamentari, ma soprattutto i senatori, in questo caso calabresi, possano accogliere questi emendamenti perché sono realizzabili, ci sono le coperture finanziarie per farlo, sono emendamenti che vogliono puntare a migliorare”, ha affermato Irto.

Ponte sullo Stretto, il senatore dem esprime la propria posizione, definita chiara.

“L’opera è bloccata. Quelle risorse potremmo rimandarle da dove le abbiamo prese, cioè dal Fondo di Coesione e Sviluppo di Calabria e Sicilia, affinché quelle risorse tornino a fare quello per la quale cose erano previste, cioè investimenti sulla sanità, sulle scuole, sulle infrastrutture, sulle aree interne, abbiamo fatto anche un emendamento su questo.

Guardando le dinamiche di Palazzo San Giorgio, con la crisi dell’amministrazione Falcomatà e lo strappo tra il sindaco e il Pd, Irto preferisce svincolare.

“Non commenterei queste vicende perché oggi parliamo di emendamenti e di manovra di bilancio che penso interessi di più ai reggini, ai calabresi, interessa di più quello che le dinamiche politiche all’interno di un’amministrazione, cui comunque se ne stanno occupando i livelli territoriali, tra qualche giorno ce ne occuperemo anche come livello regionale e livello nazionale”, ha affermato Irto, rimandando quindi la questione.

Sanità in Calabria, Irto ha parlato senza mezzi termini di una regione che è ‘bancomat sanitario’ verso altri territori, con l’emigrazione sanitaria che costringe i calabresi a curarsi altrove.

“La sanità continua a essere commissariata nonostante i proclami della campagna elettorale da parte della destra. Segnalo il dato ultimo dei 308 milioni, quindi in aumento di quanto la Calabria paga alle altre Regioni d’Italia per i calabresi che vanno via a curarsi.

Quel dato però non ci basta, io stesso ho fatto un’interrogazione al Ministro della Salute in cui chiedo che quel numero di 308 milioni in aumento rispetto al passato diventi un numero in valore assoluto.

Noi vogliamo sapere quanti calabresi ogni anno partono dalla Calabria per andare fuori. Perché dico il numero in valore assoluto? Perché accanto a quei 308 milioni che la Regione paga alle altre Regioni c’è un differenziale, c’è un’altra quota che è la spesa che i calabresi fanno per partire, per mangiare, per dormire nelle altre Regioni d’Italia, quindi c’è un’altra tassa in più che i calabresi pagano. Di fatto la Calabria è diventata un Bancomat nelle altre Regioni d’Italia”, conclude Irto nel suo affondo.

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Redazione Redazione Eventi e News