Napoli, 19enne ucciso per errore: l’obiettivo era un amico della vittima

Novembre 25, 2025 - 10:31
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Napoli, 19enne ucciso per errore: l’obiettivo era un amico della vittima

Non era il 19enne Marco Pio Salomone l’obiettivo del 15enne che nella notte tra sabato e domenica a Napoli ha sparato e ucciso il giovane. A due giorni dall’omicidio, la squadra mobile della Polizia e gli inquirenti hanno ricostruito quanto avvenuto all’Arenaccia. Secondo quanto si apprende dai primi accertamenti, il 15enne puntava infatti a un amico della vittima. Il giovanissimo assassino si è presentato domenica mattina in questura con il suo avvocato per autoaccusarsi dell’omicidio e ora si attende l’interrogatorio di convalida. Un errore di persona, dunque. È quanto emerge dagli accertamenti degli investigatori, che hanno ricostruito attraverso le testimonianze degli amici della vittima che erano in auto con lui quanto avvenuto quella notte.

Ucciso per errore: la ricostruzione

Il 15enne ha agito da solo: si è avvicinato a piedi, ha visto l’auto con il gruppo dei “rivali” all’interno e ha sparato. “Volevo solo spaventarli, non volevo uccidere nessuno” avrebbe dichiarato il giovanissimo killer agli investigatori e agli inquirenti. L’obiettivo dell’adolescente era uno dei quattro ragazzi: era seduto sui sedili anteriori ma il colpo ha raggiunto Salomone, che era sul sedile posteriore. Per i tre amici del 19enne, sentiti dalla polizia, il movente va ricercato in un dissidio risalente a una quindicina di giorni fa, una lite per futili motivi: uno sguardo di troppo. Una versione però non condivisa dagli investigatori che, pur tenendola in considerazione, propendono invece per un gesto il cui movente va individuato nell’ambito di alcuni dissidi sorti nel mondo dello spaccio della droga nella zona dell’Arenaccia, di cui farebbero parte la vittima, i suoi tre amici e lo stesso assassino 15enne. Un anno fa Salomone è stato trovato in possesso di cocaina e di altra droga nel corso di un blitz delle forze dell’ordine.

Poliziotto
Napoli, 19enne ucciso per errore: l’obiettivo era un amico della vittima (Fonte Ansa) – Blitz Quotidiano

Il 15enne potrà fornire la sua versione dei fatti domani, nel corso dell’interrogatorio previsto nell’udienza di convalida del fermo. Le accuse di cui deve rispondere sono omicidio aggravato e porto e detenzione illegali di arma da fuoco. In relazione all’arma, sempre secondo le prime testimonianze, sembra che il 15enne ne fosse già in possesso durante la lite di 15 giorni fa. I sistemi di videosorveglianza presenti nella zona dell’omicidio potrebbero aver registrato la dinamica dell’accaduto e forse il momento in cui il giovanissimo killer si è avvicinato all’auto e ha estratto la pistola.

 

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia