Nuovo Outlook con Copilot, temi personalizzati e funzioni intelligenti

Da mesi Microsoft spinge forte sul nuovo Outlook, presentandolo come il futuro della posta elettronica. Non è un semplice aggiornamento estetico, l’azienda ha ripensato completamente l’esperienza utente per renderla più fluida, intelligente e integrata con Windows.
Per chi ancora usa la versione classica, il tempo sta per scadere. A partire da ottobre 2025, il nuovo Outlook sarà installato automaticamente su tutti i dispositivi compatibili. Le intenzioni di Microsoft sono oramai chiare, vuole che tutti passino alla nuova piattaforma, che promette migliori prestazioni e funzionalità AI integrate. Chi preferiva l’interfaccia tradizionale dovrà adattarsi, volente o nolente.
Nuovo Outlook si aggiornerà da solo, con Copilot, temi personalizzati e nuove funzioni
Microsoft non si limita a dire che il nuovo Outlook è migliore, lo dimostra con una lista di funzionalità pensate per semplificare la vita di chi lavora con le email ogni giorno. Ecco alcune delle novità più interessanti:
- Email importanti sempre in evidenza;
- Ricerca avanzata dei partecipanti alle riunioni;
- Temi personalizzati e cartelle colorate;
- Caselle di posta condivise come account separati;
- Bozze assistite da Copilot e priorità automatica della posta in arrivo;
- Creazione di newsletter professionali con layout avanzati.
Il tutto con una coerenza visiva e funzionale tra desktop, mobile e web, che rende l’esperienza più uniforme e meno frammentata.
Integrazione profonda con Windows e app Microsoft
Una delle carte vincenti del nuovo Outlook è la sua capacità di dialogare con l’ambiente Windows. Ora si possono aprire allegati direttamente nell’app predefinita, trascinare contenuti sul desktop, inviare note a OneNote e gestire riunioni via Teams senza uscire dalla casella di posta.
Il passaggio al nuovo Outlook sarà graduale
Microsoft ha promesso una transizione “dolce”, ma inevitabile. Chi usa Windows 10 o 11 può già attivarlo cliccando su “Prova il nuovo Outlook” in alto a destra nella propria casella di posta elettronica. E se non lo fa l’utente, lo farà il sistema, non c’è via di scampo: il roll out automatico è già pianificato.
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